Non si cerca (e non si trova mai) un colpevole

Un pasticcio. Dalle carenze nella vigilanza a un decreto di salvataggio ingarbugliato, dall'eccentrico palleggio di responsabilità con l'Europa

 di Carlo Valentini, Italia Oggi 15.12.2015

Un pasticcio. Dalle carenze nella vigilanza a un decreto di salvataggio ingarbugliato, dall'eccentrico palleggio di responsabilità con l'Europa a un provvedimento di risarcimento che prevede tanta discrezionalità nelle decisioni di rimborso e, adottato sotto assedio politico, crea una malcelata disparità: perché il governo non si è mosso quando migliaia di piccoli risparmiatori hanno perso quanto avevano investito nel prestito sociale di grandi coop arrivate inaspettatamente al fallimento? Forse sarebbe andata diversamente se a presiedere una coop fosse stato il padre di un ministro? E che dire dei piccoli azionisti Alitalia, invitati dall'allora presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ad avere fiducia nell'italianità della compagnia e quindi nel titolo che poi è arrivato a valere zero, bruciando, anche in questo caso, sudati risparmi?

Si potrebbero fare altri esempi. E in ciascun caso nessuno ha riconosciuto proprie responsabilità. Il che significa che non saranno messi in campo degli anticorpi e tutto si risolverà nel solito gioco dei quattro cantoni: Matteo Renzi che bacchetta la Banca d'Italia, il cui direttore però va in tv e gli rinfaccia che giace inevasa una richiesta di impedire per legge la vendita di obbligazioni subordinate allo sportello. Anche la Consob, che dovrebbe vigilare sulla trasparenza e correttezza dei rapporti tra operatori finanziari e clienti, si tira indietro: non è colpa sua se chi ha sottoscritto i titoli non ha letto (l'illeggibile) «prospetto informativo».

Il fatto è che la politica dello struzzo spesso finisce per essere pagata dai contribuenti: il salvataggio delle quattro banche avviene anche attraverso un Fondo di risoluzione (a cura di Intesa, Unicredit e Ubi) che assorbe le perdite e dà ossigeno per continuare: una parte del Fondo (400 milioni) è garantito dalla Cassa depositi e prestiti, cioè dallo Stato. A quali condizioni questa garanzia si intrecci con l'esborso delle quattro banche non è chiaro. Così come va chiarito quali e a che condizioni i crediti ritenuti inesigibili passeranno alla bad bank che sarà costituita. Dal pasticcio si esce solo individuando le responsabilità e agendo in totale trasparenza.

Categoria Ecnomia

 

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