Lettere al Direttore Foglio 3.7.2015

Ratzinger e quelle parole giuste per commentare l’enciclica

1-Al direttore - Un’enciclica laica plaudente e apocalittica. Due pagine intere su Repubblica dove, commentando la Laudato si’ di Papa Bergoglio, il Fondatore ha annunciato urbi et orbi:

1. Che Francesco non è più solo un Papa, ma soprattutto un Profeta e un Pastore (e ora chi glielo dice in Vaticano che devono sostituire la sigla P.P. con P.P.P.P.?);

2. Che di papi profeti, prima di Francesco manco l’ombra, forse qualche pastore (forse. E comunque, se Scalfari permette, di papi ce n’è uno solo);

3. Che avendo Francesco un concetto di profezia e di divinità per cui Dio è Uno ovunque e per chiunque, la Trinità è “non più il mistero della fede ma l’articolazione dell’unico Dio” (e già qui andiamo sull’eretico spinto);

4. Che per quanto sopra Francesco non è più il Vicario di Cristo ma il Vicario di Dio, perché “Cristo non è che l’amore di Dio, non un Dio diverso che s’incarnò…” (come sopra);

5. Che d’altra parte, è vero che i vangeli raccontano la storia di Gesù, ma:

5.1 Tranne “forse” Giovanni, gli evangelisti scrissero cose di seconda mano e nessuno conobbe mai Gesù (oibò. E Matteo, che era uno dei Dodici?);

5.2 Anche Paolo di Tarso “non conobbe e non incontrò mai Gesù di Nazareth” (e chi gli apparve sulla via di Damasco, mia nonna?);

5.3 Il Gesù raccontato dai vangeli “probabilmente è esistito, probabilmente ha predicato” (suvvia Scalfari, ’na cosa un po’ più fresca? Mai sentito parlare di fonti extra bibliche?);

6. Che “la vera politica di Francesco è quella di riunificare il cristianesimo. Nei giorni scorsi ha incontrato il rappresentante della chiesa Valdese… I Valdesi erano catari, un movimento scismatico che arrivò in Italia dall’Europa centrale” (I Valdesi catari? Ma se li hanno combattuti, i catari! E poi il movimento nacque a Lione, in Francia, non esattamente Europa centrale);

7. Che “l’obiettivo di Francesco è di aprire la chiesa a tutte le comunità protestanti e di riunirle… ma non basta. Non a caso Francesco è aperto anche con i musulmani perché il loro Dio è il medesimo dei cristiani” (ok ma non ho capito: anche i musulmani dovrebbero entrare nella chiesa? o è la chiesa che dovrebbe islamizzarsi? e poi con ortodossi ed ebrei che si fa?);

Ora, premesso che in tutto sto “pensiero profetico” che Scalfari attribuisce a Papa Bergoglio, cosa c’entri la Laudato si’ lo sa solo lui, vorrei sommessamente suggerire al Fondatore di Repubblica che la prossima volta che vuole riscrivere storia e pontificati pro domo sua, assoldasse come ghostwriter Umberto Eco. Almeno ci risparmierebbe tanto sfoggio di poca conoscenza.

Luca Del Pozzo

Non c’entra molto ma colgo l’occasione della sua diabolica lettera per offrire ai nostri lettori uno dei commenti più interessanti fatti all’impostazione dell’enciclica di Papa Francesco a vocazione Naomi Klein. “L’umiltà della fede è scomparsa: l’orgoglio del fare ha fatto fallimento; così va prendendo piede un nuovo atteggiamento non meno deleterio, un atteggiamento che vede l’uomo come un guastafeste che rompe tutto e che è il vero parassita e la vera malattia della natura. L’uomo non ha più simpatia per sé stesso, preferirebbe ritirarsi, affinché la natura ritorni sana. Ma neppure così ripristiniamo il mondo, perché contraddiciamo il Creatore anche quando non vogliamo più essere gli uomini che egli ha voluto. In questo modo non guariamo la natura, bensì distruggiamo noi e con noi il creato. Lo priviamo della speranza, che è in esso insita, e della grandezza a cui è chiamato”. Il commento, in realtà, non è attualissimo, ma è come se fosse stato scritto oggi, ed è del 1981. E venne fatto durante le prediche quaresimali nella cattedrale di Monaco dall’ex arcivescovo: tale Joseph Ratzinger.

2-Al direttore - Pochi giorni fa, due sentenze hanno cambiato la storia degli Stati Uniti. La prima è quella che ha detto sì alla riforma sanitaria del presidente Obama. La seconda è quella che ha legalizzato i matrimoni gay. Eppure, in un paese democratico come gli Usa, la Corte suprema ha giudicato costituzionale la pratica dei tre veleni che compongono l’iniezione letale. In pratica, è stato respinto il ricorso di alcuni condannati a morte, i quali si erano appellati alla Costituzione, che proibisce le pene “inusuali e crudeli”. La Corte suprema ha anche detto no all’iniziativa del governo, che voleva limitare alcune emissioni delle centrali elettriche a carbone. Noi europei, quasi sempre più in crisi che prosperosi, ogni tanto e su cose rilevanti, non dobbiamo imparare proprio nulla dall’America.

Fabio Sicari

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