PER BACCO, NON BISOGNA SPENDERE UNA MONTAGNA DI SOLDI PER BERE BENE – IL “NEW YORK TIMES” METTE IN FILA

LE MIGLIORI BOTTIGLIE DI VINO A MENO DI 20 DOLLARI. TRA QUESTE QUATTRO SONO ITALIANE:

25.9.2023 dagospia.com lettura2'

IL VAONA VALPOLICELLA, TORRE ALLE TOLFE CHIANTI COLLI SENESI, JASCI MONTEPULCIANO D’ABRUZZO E MONGARDA COLLI TREVIGIANI GLERA COL FONDO FRIZZANTE - AVVISATE "NEVIO LO STIRATO" E "FILIPPO CHAMPAGNE", MITOLOGICI PERSONAGGI DE "LA ZANZARA" CHE RACCONTANO DI SPENDERE 300 EURO PER UNA BOTTIGLIA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Scuotri per www.corriere.it lettura2’

Per bere un buon vino non è sempre necessario spendere grosse somme di denaro. Con un po’ di ricerca, è possibile trovare etichette di qualità sorprendente e a buon mercato. Eric Asimov, critico enogastronomico del New York Times, ha stilato una lista delle migliori 20 bottiglie di vino in commercio che costano meno di 20 dollari. Tra queste, quattro sono di aziende italiane. Ecco l’elenco completo.

Etichetta più economica della lista, questo vino portoghese proveniente dalla zona di Lisbona ha una texture interessante e sentori tannici garbati. «Raramente bottiglie così economiche offrono questi livelli di profondità di gusto o di piacere», afferma Asimov.

Vino fermo asciutto e sapido, questo Xarello è prodotto dall'etichetta Celler Credo, di proprietà della Recaredo, uno dei migliori produttori di vini spumanti di tutta la Spagna.

Questo valpolicella, realizzato con uve biologiche, al palato risulta fresco e fragrante ma perfettamente bilanciato. «Entra ed esce dal mercato - dice Asimov -, ma quando lo trovo lo prendo sempre».

Realizzato con vigne sangiovese da agricoltura biologica, questo Chianti ha un sapore ricco e fruttato, tenuto bene insieme da sentori di tannino. Asimov lo consiglia con dei piatti classici della tradizione italiana: una bistecca o una pasta con un ragù molto saporito.

Un altro italiano della lista arriva dal Trevigiano. Un vino spumante che, come dice Asimov, è essenzialmente un Prosecco anche se non viene chiamato così. La differenza, precisa il giornalista, si avverte anche dalle bollicine molto più fini e particolari della media. Il risultato è un'esperienza piacevole e meno «dimenticabile» di tanti altri prosecchi.

Prodotto da una piccola azienda votata al biologico da quarant'anni, questo Montepulciano è un vino fruttato e bilanciato, con piacevoli note tanniche. Asimov lo consiglia come accompagnamento con carni o la pasta e fagioli.

Commenti   

#1 walter 2023-09-25 15:11
- Bottiglia da litro, tappo a vite, vitigni autoctoni ed etichetta semplice

di Camillo Langone 6 Aprile 2019 www.ilfoglio.it

Un vino che al Vinitaly non c’è

Che la bottiglia sia da litro (ai veri bevitori la 0,75 risulta misura un po’ misera). Che abbia il tappo a vite (il sughero è costoso quando lo paghi, faticoso quando lo estrai, rischioso quando lo annusi). Che contenga un vino affinato in vetroresina (col legno fateci i comodini!). Ricavato da vitigni autoctoni (cabernet e chardonnay non siano sottratti ai palati californiani, cinesi e coreani che tanto li apprezzano). Con suppergiù 11 gradi (cerco l’estasi, non l’ubriachezza). Che in etichetta non compaiano scritte quali DOC e DOCG e nemmeno IGT (ammiro gli uomini liberi, i produttori non irregimentati nei consorzi). Che in controetichetta non compaiano marchietti e bollini verdolini (le certificazioni di qualità trattano i bevitori da minorati o da minori, mentre io sono abbastanza grande per riconoscere la qualità da solo). Che costi non più di 15 euro: ogni centesimo sopra quella cifra serve a pagare cose inutili o nocive tipo sugheri, alcol, barrique, burocrati, certificatori... Che mi dia il gusto perverso di lodare, all’apertura del Vinitaly, un vino che al Vinitaly non c’è.
da archivio simofin.com

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