L'Italia vista dagli altri. La strana felicità di Di Maio per il nuovo accordo sul deficit

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di New York Times, Pais, Faz, Financial Times

di Redazione 14 Dicembre 2018 alle 10 www.ilfoglio.it

La strana felicità di Di Maio per il nuovo accordo sul deficit

Bruxelles considera “insufficiente” il nuovo progetto di bilancio presentato da Conte

Madrid, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - L'Italia ha compiuto questa settimana un passo importante per distendere i rapporti con la Commissione europea ed evitare dure sanzioni. Ma, a quanto pare, non basta. Sebbene Bruxelles abbia riconosciuto la "buona direzione" dei negoziati, il commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha avvertito che l'ultima proposta di bilancio, presentata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è "insufficiente". Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo “El Pais”, ricordando che il governo gialloverde ha ridotto il rapporto deficit/Pil dall’iniziale 2,4 per cento al 2,04 per cento ma Bruxelles ritiene che anche la nuova manovra non includa lo sforzo strutturale necessario per ottenere il via libera. Secondo quanto si apprende, la Commissione avrebbe comunque accolto con soddisfazione l’offerta di Conte, soprattutto per aver abbandonato l’ascia di guerra e cercato di conformarsi alle regole comunitarie. A questo punto, le posizioni non sarebbero molto lontane, ma la nuova proposta italiana non rientra ancora nei parametri del Patto di stabilità e crescita. "Non possiamo scendere a compromessi", ha dichiarato Moscovici. Fonti comunitarie riferiscono che l'Italia potrebbe ricevere l'approvazione di Bruxelles con un deficit dell'1,9 per cento del Pil.

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La marcia indietro dei populisti italiani sulla legge di stabilità

Vienna, 14 dic 09:59 - (Agenzia Nova) - Con la riduzione del rapporto tra deficit e Pil dal 2,4 al 2,04 per cento nella legge di stabilità per il 2019, i populisti al governo in Italia hanno compiuto un'autentica “marcia indietro”. È questo il commento del quotidiano austriaco “Der Standard” alla proposta di taglio del rapporto tra deficit e Pil avanzata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nell'incontro tenuto a Bruxelles il 12 dicembre scorso. L'obiettivo è risolvere il confronto tra Italia e Ue sulla legge di stabilità e, soprattutto, evitare l'avvio di una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti del paese da parte della Commissione europea. Lega e Movimento 5 Stelle hanno, dunque, dovuto compiere una “marcia indietro” rispetto a quanto dichiarato dal vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, secondo cui il governo non sarebbe arretrato “neanche di un millimetro” dal rapporto tra deficit e Pil al 2,4 per cento originariamente previsto dalla legge di stabilità, bocciata dalla Commissione europea.

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Italia-Ue: vicepremier Di Maio, governo "felice" di poter abbassare obiettivo deficit

New York, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - Il governo italiano è "felice" di poter abbassare l'obiettivo di disavanzo per il prossimo anno. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, in una intervista pubblicata dal quotidiano "Il Fatto Quotidiano". Il vicepremier ha commentato le trattative in atto tra Roma e Bruxelles, che hanno visto Roma avanzare la proposta di un ridimensionamento dell'obiettivo del deficit dal 2,4 al 2,04 per cento.L'Esecutivo, ha dichiarato Di Maio, vuole evitare azioni disciplinari da parte dell'Ue senza venir meno alle promesse agli elettori.

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Applausi per Mattarella alla Scala sono manifestazione della democrazia contro i populisti

Berlino, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - La prima della Scala, con la messa in scena di “Attila” di Giuseppe Verdi il 7 dicembre scorso preceduta dal lungo applauso con cui il pubblico ha salutato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata “una manifestazione della democrazia contro i populisti” al governo in Italia. È quanto sostiene il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung” che, riprendendo il testo dell'inno nazionale italiano, evidenzia come alla Scala “l'Italia ideale s'è desta”. Esempio di “maniere civili e rispetto sia per la Costituzione sia per l'Ue”, Mattarella è, per la “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, l'opposto dei populisti al governo in Italia dal primo giugno scorso, che hanno più volte insultato il presidente della Repubblica, di cui hanno chiesto le dimissioni. Quello che ha accolto Mattarella alla Scala è, dunque, “un applauso di protesta contro il governo, una protesta della borghesia e della Milano borghese contro la Roma populista”, afferma la “Frankfurter Allgemeine Zeitung”.

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I titoli italiani recuperano per il secondo giorno consecutivo dopo la promessa di modifica al Bilancio

Londra, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - I titoli di Stato dell'Italia ieri giovedì 13 dicembre hanno continuato la ripresa avviata all'inizio di questa settimana, grazie al cedimento della coalizione di governo populista nei confronti della richiesta Ue di ridurre il deficit pubblico per il prossimo anno: lo scrive il quotidiano economico britannico "Financial Times", riferendo che in particolare ad essere più reattivi sul mercato sono state le obbligazioni statali a breve termine, i cui rendimenti sono scesi fino ad 11 punti-base. Ricordando che i rendimenti scendono quando il prezzo sale, il giornale riporta che quelli dei titoli a due anni sono calati allo 0,481 per cento, il loro livello più basso dallo scorso mese di maggio: appena prima quindi della formazione dell'attuale governo costituito dall'anti-sistema Movimento 5 stelle e dalla Lega di destra. I rendimenti dei titoli a 10 anni invece sono scesi di 7,1 punti-base al 2,94 per cento, il livello minimo da due mesi e mezzo.

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Ferrovie dello Stato presenterà a gennaio un piano industriale per Alitalia

Madrid, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - Ferrovie dello Stato (Fs) presenterà entro gennaio un piano industriale per la compagnia aerea Alitalia, in amministrazione controllata da maggio 2017. "Ferrovie ha tempo fino al 31 gennaio per presentare un business plan concreto", ha confermato Salvatore Pellecchia, segretario generale del sindacato Fit-Cisl, in un incontro con la stampa estera a Roma. Presenti alla conferenza, anche il segretario generale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il coordinatore nazionale di Filt-Cgil, Fabrizio Cuscito, che hanno sottolineato che la data non è vincolante ma è il termine che la società pubblica si è data per illustrare il documento che passerà al vaglio degli amministratori, ai sindacati e a un potenziale partner privato

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PANORAMA INTERNAZIONALE

Draghi mette fine all’era del massiccio acquisto di titoli di Stato emessi dai paesi Ue

Madrid, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - A circa 10 mesi dalla fine del suo mandato al vertice della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi ha staccato la spina al Quantative easing (Qe), mettendo fine all’era del massiccio acquisto di titoli di Stato emessi dai paesi membri dell’Unione europea. Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo “El Pais”, che descrive il governatore come “l'italiano che da Francoforte ha combattuto contro la frammentazione dell'euro”. Il Qe, lanciato nel pieno della crisi, quattro anni fa, ha iniettato nell’economia dell’Eurozona 2,6 trilioni di euro in buoni ma anche in titoli societari e obbligazioni garantite, ad un ritmo di 1,3 milioni di euro al minuto. La decisione di staccare la spina al programma segna la fine di una fase in cui le banche centrali hanno potuto sfruttare un'artiglieria fino ad ora mai messa alla prova e arriva in un momento molto complicato per il Vecchio continente. In questa fase, infatti, si moltiplicano i segni di rallentamento dell'economia ed emergono crescenti rischi interni, a causa della Brexit e della crisi dell’Italia, e rischi globali, oltre ai timori per le perdite di capitale e la volatilità nei mercati finanziari.

Leggi l’articolo del Pais

La Nigeria chiede a Shell ed Eni un risarcimento di 1,1 miliardi di dollari per il contratto petrolifero del 2011

Londra, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - La Nigeria ieri giovedì 13 dicembre ha depositato presso la sezione commerciale dell'Alta corte di Londra una richiesta di risarcimento per 1,1 miliardi di dollari a due delle più grandi compagnie petrolifere internazionali, l'anglo-olandese Royal Dutch Shell e l'italiana Eni, in relazione al controverso contratto stipulato nel 2011 per lo sfruttamento del giacimento off-shore denominato "OPL 245": lo riportano i quotidiani britannici "The Times" e "Financial Times", che affermano di aver visionato le carte del ricorso; l'azione legale, spiegano i giornali londinesi, chiama in causa 14 persone fisiche e giuridiche, incluse appunto Shell, Eni e le loro sussidiarie nigeriane, che la Nigeria accusa di aver "messo in piedi uno schema fraudolento di corruzione" per riuscire ad aggiudicarsi la licenza di sfruttamento. Negli articoli del "Times" e del "Financial Times" si ricorda poi che di quel contratto si sta occupando anche il Tribunale di Milano, dove è in corso un processo per l'accusa di una tangente, appunto di 11,1 miliardi di dollari, che sarebbe stata pagata dalle due compagnie petrolifere.

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La giustizia brasiliana ordina l’arresto di Cesare Battisti

Madrid, 14 dic 08:28 - (Agenzia Nova) - Il Supremo tribunale federale del Brasile (Stf) ha ordinato ieri, 13 dicembre, l'arresto dell'ex militante di sinistra Cesare Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, "per evitare il rischio di fuga in vista di una eventuale estradizione". Lo rende noto il quotidiano spagnolo “El Pais”, precisando che a decretarne la cattura è stato il magistrato Luiz Fux. Battisti è stato condannato all’ergastolo dalla giustizia italiana per quattro delitti commessi negli anni ’70, quando militava nel gruppo Proletari armati per il comunismo (Pac), affiliato alle Brigate Rosse, la banda più attiva nell’ondata di violenza che scosse la Penisola nell'ultimo quarto del secolo scorso. Nel 2010, Luiz Inácio Lula da Silva, nel suo ultimo giorno da presidente del Brasile, pose il veto sulla consegna dell’ex terrorista alle autorità del Belpaese ma già durante l'ultima campagna elettorale, il candidato dell’estrema destra Jair Bolsonaro, poi divenuto capo di Stato, promise che, in caso di vittoria, avrebbe estradato Battisti.

Leggi l’articolo del Pais

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