ALLA FINE, CULTURALMENTE VINCE SEMPRE LUI,

IL BANANA DI HARDCORE. PERCHÉ ANCHE SE QUESTA VOLTA SE LO

SOGNA QUEL 38% PRESO ALLE ULTIME POLITICHE, BERLUSKAISER CONOSCE GLI ITALIANI COME LE SUE TASCHE E HA I TEMPI DELLA COMMEDIA. RIFILA PATACCHE? OH YES! MA MONTI, BERSANI E GIANNINO, QUELLO CHE SI DIMETTE PERÒ RESTA CANDIDATO, CHE COSA STANNO FACENDO? LA VERITÀ È CHE A TRE GIORNI DAL VOTO SIAMO UNA REPUBBLICA FONDATA SULLA PATACCA. E CHI PUÒ, SGANCIA LA SUA - 2. IL NUOVO PATACCARO ARRIVA DALLA BOCCONI: “GELO MONTI-MERKEL SUL PD: NON CREDO VOGLIA UN PARTITO DI SINISTRA NEL PROSSIMO GOVERNO. BERLINO REPLICA: LA CANCELLIERA NON SI È MAI ESPRESSA SULLE VOSTRE ELEZIONI”. HA FATTO SOLO DEI GESTI - 3. DOPO “LA COOP SEI TU”, “IL MONTEPASCHI SIAMO NOI”: DAL 2014 IL TESORO SARÀ AZIONISTA – Dago Spia 21/2

Alla fine, culturalmente vince sempre lui, il Banana di Hardcore. Perché anche se questa volta se lo sogna quel 38% preso alle ultime politiche, Berluskaiser conosce gli italiani come le sue tasche e ha i tempi della commedia. Rifila patacche? Oh yes! Ma Monti, Bersani e Giannino, quello che si dimette però resta candidato, che cosa stanno facendo? La verità è che a tre giorni dal voto siamo una Repubblica fondata sulla patacca. E chi può, sgancia la sua. Come un Banana qualsiasi.

Come era facilmente immaginabile, la lettera del Banana ha prodotto i suoi effetti surreali. Repubblica gode: "Ecco l'effetto-inganno di Silvio. Da Roma a Genova tanti in fila per chiedere il rimborso dell'Imu. Anziani e pensionati davanti ai Caf e alle Poste" (p. 9). Anche il Corriere registra la riuscita dello scherzo: "La lettera del Pdl crea un caso. Anziani in coda per l'Imu. Genova: allarme dei sindacati. Monti: così si comprano i voti" (p. 11). Per la Stampa, addirittura "Caos code alle Poste dopo la lettera sull'Imu" (p. 6).

Ma adesso ci si mette anche l'ex Rigor Montis, e questa volta la sua patacca campeggia in prima pagina sul Corriere delle élite corrucciate: "Un caso Merkel sul voto. Monti: non vorrebbe il Pd al governo. Berlino nega commenti". Più diretta la Stampa: "Gelo Monti-Merkel sul Pd. Il premier: non credo voglia un partito di sinistra nel prossimo governo. Berlino replica: la Cancelliera non si è mai espressa sulle vostre elezioni" (p. 1). Ha fatto solo dei gesti.

Poi tocca a Culatello. "Bersani promette: ‘Via il ticket sulle visite' (Repubblica, p. 9). "Il voto di scambio del Pd: ‘Via i ticket" (Giornale, p. 5): Detta da quello convinto che il prossimo governo debba fare subito una manovra correttiva non è male davvero.

E infine eccoci al favoloso caso Giannino, lo psico-dandy che scambiò le sue ghette per due lauree. Su Repubblica, "False lauree, Giannino si dimette. ‘Ho detto gravi balle private. Lasciare il seggio? Deciderà il partito'. Voci su altre bugie".

Poi passa Francesco Merlo e lo fa a pezzettini: "Da portaborse a economista di genio truffaldino, la patacca di Oscar ora scandalizza chi lo glorificò. Ama addobbarsi con mostrine militari. E con la moglie si chiamano Topolì e Topolù" (p. 6). Bello anche il ritratto di Gianni Barbacetto sul Cetriolo Quotidiano: "Il gatto e il bastone, storia del Grillo dei moderati" (p. 5)

URNE DIFFERENZIATE

Torna anche la solita commedia sul conflitto d'interessi, che tanto anche al prossimo, confuso, giro difficilmente verrà affrontato e risolto. "Monti: ‘Sì al conflitto d'interessi, candidatura vietata a Berlusconi. Bersani: Silvio si rassegni, faremo rispettare le regole". Il Cavaliere ora teme la vendetta: "Vogliono portarmi via Mediaset, ma io sono pronto al blind trust" (Repubblica, pp. 2-3). Sul Giornale, sono già in trincea: "Così i democrat pensano di colpire il Biscione. Il pretesto è la cessione di La7, il fine è smantellare la legge Gasparri" (p. 9)

Finisce in burletta anche la campagna elettorale della Lega: "Maroni diserta la Novara degli scandali. La chiusura della campagna elettorale spostata a Varese" (p. 9). Non c'è invece nulla da ridere per chi la scorsa legislatura fu salvato dalle richieste di arresto. Sul Cetriolo Quotidiano sono implacabili e ricordano: "Quindici marzo, fine immunità. Terrore fra i trombati" e sotto, le foto di Nick Cosentino, Marco Milanese, Sergio De Gregorio e Alberto Tedesco (p. 7).

NON FA SOSTA LA SUPPOSTA "

‘'Ripresa a rischio senza un governo forte'. I timori di Standard & Poor's: il problema dell'Italia è la crescita" (Repubblica, p. 3). "Voto incerto? Riforme a rischio'. Standard & Poor's lancia l'allarme Italia" (Stampa, p. 3). Per la serie: anche chi è sotto processo (a Trani) parla. Poi, sempre in tema di Italietta, una notizia che ci spiega che fabbricherà le supposte del futuro: "Ue, tutta la politica economica a Bruxelles" (Cetriolo Quotidiano, p. 2). Davvero chi non vota è un qualunquista?

SFIG-MECCANICA

Le polpette maleodoranti dei giorni scorsi arrivano subito al loro vero obiettivo: il gioco delle poltrone in Piazza Montegrapppa. Comincia Repubblica: "Braccio di ferro in Finmeccanica. Pansa resiste: ‘Io non lascio'. Parte dei consiglieri in pressing: il suo mandato è a tempo. L'amministratore ha difficoltà dopo la richiesta d'aiuto a Mediobanca per l'ex moglie di Grilli" (p. 12). Sì ma penalmente, tutta questa storia che senso ha? Non si stava indagando sulle presunte mazzette in India?

ULTIME DAL MONTE DEI PACCHI DI SIENA  "Mps, già dal prossimo anno il Tesoro potrà essere azionista. La Ue chiede la modifica del decreto sui Monti-bond" (Repubblica, p. 13). Dopo "La Coop sei tu", "Il Montepaschi siamo noi”

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