DISCREDITO SUL VICERÉ DEL RÍO DE LA PLATA

FU UNA COSPIRAZIONE DI LOGGE MASSONICHE DI MATRICE INGLESE

28.3.2017  Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte,Roma, RM 00186

COMUNICATO pervenutoci da Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte, Roma, RM 00186 Che pubblichiamo come fatto storico in Italia sconosciuto

FU UNA COSPIRAZIONE DI LOGGE MASSONICHE DI MATRICE INGLESE A GETTARE DISCREDITO SUL VICERÉ DEL RÍO DE LA PLATA: A PRENDEREUN GRANCHIO ANCHE L'ENCICLOPEDIA TRECCANI.

Non corrisponde a verità storica né giuridica quanto

la prestigiosa Enciclopedia Italiana  scrive del Marchese 

Rafael de Sobremonte. A metterlo in evidenza è

don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, 

discendente dal Ramo Rioplatense della Casata,

che ricorda come il suo antenato sia stato invece

il più illustre dei viceré ed il migliore dei cavalieri.

Con il fine di propiziare l'indipendenza dei territori del Río de la Plata, secondo Enrique de Gandía, uno dei più grandi storici di nazionalità argentina, fu una cospirazione di logge massoniche di matrice inglese a gettare discredito sul Marchese Rafael de de Sobremonte, Viceré, Governatore e Capitano Generale del Vicereame del Rio de la Plata.

Come passo preliminare per il colpo di stato, esse cercarono di presentare la ritirata a Córdoba del Viceré come una fuga e tentarono di minimizzare il fatto che a Córdoba egli avesse reclutato un esercito di 2950 uomini per riconquistare Buenos Aires.

Così alcuni sedicenti storici hanno tentato di accreditare come vera la più vetusta propaganda asservita ad un illegittimo colpo di stato, volendo far credere al mondo intero che nel 1806, quando gli inglesi conquistarono la Città di Buenos Aires nell'attuale Argentina, don Rafael de Sobremonte sia fuggito cercando per di più di appropriarsi del Tesoro Reale.

E a prendere «il granchio» anche la prestigiosa Enciclopedia Italiana Treccani (www.treccani.it/enciclopedia/rafael-marchese-di-sobremonte), secondo la quale il Marchese de Sobremonte «dette prova di incapacità politica e militare di fronte alle invasioni inglesi del 1806-07». L'Enciclopedia Italiana accusa inoltre il Viceré di essere stato «imprevidente nell'apprestare la difesa di Buenos Aires» rimproverandolo perché «dinanzi all'attacco inglese si ritirò nell'interno, a Córdoba (giugno 1806)».

Si legge ancora sull'Enciclopedia Treccani che «quando gli Inglesi presero Montevideo (febbr. 1807), Sobremonte fu deposto dalla giunta di guerra e il governo spagnolo confermò il provvedimento». E poi nell'edizione cartacea del Dizionario Enciclopedico, il Marchese de Sobremonte viene addirittura accusato di essere fuggito con il Tesoro Reale.

Eppure don Rafael de Sobremonte, zio del bisavolo del trisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, proprio per il suo operato durante le invasioni inglesi del Río de la Plata fu promosso Maresciallo di Campo e nominato Ministro del Reale e Supremo Consiglio delle Indie. E per lo stesso motivo gli fu concessa anche la Gran Croce dell'Ordine di Carlo III.

«É vero che egli si ritirò a Córdoba in cerca di aiuto e di uomini, ma è anche vero che egli e fu pronto a tornare immediatamente a difendere il suo popolo, la qual cosa rientra nella logica di un buon stratega nel momento in cui a questi mancasse l'imprescindibile per fare fronte al nemico» puntualizza don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Capo dell'Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte (www.icjlds.org) ed in quanto tale Capo della Casa Dinastica del Río de la Plata (www.virreinatodelriodelaplata.org).

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