MISTER-O BEE - STRETTA FINALE PER LA CESSIONE DEL 48% DEL MILAN:

IL THAILANDESE TORNA IN ITALIA E VEDRA’ IL CAV: LA CHIUSURA ENTRO LUNEDÌ - LA CESSIONE PORTERA’ NELLE CASSE ROSSONERE 480 MILIONI - POI CACCIA A IBRA...

Tiziana Cairati per “la Stampa” 29 LUG 2015 10:36

Il 3 agosto scade l’esclusiva concessa da Berlusconi: Bee Taechaubol dovrebbe ricoprire la carica di vice presidente o di consigliere di amministrazione con delega allo sviluppo commerciale in Asia - Conferme per Galliani e Barbara Berlusconi, il resto è un rebus da definire. Mentre resta un punto fermo la quotazione in Borsa a Hong Kong tra un anno - Il nuovo stadio non entrerà nell’affare con mister Bee... -

Le parole, adesso più che mai, hanno poca importanza. Contano i fatti. Cioè ogni cosa che accadrà da oggi fino al 3 agosto, data ultima - anche se potrebbe essere prorogata - per chiudere la trattativa per la cessione del 48% del Milan a Bee Taechaubol, che porterà nelle casse rossonere 480 milioni. Insomma, siamo alla stretta finale. Le garanzie bancarie ci sono, ora si tratta di trasferire il denaro sul conto di Fininvest, la holding proprietaria del club rossonero.

Domani pranzo ad Arcore

Per questo motivo, che porta diritto alla chiusura della trattativa, il broker thailandese ieri si è messo in viaggio per l’Italia, anticipandolo come da copione via Instagram. Più o meno definito il programma milanese: subito un salto in hotel e poi via agli incontri con gli studi legali che stanno gestendo la trattativa.

Domani poi il pranzo con Silvio Berlusconi, l’altro «mister B» dell’affare ad Arcore: i due potrebbero vedere insieme l’amichevole del Milan con il Real Madrid in programma alle 14. Anche se, in caso di impegni improvvisi dell’ex premier, gli orari potrebbero essere modificati. Non troppo, perché nessuno vuole andare al di là di lunedì, giorno in cui scade l’opzione di trattativa in esclusiva tra Bee e Fininvest.

Uno degli obiettivi che gli uffici legali si sono dati è, infatti, proprio questo: evitare la proroga. Che attualmente appare difficile, ma non impossibile. In ogni caso, nessun allarmismo, perché per arrivare in fondo si lavorerà – se necessario - anche nel fine settimana. Una volta definito il passaggio delle quote l’assemblea nominerà il Cda approvando lo Statuto. Ed è proprio, sulla futura «governance», cioè il Cda - un nodo non di semplice soluzione - su cui si sta ancora discutendo.

Un posto da «vice»

In questo momento, il consiglio del Milan conta nove persone, ma potrebbe allargarsi. Taechaubol dovrebbe ricoprire la carica di vice presidente o di consigliere di amministrazione con una delega allo sviluppo del piano commerciale in Asia. Bee, nel rispetto delle percentuali (48 e 52), porterà da un minimo di 3 ad un massimo di 5 collaboratori. Dell’attuale Cda resteranno con sicurezza i due ad Adriano Galliani e Barbara Berlusconi.

Non dovrebbero uscire Pasquale Cannatelli, Giancarlo Foscale di Fininvest e Antonio Marchesi, uomo di fiducia della figlia dell’ex cavaliere. Il resto è un rebus da definire. Mentre resta un punto fermo la quotazione in Borsa a Hong Kong tra un anno. I consulenti finanziari, inoltre, discuteranno dei termini relativi ai versamenti per il rilevamento delle quote e di una clausola simile a quella inserita da Moratti per riacquistare l’Inter.

Capitolo stadio

Una questione che invece rimane separata dall’affare-Milan è quella dello stadio che dovrebbe sorgere in zona Portello, concessioni del Comune permettendo. Il tema, caro a Barbara Berlusconi, sta su un binario parallelo alla cessione di una fetta di Milan, ma non è da escludere un incontro informale tra Bee e l’ad rossonero.

Categoria Sport

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