L'Italia vista dagli altri Foglio 22.10.2015

La necessità di una riforma della giustizia e l'accelerata di Ferrari

La rassegna della stampa internazionale a cura di Agenzia Nova sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Expansion, Washington Post, Figaro, Wall Street Journal e Financial Times

New York, 22 ott - (Agenzia Nova) - Il presidente iraniano Hassan Rouhani visiterà l'Italia il mese prossimo, nella sua prima visita ufficiale a una capitale dell'Unione Europea. Per l'occasione, Rouhani farà anche tappa al Vaticano, dove incontrerà papa Francese. Lo hanno comunicato ieri fonti diplomatiche, secondo le quali la visita si terrà il 14 e 15 novembre e vedrà il presidente iraniano incontrare il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi. Rouhani è stato invitato a Roma il mese scorso dal ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni durante la visita di questi a Teheran.

L'Italia corteggia gli investitori, ma serve una radicale riforma della giustizia

New York, 22 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia sta faticosamente uscendo dalla recessione, anche se urgono ulteriori riforme economiche per evitare una ricaduta. Mentre Roma soppesa le prossime mosse, dovrebbe essere consapevole che una profonda riforma della giustizia resta una precondizione fondamentale per incoraggiare gli investimenti esteri, motore essenziale di crescita economica, scrive sul “Wall Street Journal” Alberto Saravalle, partner della società di servizi legali BonelliErede. La giustizia civile è obiettivo di tentativi di riforma da anni. Le inefficienze della giustizia civile italiana sono state additate dal Fondo monetario internazionale (Fmi) lo scorso anno e dalla Banca mondiale, che quest'anno ha relegato l'Italia al 147mo posto su 189 complessivi in materia di adempimento forzoso del contratti. Il governo del premier Matteo Renzi – scrive Saravalle – ha dimostrato sinora una certa “determinazione ad affrontare i problemi che hanno tradizionalmente allontanato gli investitori”. Il Jobs Act, d esempio, a prescindere dagli effetti sull'occupazione ha avuto il merito di “semplificare il mercato del lavoro introducendo regole chiare in materia di assunzioni e licenziamenti”. Toccare il capitolo Giustizia in Italia non è mai una impresa facile, ma il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sta lavorando alla questione, e ha recentemente annunciato una riduzione del 20 per cento delle cause pendenti negli ultimi mesi. Si tratta di un risultato “promettente, che dimostra l'utilità dei provvedimenti adottati sino a questo momento”, specie in materia di arbitrati extra-giudiziari per le cause minori. Un provvedimento che il governo dovrebbe prendere in seria considerazione – scrive Saravalle – è di limitare il numero di appelli prima della Cassazione: una misura già in vigore in altri sistemi legali consolidati che avrebbe un effetto diretto e significativo sulla durata dei processi. L'adozione di queste misure “si è però dovuta scontrare con la resistenza dei soliti interessi consolidati: la magistratura “guarda con apprensione alle riforme tese a promuovere la specializzazione e l'efficienza nelle corti”, e si è opposta persino alla riduzione dei giorni di ferie annui dei magistrati da 45 a 30. I progressi dello sforzo di riforma della giustizia, conclude Saravalle, sono ancora troppo lenti per rassicurare gli investitori che se trascinati di fronte a una corte italiana non rimarrebbero intrappolati in una rete inestricabile. Ad oggi, più che le riforme, il segnale più positivo che giunge dall'Italia “è il segnale di determinazione inviato dal premier Renzi”.

Italia: nuova legge sul bail-in per consentire alle banche di rispettare più facilmente le nuove regole del settore

Madrid, 22 ott - (Agenzia Nova) - Il governo italiano ha riconosciuto apertamente che la riforma delle norme nazionali che disciplinano la liquidazione delle istituzioni finanziarie hanno, tra gli altri, l'obiettivo di fare in modo che le banche riescano a conformarsi più facilmente ai nuovi requisiti di solvibilità. L'obiettivo delle autorità comunitarie è che gli Stati membri mettano in atto delle strutture per il salvataggio o la liquidazione degli istituti in difficoltà in modo da evitare che ancora una volta siano i contribuenti a pagare se dovesse esplodere una nuova tempesta. L'Italia ha quindi deciso di approfittare della richiesta di conformità ai requisiti normativi di Bruxelles per spianare la strada alle sue grandi banche (per ora UniCredit) verso il cosiddetto "Total loss-absorbing capacity" (Tlac), il cui scopo è appunto quello di consentire la liquidazione dei gruppi bancari attivi a livello mondiale in modo da non pregiudicare la stabilità finanziaria generale e senza dover ricorrere a fondi pubblici o dei contribuenti. Il governo italiano lo ha riconosciuto apertamente nella proposta di legge che ha sottoposto alla valutazione della Banca centrale europea (Bce). Nel documento, tra le altre decisioni, l'Italia ha modificato il trattamento per i correntisti in caso di crisi del loro istituto bancario. A decorrere dall'entrata in vigore della legge, non solo in caso di fallimento bancario i depositi assicurati saranno protetti, ma nell'ordine di copertura delle perdite avranno priorità i depositi dei privati oltre il limite protetto, quelli delle piccole e medie imprese e altri depositi.

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Pirelli resterà italiana, promette l'acquirente cinese

Parigi, 22 ott - (Agenzia Nova) - Il costruttore di pneumatici Pirelli resterà italiano: lo ha affermato mercoledì 21 ottobre in un incontro con la stampa il suo nuovo presidente, Ren Jianxin, il cui gruppo cinese ChemChina è ormai l'azionista di maggioranza del fiore all'occhiello dell'industria milanese. "Pirelli è un marchio che ha radici solide in Italia ma è anche un attore mondiale" ha detto Jianxin; aggiungendo come, "benché ChemChina ne abbia ormai il controllo, Pirelli resterà in Italia". Jianxin questa settimana ha rimpiazzato alla guida di Pirelli il suo presidente storico, Marco Tronchetti Provera.

La Ferrari accelera in apertura di trading

Londra, 22 ott - (Agenzia Nova) - La Ferrari, riferisce il "Financial Times", ha avuto una partenza veloce nel primo giorno di trading. Alla Borsa di New York le azioni sono state scambiate inizialmente a 60 dollari per poi chiudere a 55; la valutazione è arrivata a 10,4 miliardi di dollari. Problemi sul fronte delle tasse, invece, per Fiat: l'Unione Europea, riporta "The Times", ha giudicato illegittimo il regime fiscale concesso dal Lussemburgo alla casa automobilistica e alla catena di caffetterie Starbucks; le due compagnie dovranno restituire imposte per venti-trenta milioni di euro. L'inchiesta potrebbe allargarsi ad altre multinazionali.

Panorama internazionale

L'Unione Europea propone l'istituzione di un “fiscal board” per le politiche di bilancio

New York, 22 ott - (Agenzia Nova) - Bruxelles ha lanciato la proposta di un comitato europeo per le finanze pubbliche che fornirebbe consulenza ai governi nelle politiche di bilancio. La proposta prende spunto dal rapporto dei cinque presidenti dell'Ue (di Commissione, Ue, Bce, Eurogruppo e Parlamento) che definiscono “essenziali” misure per la responsabilizzazione delle politiche di bilancio. Il comitato consultivo rientra nelle regole previste dal patto di stabilità, includerebbe cinque membri e sarebbe indipendenti dai governi. Si occuperebbe di valutare l'attuazione del piano di bilancio comunitario, fornire consulenze sull'orientamento di bilancio a livello comunitario, collaborare con gli uffici di bilancio parlamentari dei singoli paesi e fornire consulenze su richiesta del presidente, per valutare il recepimento da parte degli Stati membri delle raccomandazioni della Commissione.

Germania: Merkel, “nessun futuro politico per Assad”

Berlino, 22 ott - (Agenzia Nova) - La Russia deve usare la sua influenza sul presidente siriano Bashar al Asad per fermare l'uso dei barili bomba da parte del regime. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel corso del suo incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, riporta il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”. La cancelliera ha inoltre espresso la necessità di trovare una soluzione politica al conflitto e di proteggere i civili. “Il nemico dovrebbe essere lo Stato islamico non il popolo siriano” ha detto la Merkel, la quale ha aggiunto che “Assad non ha alcun futuro politico in Siria”. Il premier israeliano da parte sua ha espresso il timore che il conflitto siriano si espanda oltre , arrivando a rappresentare un pericolo per Israele. “Ho chiarito con Putin che Israele farà in modo di non subire aggressioni dalla Siria” ha detto Netanyahu.

Regno Unito: Cameron respinge le critiche sui rapporti con la Cina

Londra, 22 ott 09:30 - (Agenzia Nova) - Le relazioni tra il Regno Unito e la Cina continuano ad avere ampio risalto sulla stampa britannica, mentre è in corso la visita di Stato del presidente cinese, Xi Jinping. Il primo ministro, David Cameron, ha risposto a chi ha criticato il suo "corteggiamento" di Pechino, sostenendo che si possono fare buoni affari col paese asiatico e al tempo stesso sollevare obiezioni sul rispetto dei diritti umani. Nella conferenza di stampa congiunta, i due leader non hanno fornito molti dettagli sul loro incontro. Il premier di Londra, tuttavia, ha detto di aver affrontato il tema dei diritti umani a porte chiuse e di aver discusso dell'offerta globale di acciaio, in riferimento al presunto dumping cinese. La Cina, inoltre, si è impegnata a non ricorrere al ciberspionaggio per sottrarre segreti commerciali.

Migrazioni, l'Ue terrà un summit straordinario nella giornata di domenica

New York, 22 ott - (Agenzia Nova) - I leader dei dieci paesi europei maggiormente esposti ai flussi migratori da Africa e Medio Oriente si incontreranno domenica per un summit straordinario teso a coordinare le misure di contrasto al fenomeno migratorio. Lo ha annunciato ieri l'Unione Europea, proprio mentre la sua agenzia preposta alla sicurezza dei confini avvertiva che l'aumento dei controlli alle frontiere non basterà a limitare il fenomeno. All'incontro di domenica dovrebbero essere presenti anche i leader di Serbia e Macedonia, due dei paesi di transito non europei lungo la rotta che porta i migranti in Austria e in Germania. Questa settimana la Slovenia si è trasformata nel nuovo “punto caldo” dell'emergenza, dopo la chiusura dei confini da parte dell'Ungheria e il ripiegamento dei migranti verso la Croazia.

Usa, il vicepresidente Joe Biden rinuncia a candidarsi alla presidenza

Washington, 22 ott - (Agenzia Nova) - Il vicepresidente statunitense Joe Biden ha annunciato ieri che non prenderà parte alle primarie del Partito democratico in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. L'annuncio di Biden chiude mesi di speculazioni in merito alla sua possibile discesa in campo, che si erano via via rafforzate in concomitanza con un apparente declino della popolarità di Hillary Clinton, candidata di punta del partito. Clinton ha però rilanciato la propria campagna grazie alla sua convincente performance al dibattito tra candidati democratici della scorsa settimana, eliminando di fatto i margini per un ingresso nella competizione del vicepresidente. “Sfortunatamente, temo che non disponiamo più del tempo necessario a imbastire una campagna per la nomina”, ha dichiarato ieri il vicepresidente del Giardino delle rose della Casa Bianca, accompagnato dal presidente Barack Obama. Biden e la sua famiglia hanno dovuto fare i conti quest'anno con la morte del loro primogenito, Beau. Una tragedia che come ha riconosciuto lo stesso vicepresidente, gli ha impedito di preparare in tempo la sua discesa in campo.

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