“Louvre chiuso”, ma soltanto per gli studenti israeliani. Polemiche per il rifiuto di ricevere una delegazioni

dell’università di Tel Aviv da parte del museo di Parigi. E il governatore dell’Ile-de-France apre un’inchiesta

Il Louvre accoglie ogni migliaia di visitatori da tutto il mondo

16/06/2015 MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME, La Stampa

Nuova tegola sui rapporti bilaterali fra Francia e Israele. L’ufficio visite del Louvre di Parigi ha rifiutato di accogliere la richiesta di un gruppo di 12 studenti dell’Università di Tel Aviv. A presentare la domanda è stata l’associazione «Amici francesi dell’Università di Tel Aviv», a cui è stato spiegato che «il calendario lo rendeva impossibile».

La stessa associazione ha così simulato la richiesta di visita di altri gruppi di 12 studenti, provenienti dall’Italia e da Abu Dhabi, trovando subito avallo e appuntamento. È stato allora che Francois Heilbronn, presidente dell’associazione ha contattato il ministro della Cultura francese, Fleur Pellerin, facendo presente il sospetto che il veto agli israeliani celasse una discriminazione. 

Il risultato è un’indagine, aperta dal governatore Jean-Francois Carenco, responsabile della regione dell’Ile-de-France a cui appartiene Parigi, per verificare se uno o più dipendenti del Louvre abbiano deciso di attuare «discriminazioni illegali» con gli studenti israeliani.

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