Lettere al Direttore Il Foglio 31.12.2015

Le auto si fermano, lo smog aumenta. L’uomo non è così contro natura come si vorrebbe. Orgia Bruxelles

1-Al direttore - Orgia in commissariato Bruxelles durante allerta terrorismo, aperte inchieste (Ansa). Non cominciamo, mantenimento stili di vita valore non negoziabile.

Giuseppe De Filippi

2-Al direttore - Leggo che secondo il professor Gian Carlo Blangiardo, della Bocconi, l’incremento delle morti dei primi otto mesi del 2015 rispetto al corrispondente periodo del 2014 ha come prima causa l’invecchiamento della popolazione e come seconda “il crollo delle vaccinazioni”. Affermazione sorprendente, almeno relativamente al crollo delle vaccinazioni come seconda causa dell’aumento delle morti. Intanto perché non c’è stato alcun crollo delle vaccinazioni, essendosi registrati negli ultimi anni minime riduzioni che complessivamente hanno limato le coperture vaccinali delle età pediatriche di qualcosa come l’uno per cento (il fatto che la ministra, con buon accompagnamento, abbia sollevato un caso al riguardo non smentisce, fortunatamente, le cifre che lo stesso ministero della Salute fornisce e che questo certificano). In secondo luogo perché non c’è stato alcun aumento di mortalità nelle età pediatriche per alcuna causa collegata ai vaccini. In terzo luogo perché il peso delle morti per malattie di tipo infettivo-diffusivo, comprese quelle per le quali non esistono vaccini, sul totale delle morti è assai limitato. In quarto luogo perché l’influenza stagionale – prima e più importante causa di morte di questo tipo – per la quale esiste il vaccino al quale effettivamente gli italiani negli ultimi anni sono ricorsi in minore proporzione, fa registrare pressoché da sempre, in anni di  copertura vaccinale più o meno alta o bassa, all’incirca lo stesso numero di morti, in associazione con la polmonite: 8-9 mila. Peraltro il vaccino contro l’influenza stagionale non è mai stato testato sulla popolazione, pur potendosi procedere facilmente e a costo zero, avvalendosi della rete dei medici sentinella, a un’indagine epidemiologica caso-controllo che ci illuminerebbe circa la sua reale efficacia. Anzi, colgo anche questa occasione per tornare a chiedere per la terza o quarta volta al ministro Beatrice Lorenzin, così preoccupata della crisi dei vaccini, di procedere su questa strada – se davvero vuole essere presa sul serio. Insomma, e concludo, i vaccini e il loro pressoché inconsistente crollo con l’aumento delle morti nei primi otto mesi del 2015 non c’entrano proprio nulla, ma proprio nulla.

Roberto Volpi

Nulla. Così come, abbiamo visto in questi giorni, c’entra poco la presenza o l’assenza di macchine in città per ridurre le polveri sottili. Le auto si fermano, lo smog aumenta. C’entra l’alta pressione, signora mia, con la pioggia, che arriverà dalla prossima settimana, la cappa di inquinamento andrà via, e presto ci renderemo conto, ancora una volta, che l’uomo, come sempre, non è contro natura come si vorrebbe.

3-Al direttore - Pienamente d’accordo che sul settore bancario non incombe, come il Foglio scrive, una crisi sistemica e che anzi, come ha detto Renzi, il sistema è solido, non potendosi di certo inferire dal dissesto delle quattro banche condizioni di precarietà per l’intero settore. Ma se è così, che senso ha l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta – dunque con i poteri dell’Autorità giudiziaria – sull’intero sistema riguardante gli ultimi quindici anni, proposta da 42 senatori del Partito democratico? Dovrà essere un “certamen” utile alle diverse parti politiche per mostrare il “viso dell’arme”? Intralciando, alla fin fine, lo stesso lavoro della magistratura? Non si pensa che si tratterà, se istituita, di un organismo destinato fatalmente alla conclusione dei propri lavori secondo lo stile dei precedenti (non in materia bancaria, l’unica sul sistema creditizio essendo  la commissione d’inchiesta Sindona negli anni Settanta) in cui si ritrova tutto e il contrario di tutto?

Angelo De Mattia

4-Al direttore - Vedo che c’è grande attesa per il nuovo film di Zalone, anche complice il Foglio. Una domanda piena di speranza: che stia morendo il “politicamente corretto”? Sarebbe ora, visto che esso è una delle cause principali dell’attuale assenza di pensiero, anzi dell’avanzamento del pensiero unico collettivo. Auguro a tutti un buon anno di “scorrettezze”.

Giuseppe Zola

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