MOHAMED REZA ZAHEDI, IL CAPO PASDARAN IRANIANO UCCISO DAGLI ISRAELIANI NEL RAID DI DAMASCO, IN SIRIA

ERA L’UOMO DI COLLEGAMENTO TRA TEHERAN E GLI HEZBOLLAH: ZAHEDI ERA L’ARMIERE DI TUTTE LE MILIZIE SCIITE CHE OPERANO FRA SIRIA E IRAQ

2.4.2024 dagospia.com lettura3’

E DI 4MILA PASDARAN DISLOCATI SOPRA ALEPPO. HA RECLUTATO 15MILA UOMINI TRA SCIITI AFGHANI E PACHISTANI – DOPO L’OMICIDIO DI QASSEM SOLEIMANI, NEL 2020, È L’UCCISIONE PIÙ IMPORTANTE DI UN GENERALE DELLE GUARDIE DELLA RIVOLUZIONE…

1. NYT, RAID A DAMASCO CONTRO INCONTRO SEGRETO 007 IRAN-JIHAD

(ANSA) - L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza. Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

2. MOHAMED REZA ZAHEDI, CHI È IL COMANDANTE PASDARAN UCCISO NEL RAID ISRAELIANO SU DAMASCO

Estratto da www.corriere.it

Hanno aspettato che l'ambasciatore lasciasse la propria residenza e poi hanno colpito […]. È stato un raid mirato quello che Israele ha messo a segno lunedì 1° aprile uccidendo Mohamed Reza Zahedi, 80enne comandante della Forza Quds in Libano.

Prima di essere ucciso dalle forze militari israeliane, Zahedi guidava 4 mila pasdaran iraniani impegnati in Siria a sostenere l'esercito di Bashar Al Assad e agiva come collegamento tra l'Iran ed Hezbollah, garantendone la fornitura di armi, e tra Teheran e i servizi di intelligence siriani.

Durante la guerra tra Iran e Iraq, negli anni 80, Mohamed Reza Zahedi è stato uno dei comandanti dell'esercito della Repubblica Islamica e, in seguito, dal 1992 al 1996 e dal 1998 fino al 2002, è stato a capo della della Brigata al-Quds in Libano e in Siria, dove era conosciuto con il nome di Mohammad Reza Mahdavi, svolgendo, sempre in quel periodo, il ruolo di rappresentante di Khamenei in Libano e secondo segretario presso l’ambasciata iraniana a Beirut. Dal 2006 al 2008 è stato anche il responsabile della Base Sarallah, che garantiva la sicurezza di Teheran.

Dal 2007 (fino al 2023) il nome di Mohamed Reza Zahedi è apparso nella lista delle sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in quanto comandante della Guardia della Rivoluzione iraniana, e sempre dal 2007 gli Stati dell'Ue devono bloccarne gli asset detenuti o controllati e impedirne l'ingresso o il transito sui loro territori. […]

3. DA BOIA DI KHAMENEI AD ARMIERE DI HEZBOLLAH: È IL «COLPO» PIÙ GRANDE DALL’UCCISIONE DI SOLEIMANI

Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

«Prego l’Onnipotente Allah perché tu abbia il più grande successo nell’adempimento delle tue responsabilità». Sul calendario persiano era il primo giorno del mese di Bahman dell’anno 1384, ovvero il 21 gennaio 2006: quasi vent’anni fa.

Ed era stata la Guida Suprema in persona, Ali Khamenei, a pescare dal mazzo quel generale Mohamed Reza Zahedi, che tanto s’era distinto nel reprimere le manifestazioni di protesta in Iran, e investirlo con solenne decreto «della mia massima fiducia, nel nome di Allah il Compassionevole e Misericordioso».

[…] con quel pronunciamento dell’Ayatollah Massimo, il fidato Zahedi diventava in un sol colpo comandante delle forze di terra, d’aria e di mare del Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica, milioni di pasdaran; responsabile della sicurezza in tutta Teheran, dove torturare chi s’oppone è la regola; responsabile di tutte le attività d’intelligence della Forza Quds in Siria e in Libano, quella che ha come missione principale la liberazione della Gerusalemme musulmana dal nemico sionista.

[…] Non è difficile capire perché a Gerusalemme, ora, s’esaltino per essersi liberati di Zahedi. L’omicidio mirato più importante degli ultimi cinque anni: «Dopo i droni che nel 2020 uccisero il generale Qassem Soleimani — spiega l’ex capo dell’agenzia israeliana per la sicurezza, Tamir Hyman —, non era mai stato centrato un obbiettivo così importante. Sembra che l’Iran stia finalmente pagando un prezzo, per essere dietro la maggior parte delle attività offensive contro Israele».

Zahedi contava su molte identità (Reza Mahdavi, Hassan Mahdavi, Alireza Zahedi) e molte cariche. È stato folgorato su una via di Damasco da sei missili che hanno colpito il quartiere di Mezzeh […] e assieme al consolato iraniano hanno polverizzato l’uomo di collegamento fra Teheran e gli Hezbollah, l’armiere di tutte le milizie sciite che operano fra Siria e Iraq, da quarant’anni l’eminenza grigia dei guardiani della Rivoluzione e di 4 mila pasdaran dislocati sopra Aleppo.

A 63 anni, sulla lista nera Onu, sotto sanzioni negli Usa e in Australia, nell’Ue e in Gran Bretagna, il generale era da un decennio il punto di riferimento di tutta la muqawama , la resistenza filoiraniana che sostiene […] Assad.

Reclutando 15 mila uomini tra sciiti afghani e pachistani, era riuscito a fondare le brigate Fateriyoun e a sbaragliare la pericolosa concorrenza sunnita dell’Isis. Un altro gruppo paramilitare da lui ideato, Nujaba, s’è sempre distinto per capacità militari: i suoi miliziani, per dire, considerano «troppo molle» la muqawama condotta dagli sciiti iracheni o dagli Houthi yemeniti. […]

Commenti   

#1 walter 2024-04-06 14:16
Il New York Times: 'Forze dell'Iran in massima allerta per l'attacco a Israele'
Fonti: 'Teheran ha deciso rispondere direttamente a raid Siria'
ROMA, 06 aprile 2024, 11:35 Redazione ANSA
L'Iran ha posto tutte le sue forze armate "in massima allerta" dopo aver preso la decisione di "rispondere direttamente" a Israele per l'attacco del primo aprile a Damasco "per creare deterrenza".
Lo riferisce il New York Times, citando due funzionari iraniani che hanno richiesto l'anonimato.
Teheran "ha avvertito in un messaggio scritto la leadership americana di non lasciarsi trascinare nella trappola tesa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu", che potrebbe provocare un conflitto diretto tra Stati Uniti e Iran: lo ha scritto ieri sera su X il vice capo dell'ufficio presidenziale iraniano, Mohammad Jamshidi.
Il messaggio sottolineava: "State lontani (da Israele, ndr), così non vi farete del male", ha proseguito Jamshidi, aggiungendo: "In risposta, gli Stati Uniti hanno chiesto a Teheran di non prendere di mira le strutture americane". La lettera è arrivata dopo che Israele ha attaccato lunedì l'annesso consolare dell'Iran a Damasco, uccidendo sette membri delle Guardie Rivoluzionarie. L'Iran ha accusato gli Stati Uniti di aver avuto un ruolo nell'attacco attraverso il loro sostegno a Israele. Accusa negata da Washington.

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