Vergogna, si ricorda solo il carabiniere ferito

per difendere i politici. E non quello morto per difendere i cittadini

 IlPortaborse, 01 maggio 2013, 13:51, 

Si chiamava Tiziano Della Ratta ed era di Sant'Agata dei Goti, in provincia di Benevento. Lavorava presso il Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Maddaloni: era stato chiamato perche' era arrivata una segnalazione di una rapina in corso alla gioielleria "Ogm Momenti Preziosi" di via Ponte Carolino, a Marcianise. Nei primi anni di servizio aveva svolto il suo lavoro a Roma, poi era sceso in provincia di Caserta per stare più vicino alla famiglia ed era stato assegnato alla stazione carabinieri di San Felice a Cancello. Da poco era stato trasferito in maniera definitiva al Nucleo operativo di Maddaloni. Era in borghese quando è intervenuto per fermare la rapina ed è stato colpito a morte, all'interno della gioielleria. Della Ratta lascia moglie e un bambino di otto mesi, nato ad agosto del 2012. Da poco aveva deciso di costruire la sua nuova casa a Sant'Agata dei Goti, paese della provincia di Benevento sul confine con la provincia di Caserta, e di trasferirsi nell'appartamento con tutta la famiglia.

Forse ieri sera, da "Ballarò", meritava anche lui un applauso ma Giovanni Floris ha preferito ricordare solo Giuseppe Giangrande, ferito per difendere i politici a Palazzo Chigi. Uno morto, l'altro ferito, entrambi carabinieri, due eroi dei nostri giorni che non meritano di essere coinvolti in una guerra di celebrazioni, applausi e onoreficenze piùo meno postume. Ma che pochi italiani sanno chi fosse Tiziano Della Ratta, ucciso per difendere i cittadini, è un dato di fatto. E di questo dobbiamo ringraziare i giornalisti e i politici, pronti o omaggiare perfino il carabiniere che ha maggiore visibilità, archiviando alla voce "routine" il carabinieri morto nel profondo sud. Come ha fatto "Libero", che ha avviato una raccolta di fondi solo per Giangrande. Cone hanno fatto tuti i telegiornali e i quotidiani, che hanno dedicato alle due vittime spazi inversamente proporzionali. In questi giorni, purtroppo, l'Italia della solidarietà e dell'indignazione ha dato l'ennesima dimostrazione di conformismo e di superficialità. Addio, Tiziano. Forza, Giuseppe. Il Portaborse

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