Patreve e Unioni Comuni. L’On. Cancian risponde

Onorevole buongiorno, con interventi su Oggi Treviso

e sul mio casalingo sito, con  Corvo rosso e Boccuccia di rose stiamo cercando di attrarre l’attenzione sul problema Unioni comuni e area vasta “coneglianese” senza però mai ottenere risultati da parte dei commentatori o Autorità locali. Ieri sera durante una conversazione telefonica con un Sindaco di un Comune confinante e assente all’ultimo convegno promosso da Confartigianato, mi è stato detto” Ma cos’è questa area vasta e progetto UE (che io abbrevio in “progetto Cancian” anche se datato) ? Se dobbiamo discuterlo, Cancian convochi i Sindaci e parliamo.

Con Manildo Sindaco il PD, che non ha mai risposto alle nostre provocazioni qui a Conegliano, scodella il progetto Patreve. Ho sul tavolo Dialogo a Nordest di Sacconi e De Michelis. In questa nuova situazione politica il progetto “coneglianese” ritorna in un cassetto? E con Patreve ( Padova-Treviso-Venezia) come interagisce?

Mi faccia cortesemente capire solo le prospettive per il futuro e tenga conto, lei lo sa, che qui siamo ancora a far capire che Unione Comuni per una fusione è una cosa e che altro è l’Unione dei servizi. San Pietro di F.  e Pieve di Soligo insegnano. Cordialità. Walter Cadorin

Risposta

Caro Walter Cadorin,

 Mi fa piacere che il tema della collaborazione tra Comuni susciti interesse e dibattiti. Credo sia importante diffondere il messaggio.

Senza dubbio non possiamo continuare ad ignorare come il tessuto urbano, sociale, economico di Conegliano e dei comuni limitrofi sia sempre più interconnesso. Continuare a ragionare con la vecchia logica "dei campanili", in cui ciascuna realtà municipale agisce  ed opera in totale autonomia rischia non solo di rivelarsi controproducente in termini economici, ma addirittura di portare a risultati contrastanti e perciò negativi per i cittadini.

La sempre più stretta collaborazione che si sta sviluppando tra i Comuni del Quartier del Piave, come da lei ricordato, rappresenta un ottimo esempio.

Questo modus operandi da un lato permette ai Comuni più grandi di sviluppare sinergie con le realtà confinanti, agevolando l'integrazione dei servizi, dall'altro consente ai Comuni più piccoli di gestire in compartecipazione strutture e personale che, mantenuti in autonomia, costerebbero loro molto di più.

 Il progetto Patreve si situa ad un livello superiore rispetto a questo. Esso riguarda infatti una realtà urbana che per dimensioni, capacità produttiva, complessità delle esigenze e dei problemi supera le necessità di aree come il Coneglianese ed il Quartier del Piave.

La comune appartenenza politica dei Sindaci delle tre città potrebbe rappresentare una spinta per l'accelerazione del progetto. Certamente però l'attuale situazione politica e l'incertezza in merito alla riorganizzazione degli enti locali (ad esempio la proposta di accorpamento delle Provincie, attualmente bloccata) non aiuta a prevedere quali saranno gli sviluppi più probabili.

 Sono certamente disponibile, ed anzi mi farebbe piacere, avere occasione di confrontarmi anche pubblicamente con gli amministratori locali della nostra zona. Spero vi sia presto occasione. 

Cordialmente, Antonio Cancian, 11/9/2013

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