Prodi chiede all'Europa di perdonare Putin. Ma ha un dubbio: la Germania vuole lasciare l'euro
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L'ex premier preoccupato per la sopravvivenza dell'Unione: "Davanti alle parole di Trump per ora è inesistente. Bisogna organizzare un 'contropiede' sulle sanzioni alla Russia..."
di Redazione 23 Gennaio 2017 alle 10:46 Foglio
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Qualche giorno fa Pier Luigi Bersani, parlando del futuro del Pd, aveva indicato la strada: dopo il fallimento renziano serve un "giovane Prodi", un nuovo grande coalizzatore del centrosinistra. In compenso, nell'attesa che la ricerca produca i suoi frutti (già cominciano a circolare nomi), è tornato a farsi vedere, con una certa insistenza il "vecchio" Prodi. L'originale.
Che in un'intervista a La Stampa rilancia il progetto dell'Ulivo ("può tornare a essere un elemento di coesione politica e sociale") e delle difficoltà dell'Europa. Stretta tra un Donald Trump che continua a scommettere sulla fine dell'Unione, e una Germania che, forse, sta già pensando ad un piano B.
"A me pare - spiega - che l’Ue non abbia proprio reagito davanti a dichiarazioni di Trump che segnano una rivoluzione nei rapporti con l’Ue. L’Europa è per ora inesistente. Mi meraviglia che nessuno abbia avvertito l’urgenza di un vertice straordinario. Penso invece che occorra reagire in fretta. Anzitutto organizzando un 'contropiede' sulle sanzioni alla Russia...".
Non è un segreto che l'ex premier sia, da sempre, un sostenitore della necessità di riaprire il dialogo con la Russia. Ora però, sottolinea, è il momento di accelerare: "Occorre togliere immediatamente le sanzioni alla Russia. Di questo sono fortemente convinto. Puoi sacrificarti per politiche solidali ma se la solidarietà non c’è più, non ha senso perseverare. La saggezza di un proverbio calabrese dice: chi pecora si fa, il lupo se lo mangia. Giochiamo d’anticipo, senza lasciare agli Stati Uniti un ruolo privilegiato nei rapporti con la Russia".
In tutto questo, ovviamente, fondamentale è il ruolo di Berlino. Anche se Prodi confessa di avere un dubbio: "Ragionando su quel che leggo, le ripetute interviste di accreditati esponenti tedeschi, filtra l’idea che possa essere la Germania a voler abbandonare l’euro. Comincia a nascere in me il dubbio che la Germania si tenga una strategia di riserva: fare da sola".
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maurizio guerrini
23 Gennaio 2017 - 15:03
Dopo questo tragicomico appello da cabaret, prepariamoci ad assistere all' 8 settembre dell'Europa !
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RispondiNambikwaraNambikwara
23 Gennaio 2017 - 15:03
A 80 anni, si scrivono (solo scrivere), le proprie memorie: tutto il resto è senilità e, nel peggiore dei casi, presunzione. Valevole per tutti i politici, gli artisti di tutte le arti (in particolare quelli che non si esibiscono in pubblico da venti anni e più, e i sociologi di terza fila ( come quelli che "il Brasile è il nuovo che avanza") e mi taccio su quelli che, da poco, ci hanno lasciato.
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Rispondicarlo.trinchi
23 Gennaio 2017 - 14:02
E pensare che quest'uomo ha governato ed è stato nei meandri dei palazzi del potere per una vita ed oggi se ne esce con queste fregnacce? Anticipiamo Trump dice, ed apriamo alla Russia. Noi, noi che esportiamo in Russia all'incirca 1%, così facciamo prima di Trump? Suvvia queste sono cose che potrebbe dire Salvini o Grillo ma non un Prodi che aspirava a fare il capo dello Stato. L'Europa dice, quasi non c'è più e se non c'è più l'Europa Signor Prodi non c'è piu nessuno. Poi tira per la giacchetta la chicca finale. La Germania vuole uscire dall'euro ed ha con un piano b. E per andare dove da sola in questa tenaglia di imperi? Si IMPERI e non staterelli buoni per il secolo scorso. Certo è che se anche la Francia gioca alla grandeur allora le cose si complicano ed il suicidio europeo sarà sicuro, con la gioia degli inglesi. Se sono questi i politici chiamati a governarci non c'è da stare sereni. Lunica nota positiva in questo marasma è che in America di sicuro tra quattro anni si rivota.
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RispondiLinorossi2199
23 Gennaio 2017 - 14:02
Ritengo che abbia ragione sul rapporto con la Russia così come anche sul ruolo dell'Europa. Le sanzioni servono a poco,più proficuo è instaurare rapporti di collaborazione con Putin,soprattutto nella lotta al terrorismo.Quanto ai rapporti con Trump,aspettiamo di vedere concretamente cosa farà il presidente,certo è che la Nato com'è oggi va quantomeno ripensata.L'Europa deve essere capace di dotarsi di una difesa comune e non deve pensare di avere sempre l'aiuto dell'America.
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