"Così sarà il superstato Ue":

ecco il piano di Germania e Francia. I ministri degli esteri di Francia e Germania hanno firmato un documento programmatico per rivoluzionare l'Ue dopo il choc della Brexit

Giuseppe De Lorenzo - Gio, 30/06/2016 - 18:02 Il Giornale

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Il voto britannico sulla Brexit è stato uno choc politico, economico e sociale. Ma non tutte le capitali sono rimaste con le mani in mano ad osservare cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi al referendum.

I Paesi che contano, Francia e Germania, hanno già redatto un programma di riforma dell'Europa.

Berlino e Parigi, in qualche modo, vogliono sfruttare l'ondata britannica per aumentare "l'integrazone dei Paesi Ue" e, soprattutto, le prerogative delle isituzioni europee. Il piano è stato firmato dai ministri degli esteri dei due Paesi (il tedesco Frank-Walter Steinmeier e il francese Jean Marc Ayrault) e presentato un po' in sordina al vertice straordinario dei ministri europei a Visegrad di due giorni fa. Un documento che da più parti, soprattutto in Polonia, è stato letto come "il progetto per un Superstato Europeo" che toglierà ulteriore sovranità agli Stati nazionali (leggi il documento).

"Il nostro obiettivo - scrivono Francia e Germania - è quello di muoverci ulteriormente verso l'Unione politica in Europa e invitare gli altri europei a unirsi a noi in questo sforzo". Bene. Bello. Interessante. "Più Europa", insomma, sarebbe la risposta agli euroscettici che stanno spopalando nei Paesi membri e che, invece, chiedono "meno Europa". Ma vediamo in cosa consiste questo rivoluzionario documento.

Sicurezza Europea

Per far fronte agli attentati terroristici, l'obiettivo è quello di "considerare la nostra sicurezza come una e indivisibile". Come realizzarlo? Semplice: "Germania e la Francia - si legge nel documento - propongono un 'European Security Compact' che comprenda tutti gli aspetti della sicurezza e della difesa". In particolare, "l'UE dovrebbe essere in grado di pianificare e condurre operazioni civili e militari in modo più efficace, con il supporto di una catena civile-militare permanente di comando". Poi Bruxelles "dovrebbe essere in grado di contare su forze ad alta prontezza e di fornire un finanziamento comune per le sue operazioni" e "se necessario, gli Stati dovrebbero considerare la creazione di forze navali permanenti". In poche parole, un esercito europeo che scavalchi quelli nazionali.

Non solo. Secondo Berlino e Parigi, i Paesi membri dovrebbero sostenere Bruxelles per creare una "piattaforma europea per la cooperazione di intelligence" per migliorare la sicurezza interna. Anche qui, gli Stati dovrebbero favorire "lo scambio di dati", la "pianificazone di emergenze europee per grandi scenari di crisi" e la creazione di un sistema di risposta europea. Oltre che la "creazione di un corpo europeo di protezione civile".

Infine, nel lungo termine, Francia e Germania puntano a creare un ufficio giudiziaio europeo, con un Procuratore sovranazionale per la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Cosa che prevede, ovviamente, una sorta di armonizzazione dei sistemi penali dei Paesi membri.

Per ottenere tutto ciò, l'idea è quella di far riunire periodicamente un "Consiglio di sicurezza europeo" che discuta della difesa comunitaria.

Immigrazione

Anche sul tema migranti, Francia e Germania puntano a togliere potere ai governi nazionali. Non solo con la difesa delle frontiere esterne, più volte sbandierata ma mai realizzata, ad opera delle istituzioni europee. La proposta è quella di rendere Frontex autonoma dagli Stati con personale proprio. E il secondo punto riguarda la cerazione di un ESTA europeo per concedere i visti agli immigrati diretti in Europa.

L'Euro per salvare l'Ue

Non manca, ovviamente, un riferimento all'unione economica. Per Berlino e Parigi, solo l'Euro può continuare a far da collante dell'Ue. E così propongono di "rafforzare la convergenza economica" per "salvaguardare l'irreversibilità" della moneta unica. In che modo? "Migliorando la responsabilità democratica", ovvero facendo in modo che i cittadini in un modo o nell'altro si convincano che l'Euro è una buona cosa. Inoltre, si prevede di ampliare il "Fondo Europeo per gli investimenti strategici" insieme alla creazione di un'autorità di vigilanza comune.

Un modo, insomma, per spingere gli Stati a trasferire all'Ue i poteri sugli eserciti, sui sistemi economici e sui controlli delle frontiere. Come teme la Polonia.

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