BANDIERA BIANCA. I giovani di oggi vedono falli ovunque (anche nell'arte)

Gli studenti dell'Imperial College già protestano contro la futura installazione di Anthony Gormley: avrebbe dei riferimenti sessuali. Ma non ci stanno a passare per bigotti

ANTONIO GURRADO 05 AGO 2022ilfoglio.it

Brutta è brutta, intendiamoci, la scultura di Antony Gormley contro la cui futura installazione già si schierano gli studenti dell’Imperial College London. Ma sicuri che sia fallica? A un primo sguardo (mio), il progetto sembra ricalcare quello del figlio di un amico quando, intorno ai due anni e mezzo, scoprì che si potevano montare a casaccio i pezzi di Lego. Nelle intenzioni dell’artista, la scultura rappresenta invece un individuo che fa squat piegandosi sulle ginocchia.

Non così tuttavia per gli studenti dell’ICL che, nelle ginocchia appaiate e sporgenti, scorgono invece un gigantesco cazzone che la figura stilizzata protende verso il rispettabile campus. Pertanto, ritenendola inappropriata, richiedono che la prevista installazione non venga messa in atto. Con un caveat, tuttavia: per non passare da bigotti e da codini, nel loro comunicato specificano di non avere nulla in contrario alla raffigurazione di organi sessuali nelle opere d’arte. Quindi, sintetizzando, la posizione degli studenti dell’ICL è questa: se l’artista avesse voluto piantare in mezzo al campus la statua di un uomo con l’uccello al vento, sarebbe stato il benvenuto; richiedono invece la rimozione del pene che l’artista non ha scolpito ma che loro vedono, ben distinto, nelle proprie teste.

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