LIBANO Il video del finto missile su Beirut

Il problema, però, è che questo filmato, che molti stanno rilanciando in rete, è falso, come spiega Associated Press. il Libano è un Paese in cui non esistono verità. Ma solo versioni

Matteo Carnieletto, 7.8.2020 ilgiornale,it lettura 3’

www. it.insideover.com  - Il missile appare all’improvviso, sulla sinistra dello schermo (Guarda). Il video, in negativo, servirebbe a mostrarlo più chiaramente. È questione di attimi. Il missile centra il porto di Beirut e tutto salta per aria, avvolto in una nuvola di macerie, polvere e brandelli di vite umane. Chi sta riprendendo viene abbattuto dall’onda d’urto, ma fortunatamente si salva, consegnandoci il prezioso filmato che svelerebbe quanto accaduto realmente lo scorso martedì a Beirut. Questa, secondo molti, sarebbe la pistola fumante che inchioderebbe Israele. È stato il premier Benjamin Netanyahu a portare la morte in un Paese, il Libano, già piegato dalla crisi economica e dalla fame.

Il problema, però, è che questo filmato, che molti stanno rilanciando in rete, è falso, come spiega Associated Press. “Nel video manipolato, è stato usato un effetto ‘negativo’ per invertire i colori, rivelando presumibilmente un missile che colpisce il porto di Beirut. Ma quando si guarda il video fotogramma per fotogramma, il missile appare piegato nel mezzo e ha un aspetto da cartone animato. Man mano che il missile si avvicina al bersaglio, le sue dimensioni e l’angolazione non cambiano. Dopo circa otto secondi dal video, il missile scompare prima di avvicinarsi e colpire qualsiasi cosa”.

Ancora più chiaro è stato Hany Farid, professore all’Università della California, citato da Ap: “Il missile sembra troppo grande per essere fisicamente plausibile e non vi è alcuna sfocatura di movimento sul missile, come ci si aspetterebbe, data la velocità con cui avrebbe viaggiato”. Un altro esperto, contattato sempre da Ap, parla di “missile da cartone animato che non assomiglia per niente a uno vero che colpisce un bersaglio”.

Ma allora perché un video simile è stato condiviso migliaia di volte in tutto il mondo? Per due motivi. La tensione tra Israele e Libano nei giorni antecedenti è stata altissima. Tutto è iniziato il 27 luglio scorso, quando un commando di Hezbollah ha provato a entrare nello Stato ebraico attraverso le fattorie di Sheba. Il 2 agosto, si è registrato un nuovo tentativo di attacco da parte del Partito di Dio, i cui miliziani hanno provato a “piazzare ordigni esplosivi” lungo la linea Alpha, come ricorda l’Ansa. La tensione si è quindi alzata, come racconta oggi una fonte a Fausto Biloslavo su ilGiornale: “Subito dopo, le violazioni di Tel Aviv dello spazio aereo libanese sono aumentate da 6-7 al giorno al numero folle di 50-60”. In molti, infatti, hanno segnalato diversi boati nei giorni antecedenti l’esplosione del porto. Erano i caccia di Israele che rompevano la barriera del suono. Tutto questo è sufficiente per incolpare Israele di quanto successo a Beirut? Certamente no.

In Libano, infatti, stanno seguendo le piste più disparate. Da quella di una tragica fatalità provocata da un errore nella saldatura di una porta a quella siriana. C’è perfino chi ha puntato il dito contro Hezbollah, pensando a un’azione dimostrativa in vista della sentenza sull’omicidio di Rafiq Hariri. Ma sono solo suggestioni. Anche perché, come ricordava ieri Guido Olimpio sul Corriere, il Libano è un Paese in cui non esistono verità. Ma solo versioni

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