Avviso ai quarantenni . La successione

anagrafica va bene, ma ci vuole il fuoco nella pancia

Il capo del governo è un quarantenne. Il candidato di sinistra (presunto) alla guida del prossimo governo è alla fine dei suoi trent’anni. Il vicepresidente del Consiglio di centrodestra è quarantenne come il premier. C’è una pletora di economisti, civil servant, esperti costituzionalisti, giornalisti, avvocati, imprenditori, manager, politici di recente estrazione, ministri, dirigenti di partito, scrittori, televisionisti, artisti che non hanno ancora né cinquanta né sessant’anni. Condizione invidiabile per loro, in un certo senso, e stimolo importante per la società italiana immobilista affinché funzioni il ricambio delle classi dirigenti. A patto che si facciano venire quello che gli anglosassoni chiamano “fire in the belly”, il fuoco nella pancia.

Matteo Renzi ha issato per primo la bandiera del ricambio, e lo ha fatto ritagliandosi una posizione culturalmente e civilmente combattiva: idee nuove, sinistra nuova, trasversalità positiva, riformismo che manca all’Italia da decenni, preoccupazione autentica per il futuro, e una certa sconclusionata ribalderia, piena di urgenze e anche di comprensibili narcisismi, che non guasta. Alla prova è Enrico Letta, che con Angelino Alfano è stato proiettato in condizioni assai anomale alla guida dell’esecutivo, e i due formano insieme una coppia di sicura scuola democristiana con le varianti del Partito democratico e del mondo berlusconiano. Poi tutti gli altri nei vari campi già esposti.

Avviso ai quarantenni. Il tempo stringe, molti sessantenni e cinquantenni si sono messi di lato o si sono addirittura fatti da parte. Bisogna dire che non sono vissuti invano. Gli anni Sessanta, nel finale, e gli anni Settanta furono drammatici e rivoluzionari, cambiò il mondo senza dubbio, mentre la chiesa cambiava la chiesa: sesso, gerarchie, famiglia, libertà femminile, struttura dei saperi eccetera, si sa. C’è stata la tragedia di Moro e del terrorismo, poi una ripresa convulsa e squilibrata, come tutte le riprese, segnata dal liberismo americano e britannico, da grandi maestri di politica e da nuove convulsioni sociali, fino alla globalizzazione, alla caduta del Muro di Berlino, alla riunificazione tedesca, alla nascita dell’Europa monetaria e alla crisi radicale della politica, che ha generato molte cose, specie in Italia dove tutto è stato rivoluzionato (senza che molto sia stato cambiato, è vero). Quelle generazioni ebbero il fuoco nella pancia. E voi? Dovete ancora dimostrarlo, altrimenti trascinerete solo voi stessi in ordinarie carriere dettate dal tempo, non sarete conquistatori del vostro tempo. Sbrigatevi.

L’elefantino © - FOGLIO QUOTIDIANO

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