Il riferimento alla Seconda guerra mondiale nel vertice Putin-Trump e il sogno russo-americano di un eterno 1945

Vladimir Putin ha lanciato importanti riferimenti alla collaborazione sovietico-americana (e Trump l’ha favorito andando contro l’Ucraina e la Europa

estratto Andrea Muratore 17 Agosto 2025insideover.com

Vladimir Putin ha lanciato importanti riferimenti alla collaborazione sovietico-americana durante la Seconda guerra mondiale in occasione del summit di Anchorage con Donald Trump. E per un leader russo il richiamo alla “Grande Guerra Patriottica” combattuta da Mosca nel campo degli Alleati contro la Germania nazista non è un riferimento casuale, ma una scelta da ben ponderare.

La cooperazione Mosca-Washington

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Soprattutto, enfatizzare la collaborazione inter-alleata e soprattutto quella tra Mosca e Washington intende richiamare un messaggio preciso: Putin, come in fin dei conti Trump, è un nostalgico di quando i summit russo-americani plasmavano il mondo, ipotizza e accarezza l’idea della “Nuova Yalta“, eredita una tendenza dello Stato profondo russo volta alla “nostalgia del 1945”, all’eredità della vittoria alleata sul nazifascismo che consentì la riscrittura totale dell’ordine globale.

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Il richiamo nazionale alla Seconda guerra mondiale in Russia

In patria, per Putin la Seconda guerra mondiale è utile catalizzatore per il patriottismo panrusso, dato che lo stesso Stalin riscoprì il gotha dell’eredità identitaria nazionale per la propaganda bellica anti-nazista, presentando la difesa contro Hitler come una versione su scala maggiore della difesa del Paese dall’invasione napoleonica del 1812. All’estero, questo ricordo è leva diplomatica e strategica enfatizzando il ruolo della cooperazione su quella della competizione.

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Per Putin, il valore del summit sta anche nel ricordo legato al secondo conflitto mondiale che l’Alaska evoca

Sovietici e americani “rischiarono e sacrificarono le loro vite per la nostra vittoria comune”, ha detto Putin, che recandosi a Anchorage ha fatto tappa a Magadan, città della Siberia orientale che si affaccia sul mare di Ochotsk, onorando i piloti sovietici e americani caduti nell’affrontare la pericolosa tratta aerea.

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L’idea è chiara: 80 anni dopo, rinverdire la nostalgia del 1945, di quando russi e americani, pur con una Guerra Fredda all’orizzonte, potevano spartirsi il mondo e enfatizzare i risultati della cooperazione.

E al contempo mandare un messaggio chiaro all’Europa e, in un certo senso, alla stessa Ucraina: l’obiettivo geostrategico di Putin è saldare la tenaglia russo-americana sul Vecchio

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Il precedente del Svr

azione propagandistica del Servizio d’Intelligence Estero (Svr) che ha indicato in un presunto “Eurofascismo” il comune nemico di Russia e Usa.

Allora l’Svr disse che l’Europa ha una “tendenza storica” al totalitarismo, scrivendo sul suo sito che Usa e Russia dovrebbero unirsi per contenere la tendenza guerrafondaia che sarebbe incentivata dalla Francia, dal Regno Unito e soprattutto dalla Commissione Europea di Ursula von der Leyen..

Putin vuole solleticare con acuti riferimenti storici la volontà unilateralista di Trump e alimentare la narrazione della necessità di un nuovo 1945 tanto remoto quanto esaltato nella retorica. Saldando, al contempo, la tenaglia russo-americana su un’Europa non invitata al tavolo negoziale di Anchorage perché parte primaria del menù…

 

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