RIGORE MORTIS - IN QATAR CI SONO STATI MOLTI ERRORI DAL DISCHETTO: MA È PIÙ FACILE TIRARE I RIGORI O PARARLI?

NEGLI ULTIMI ANNI LA PREPARAZIONE DEI PORTIERI E DEI TIRATORI È CAMBIATA, CON TEAM SPECIALIZZATI CHE ANALIZZANO OGNI SINGOLO DETTAGLIO DEI RIVALI –

13.12.2022 dagospia.com lettura 4’

SU UN CALCIO DI RIGORE PESANO MOLTI FATTORI COME L'ANSIA, LA STANCHEZA E PERSINO IL SOSTEGNO DEI PROPRI COMPAGNI - È PER QUESTO CHE…

Giulia Zonca per “la Stampa” Si segnano meno rigori in questo Mondiale e se i portieri sono migliorati non è una coincidenza, sono quelli che subiscono di più la situazione, più semplice tirare che fermare chi lo fa quindi se nel caos del momento si inseriscono i numeri è la percentuale di chi para che cresce. Gli 11 metri erano azzardo quando vennero introdotti al Mondiale (nel 1982 la prima sfida decisa per decretare un vincitore): furbizia contro panico, astuzia contro freddezza, potenza contro riflesso, carattere ed estro. Oggi dietro ogni tiro c'è una squadra di analisti, mesi di lavoro per ridurre calcoli complicatissimi a consigli pratici.

IL RIGORE SBAGLIATO DA HARRY KANE CONTRO LA FRANCIA

A ritroso. Kane «è stato lasciato solo», un fattore microscopico che può aver influito sul secondo rigore sbagliato in Ighilterra contro Francia. Lo dice Geir Jordet, professore alla Norwegian School of Sport Sciences e re del data base dedicato all'argomento. «Un dettaglio infinitesimale, ma potrebbe essere un motivo insieme con altri. Kane segue sempre la stessa routine dal dischetto, non improvvisa, ma nel primo è sostenuto dalla squadra, nel secondo sta in mezzo ai francesi». Raccogliere dettagli e creare casistica non dipende solo dalla matematica anche se quella cambia i colori, è come mettere gli occhiali 3D al cinema.

IL RIGORE SBAGLIATO DA ROBERTO BAGGIO A USA 94 3

Facciamolo con il rigore che ci fa male: Baggio 1994, sì, la traversa di Pasadena. Il giocatore più talentuoso del momento, colpisce centrale ovvero nella direzione con la più alta probabilità di riuscita e sbaglia. Mettiamo gli occhiali di Jordet «era il rigore decisivo e uno di quelli negativo-neutrale o sbagli ed esci o si va avanti. Hanno il 60 per cento di riuscita contro il 90 di quelli positivi, o vinci o continui. Non puoi perdere. Era l'uomo più atteso, pressione extra ed era il 1994, meno abitudine allo studio della materia».

IL RIGORE DI SERGIO BUSQUETS PARATO DA BOUNOU

Per chi volesse approfondire, giovedì Jordet tiene un webinair sul suo sito. Con questi strumenti si torna a Spagna-Marocco e la Spagna che perde ai rigori usando giocatori subentrati negli 15 minuti. Daniele Caliari, assistente alla Berlin Social Science ci scherza su: «Forse leggendo due ricerche ci avrebbero ripensato», lui insieme al collega Lorenzo Neri (University of St. Andrews) ha rielaborato qualche dato per «La Stampa», «le cifre che riguardano solo i Mondiali sono ancora troppo poche per un quadro, ma evidenziano che parliamo di una competizione a sé, più stressante delle altre e che fattori come l'esperienza, la tranquillità acquisita in campo durante la partita sono determinanti».

IL RIGORE DI LEWANDOWSKI PARATO DA OCHOA

Se sei uno specialista sbagli meno, se sei stato scelto per l'intera partita senti più fiducia, se poi hai anche segnato in quella partita avrai meno possibilità di errori». I due ricercatori italiani si sono laureati nel nostro Paese e hanno dovuto emigrare in un'università straniera per trovare spazio, si occupano di economia ma applicano dei modelli di regressione lineare al calcio. Siamo alla scienza, non tutte le nazionali la usano alla massima potenzialità, però sono rare quelle che la ignorano, anche se nessuna tendenza trova costante conferma.

IL RIGORE DI RODRYGO PARATO DA LIVAKOVIC

Per la Croazia hanno segnato anche giocatori coinvolti nei supplementari, solo che lì c'è il fattore età, frequenza e poi la preparazione del portiere. Psicologia applicata. Su questo tema ci aiuta Daniel Memmert autore di «Penalty Kick: The Psychology Of Success», «si può allenare la testa a tirare i rigori anche se è impossibile eliminare l'ansia in un contesto del genere, ci si può abituare. Per esempio si decide che chi deve tirare i rigori per quella settimana serve a tavola gli altri compagni, una situazione in cui si è osservati, non a proprio agio», piccoli giochetti della mente da abbinare a un monte di numeri.

IL RIGORE DI AYEW SBAGLIATO CONTRO L URUGUAY

Guardare in faccia chi sta per decidere il destino di una nazione con un calcio e indovinare la mira: «La postura, lo sguardo, il modo in cui si piazza la palla, se sei davanti alla tv puoi capire il livello di fiducia, in campo molto meno». Per questo il rigorista ormai decide prima che cosa farà, «anche quando sceglie il cucchiaio, pure quello è schedato». Un aiuto alla percentuale e un colpo alla fantasia

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