Lettere al Direttore Foglio 15.10.2015

Costituzione e il Sel dell’avvenire. Ma davvero Mauro lascia un blog a Odifreddi?

Al direttore - Nichi Vendola rivuole la Costituzione del 1948, quella di Terracini: il Sel dell’avvenire.

Michele Magno

1-Al direttore - L’articolo “La riforma Boschi e il nuovo bipolarismo” coglie nel segno del disagio che larghi settori di elettori di centrodestra provano oggi nei riguardi della linea politica di Forza Italia: confusa, contraddittoria e soprattutto incomprensibile. Ci sono ragioni politiche per le quali un Brunetta, a nome di tutto il partito, arrivi oggi a definire autoritaria una riforma costituzionale ed elettorale che in un recente passato veniva all’opposto indicata come democratica, liberale e popolare? Comincio a pensare che, ancor prima che politiche, le ragioni della suddetta confusione strategica del centro-destra siano di ordine logico. Aristotele ebbe a dire: “E’ impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo”. Ovvero: principio di non contraddizione. Qualcuno ribatte sostenendo che le riforme costituzionali del centrodestra erano diverse da quelle approvate in queste settimane dal Parlamemto? Balle! Si tratta del medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo: dare lo scettro del potere all’Italia che cambia. Per cortesia: si ritorni a studiare logica classica e filosofia politica, piuttosto che isolarsi sull’Aventino della “incredibile” opposizione.

Alberto Bianchi

Quando un’opposizione è incredibile capita spesso che chi governa diventi improvvisamente più credibile.

2-Al direttore - Sottoscrivo la risposta del direttore Cerasa a Odifreddi. Aggiungo una considerazione: quando mi sono avvicinato alla carta stampata, inizi anni 60, le testate di centrodestra parteggiavano convinti per Israele e lo fanno ancora. Eppure tanti intellettuali di sinistra ebrei invece di essere con Israele, parteggiavano per gli altri o quasi. Situazione che dura tuttora con non piccolo mistero che continua.

Giovanni Attinà

Ma davvero Ezio Mauro lascia ancora un blog a Odifreddi su Repubblica?

3-Al direttore - Quello che sta accadendo a Gerusalemme è l’ennesima prova, semmai ve ne fosse bisogno, che ai palestinesi di crearsi uno stato e di coesistere con Israele non importa proprio nulla. Sono i fatti che parlano e non solo quelli di queste ore con gli accoltellamenti vari ma anche quelli del passato, come per esempio le trattative di Oslo e di Camp David quando a capo dei palestinesi c’era Arafat, che rifiutò con mille pretesti le generose concessioni offerte da Israele. Ora, sotto la spinta dell’Isis, come evidenziato nell’articolo di Meotti, la violenza palestinese ha cambiato strategia e mostra solamente chi davvero odia e non accetta l’esistenza del vicino stato: chi è nazista?

Pasquale Ciaccio

Odifreddi immagino che le risponderebbe così: “In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli ‘atti terroristici’ della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyau (Netanyahu, ndr) sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe”. Io le rispondo dicendole che mai come in questi giorni non capire il dramma di Israele significa non capire il dramma dell’occidente di fronte alle lame naziste del fondamentalismo islamico.

4-Al direttore - Grande l’intuizione di Ferrara di un Sinodo Laico sul Foglio. E’ possibile una giornata sinodale laica, da tenersi al termine del Sinodo Maggiore? Il testo di Fabrice Hadjadj, pubblicato giovedì 8 ottobre, sarebbe già il suo “Instrumentum Laboris” (per non restare orfani, noi, non credenti o poco credenti o comunque atei devoti). In ogni caso grazie per il “Sinodo Fogliante”.

Serafino Penazzi

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