List. Pinotti al Copasir per parlare di Libia e la nuova sfida uomo vs macchina

Cospirazioni e aspirazioni. 9 marzo. Nel 1955 debutta al Salone di Ginevra la Fiat 600. Un’altra Italia, altri italiani. Boom.

di Mario Sechi | 09 Marzo 2016 ore 09:39 Foglio

Titoli. Cospirazioni e aspirazioni. La lettura delle prime pagine è un segnale meraviglioso di fiducia nella politica. Le primarie del Pd a Napoli sono incartate nell’offerta di denaro, sono la caramella per il lettore. A Roma le schede sono più degli elettori. Miracolo. Tutto è sovrastato da questo clima, un certo clima, e così il peggiorismo finisce per ammantare ogni cosa – anche quelle buone, che pure esistono – e la rotativa va, non si sa dove, ma va. Primo caffè, Corriere della Sera: “Primarie del Pd sotto accusa. Ricorsi e proteste”. Provate a mettervi voi, al posto di Bassolino. Che fare? Antonio Polito ha una proposta che il titolare di List sostiene da ormai molti anni: “Soprattutto grazie al Pd che ha introdotto questa novità in Italia, le primarie sono diventate parte integrante del nostro processo democratico. Mobilitano decine di migliaia di elettori, selezionano personale politico che può poi assumere cariche pubbliche rilevanti, da sindaco a presidente di Regione a parlamentare, e orientano e condizionano anche le scelte degli altri elettori, di quelli cioè che non vi prendono parte ma ne seguono andamento e risultato sui media. In una parola, non possono essere più considerate un fatto interno a un’associazione privata, come tuttora sono per la legge i partiti politici. Producono conseguenze pubbliche, erga omnes, ma nel loro attuale stato non è neanche chiaro se sono sottoposte al diritto penale”. Vanno regolate. Per legge. Altro? Un perfetto Paolo Valentino per capire cosa è successo tra Renzi e Hollande a Venezia: accordo su tutto, ma non sulla Libia. Altro? I conti: “Debito, all’Italia un richiamo senza sanzioni”. L’Italia ne esce alla fine bene sul piano politico (poteva andare peggio), occhio però a cosa faranno le agenzie di rating. E Repubblica cosa ha messo sui fornelli? Ha una sua interessante ricostruzione sul caso Regeni, i depistaggi, le bugie, insomma tutto quello che appare regolarmente quando ci si addentra nel suq mediorientale. Titolo: “Così l’Egitto ha depistato la verità sulla fine di Regeni”. Che brutta storia. Cose da leggere? Ezio Mauro da non perdere sulle primarie incartate del Pd: “Dov’era l’anima? Questa è la vera domanda che il Partito democratico dovrebbe rivolgere a se stesso due giorni dopo le primarie di Roma, Napoli, Trieste e Benevento. Capisco che è una domanda scomoda in tempi in cui quasi nessuno crede più alla metafisica dei valori e degli ideali, come se la politica fosse tutta e soltanto prassi, slogan e immagine, concretezza e fisicità da esibire e consumare sul momento: per domani si vedrà”. E’ come per Repubblica, quando scrive Mauro, l’anima del giornale c’è. Piani per il futuro, grandi disegni, missioni impossibili? C’è Hans Kung, teologo, che fa una piccola richiesta: “Francesco abolisca l’infallibilità del Papa”. Picconate teologiche. Facciamo un giro di titoli. La Stampa fa un’apertura diversa, immigrazione: “Migranti, la Slovenia chiude i confini”. Occhiello con una notizia fondamentale per il destino dei Balcani: “Alfano andrà in Albania per evitare l’ondata di sbarchi in Puglia”. Andiamo avanti. Libero fa la sintesi delle primarie democratiche: “Il Pd imbroglia anche sui brogli”. In linea c’è anche il titolo stereofonico di Carlino-Nazione-Giorno: “Effetto primarie, caos Pd”. Bell’effetto. Il Fatto quotidiano sta sul pezzo caldo: “Fi e Verdini portano voti al Pd. La procura indaga le primarie”. Il Giornale cambia spartito, è entrato nel caveau: “Ecco cosa c’è da sapere sugli spioni in banca”. E’ l’ora del caffè ar vetro e del Messaggero: “Roma e Napoli, ombre sul voto”. Titoli di nera? Eccolo, orribile: “Luca sgozzato, così non gridava”. E’ il profondo nero della bella gioventù italiana, un abisso senza fondo, inesplorato. Money? MF ha un pezzo che leggeranno con attenzione gli amici di via Solferino: “Ecco come Fca uscirà da Rcs”. Il Sole 24Ore riporta tutti sulla terra: “La Ue «salva» l’Italia ma servono 3 miliardi”. Allacciate le cinture. Buona giornata.

Trump! Michigan, Mississippi, Hawai, tre vittorie su quattro stati (Idaho va a Cruz). Il piano dell’establishment repubblicano per fermare Trump per ora non funziona. Anzi, lo rafforza. Bye, friends. E Hillary? E’ largamente in testa, anche se Sanders ha preso il Michigan. Dal 15 marzo chi vince negli stati prende tutti i delegati. E il volo verso la nomination. Tutto sul New York Times.

Libia, la Difesa al Copasir. Oggi il ministro Roberta Pinotti alle 14.30 sarà ascoltata dal Copasir, il comitato di Controllo sui servizi segreti. Ci saranno domande sulla Libia, ovviamente. Com’è la situazione a Tripoli e dintorni? Caotica. Al punto che americani, inglesi e francesi non attenderanno ancora a lungo. Hanno il piano B: bombardare anche senza un governo di unità nazionale che sembra non arrivare mai. E l’Italia che fa? La verità l’ha detta l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è passata inosservata, mentre ha grande importanza: “Certamente, non si è mai posto il problema di andare con migliaia di militari in Libia. C'è un altro problema, quello di avere un ruolo nella costruzione di una nuova legittimità nazionale e nella preservazione della integrità territoriale in Libia. Il governo è prudente perché se non ci chiamano, nemmeno ci si va. Figuriamoci se ci si va con migliaia di militari senza neanche essere chiamati. Questo non esiste. Non sappiamo se si creerà una missione a guida italiana, che non ha a che vedere con la lotta contro l'Isis. Dovrebbe essere una missione di supporto alla stabilizzazione e alla costruzione di uno Stato libico pienamente legittimo. Però se la condizione è, come è comprensibile che sia, la nascita di un governo nazionale libico pienamente rappresentativo, che sono mesi che attendiamo, la missione resta sospesa nell'aria.”. Ergo: in Libia allo stato attuale interverranno altri paesi, noi no. Aggiornamento sulla Guerra di Renzi sul blog del titolare di List.

Come va l’economia italiana? Per sapere, per capire: oggi l’Istat pubblica la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.

E quella mondiale? Secondo il Fondo monetario internazionale i rischi di rallentamento stanno crescendo. Warning di David Lipton, numero due del Fondo.

Omicidio stradale. Oggi alle 11.30 Renzi firma la legge sull’omicidio stradale alla presenza di associazioni e familiari delle vittime di incidenti stradali. Un buon risultato ottenuto dal governo.

Uomo vs Macchina. Sapete giocare a Go? Io no. In ogni caso, è un gioco da tavolo strategico diffuso in oriente. Serve una grande abilità per vincere. Google ha sviluppato una macchina chiamata AlphaGo che sfiderà il campione del mondo, Lee Se-dol, un sudcoreano. L’esperimento è considerato molto importante nel mondo dell’intelligenza artificiale. Chi vincerà?

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