Gaza, La verità sugli aiuti umanitari ma l’Onu tace : dal 7 maggio, nella Striscia sono entrati oltre 2 milioni

di tonnellate di beni Ma i report ONU, lacunosi, omettono quasi 6.000 camion. Israele assicura acqua dolce ai civili

Eleonora Tiribocchi 24.8. 2025 alle 09:58 ilriformista.it lettura 2’

Dall’inizio della guerra, oltre 2 milioni di tonnellate di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza, trasportati da quasi 100.000 camion. Gli aiuti arrivano regolarmente a Gaza: via Israele, via terra dall’Egitto e dalla Giordania, via mare attraverso il porto di Ashdod e per via aerea dall’aeroporto Ben Gurion, oltre che tramite aerei di diversi Paesi, che hanno già distribuito più di 12.000 pacchi lanciati dall’alto. Israele continua a consentire e facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, monitorando costantemente e regolarmente la situazione sul terreno. Non esistono restrizioni sul numero di camion né sulla quantità di cibo in entrata nella Striscia. I principali ostacoli risiedono nella limitata capacità delle organizzazioni internazionali e delle agenzie ONU di raccogliere e distribuire gli aiuti, nelle deviazioni degli stessi e nell’ostruzionismo diretto di Hamas.

Distribuzione alimentare

Dal 7 maggio, la GHF (Gaza Humanitarian Foundation) ha distribuito 2.170.936 pacchi alimentari, equivalenti a 130.397.130 pasti. Opera attraverso 4 centri di distribuzione: 3 nel sud di Gaza e 1 al centro della Striscia. L’ONU e le ONG internazionali forniscono invece aiuti al nord e in aree del centro di Gaza.

Acqua

Due condotte forniscono acqua dolce da Israele alla Striscia di Gaza. Lo standard ONU richiede un minimo di 7 litri per persona al giorno. A Gaza Nord, l’approvvigionamento quotidiano attuale è di 38 litri pro capite; a Gaza Sud, 44 litri pro capite. Gli Emirati Arabi Uniti stanno costruendo una quarta condotta dall’Egitto a Israele (coordinata con l’IDF). Altre due condotte israeliane sono in costruzione per aumentare ulteriormente le quantità. Inoltre, Israele fornisce elettricità all’impianto di desalinizzazione di Deir Al Balah, nel sud di Gaza, che produce 20.000 metri cubi d’acqua al giorno.

Leggi anche

“Israele affama deliberatamente la popolazione di Gaza”, il racconto distorto di Amnesty che abbraccia la narrativa di Hamas

Carestia “aggiornata” su misura, soglia giù per alimentare la favola del “blocco” israeliano di aiuti a Gaza: ma è Hamas il primo responsabile

A Gaza è un’operazione di liberazione, Israele protegge i civili palestinesi da chi li affama e li usa come carne da cannone

Discrepanze nei report

Un’analisi del COGAT (Coordination of Government Activities in the Territories) rivela che quasi 6.000 camion di aiuti sono stati omessi dai report ONU dal mese di maggio. Mentre l’ONU segnala solo 3.553 camion entrati, i dati reali parlano di circa 9.200. Si tratta di uno scarto di 2,5 volte rispetto a quanto dichiarato dall’ONU. Questo genera un quadro distorto che influenza media e decisori internazionali, dando l’impressione che Israele non faciliti adeguatamente l’ingresso degli aiuti.

Il sistema di monitoraggio ONU include solo gli aiuti veicolati dalle proprie agenzie eda poche ONG partner, escludendo invece Stati, organizzazioni internazionali indipendenti, settore privato, aviolanci e centri di distribuzione americani. Il COGAT sottolinea che i dati ufficiali sugli aiuti vengono pubblicati regolarmente in un sito web dedicato, con dettagli giornalieri per punto di ingresso e tipologia di beni. La documentazione ONU, presentata come “verità indiscutibile”, appare invece parziale, lacunosa e in diversi casi inaccurata.

Commenti   

#2 walter 2025-08-24 13:21
Ragioni diverse. Israele, 10 influencer portati dentro a Gaza: «Vedo solo cibo e opportunità. Hamas si mangia tutti gli aiuti» – I video. .. Americani e israeliani, armati di smartphone, sono entrati nell'enclave..
: sono loro la nuova arma in mano a Tel Aviv, che mira a smentire i dati sulla fame e sulla carestia che ogni giorno uccide uomini, donne e bambini. Negando le denunce dell’Organizzazione delle nazioni unite e i giornalisti che «dicono solo falsità» e «sostengono che gli aiuti umanitari non esistono… Gli attacchi degli influencer: «Hamas si mangia gli aiuti, e l’Onu fa finta di lavorare» .. La visita al cenntro di distribuzione: «Cibo per 13mila persone, il resto sono false notizie»
Alcuni sono condotti anche al centro di distribuzione di Khan Younis, come l’avvocata americana Brooke Goldstein, nota per la sua campagna #EndJewHatred. Invitata dentro la Striscia dai dirigenti della Gaza Humaintarian Foundation, l’ente privato che gestisce gli aiuti umanitari all’interno dell’enclave, racconta di «forti abbassamenti di prezzi dei beni primari dopo il massiccio arrivo di aiuti umanitari. Ho visto con i miei occhi fornire cibo a 13mila persone, tra cui 3.300 donne e bambini»……. Il comunicato di Hamas: «Quasi 300 morti per fame»
..24 Agosto 2025 - 14:47 Alba Romano, open.online estratto
#1 walter 2025-08-24 12:50
l. palazzo da chiudere
Gli 80 anni dell’Onu: tanti fallimenti e pochi successi
Un terzo dei finanziamenti delle Nazioni Unite arriva dagli Stati Uniti, ma con Trump la musica si è fermata e il famoso “sud globale” non paga. L'aristocrazia umanitaria è in bancarotta ilriformista.it estratto

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata