La vita e la morte di Bowie come opere d’arte

Ucciso da un cancro a 69 anni, il cantante inglese è stato un’icona paragonabile a Salvador Dalí e Man Ray. Prima di andarsene ha pubblicato “Blackstar”, album futuribile e testamento sonico e visuale della sua carriera.

Foto LaPresse

di Stefano Pistolini | 11 Gennaio 2016 ore 14:53 Foglio

Innovatore musicale, maestro del costume e visionario designer, ha trascorso nella privacy gli ultimi anni della sua vita, giudicando la sua biografia irrilevante rispetto agli slanci dell’ispirazione

Com'è inevitabile che sia, solo adesso, "a posteriori", procederemo a storicizzare il percorso di David Bowie – scomparso a New York City, dopo aver lottato con il cancro – non tanto in base alle sue meravigliose canzoni, ma come un unico, teso progetto artistico dominato dal perfezionismo, dall'ansia innovativa, dal desiderio di sperimentare – e anche da tanta umana, nervosa disperazione.

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Il primo istinto è di collocarne l'icona accanto a quelle di Salvador Dalí e di Man Ray, piuttosto che di Lennon o di Elvis, visionario designer della contaminazione tra mondo dei sogni, fashion magazine, stimoli della fantasia, brandelli delle cronache internazionali, ansie dell’uomo occidentale, convinto che il successo, il piacere e la celebrità siano l’espressione d’una vita vissuta appieno. Le titaniche figurazioni della sua carriera sono segmenti di arte attuale, esplorazione della visione, elucubrazione estetica fino all’estasi e al delirio: dal gigolò di “Life on Mars” al malinconico alieno colorato Ziggy Stardust, al lunare mucchio d'ossa degli Hansa Studios affacciati sul muro di Berlino, fino al clone impalpabile, inattuale attraverso il quale si è accommiatato negli ultimi anni, volendo lasciare un'ultima traccia di pubblica presenza, ma rarefatta, teatrale, simile a un'installazione (guardate e ascoltate ciò che ha prodotto dalla rentrèe di “Next day” fino a “Blackstar”, fatidicamente pubblicato venerdì scorso, in coincidenza con l'addio, confondendo passato e futuro, trapasso e messaggio).

Categoria Cultura

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