Berlusconi secondo Minoli

Il conte di Montecristo promette di tenerci ancora compagnia. 

Il videoannuncio di Forza Italia, per ora senza crisi di governo, funziona come chiamata alla mobilitazione

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“Se il giovane seduttore del 1994 avesse visto oggi questo anziano leone del 2013, sono certo che proverebbe una specie d’intima soddisfazione. Accidenti, direbbe il giovane, sei vecchio e ancora ce la fai alla grande”. Silvio Berlusconi ha appena finito di parlare e Giovanni Minoli, sporgendo dalla poltrona dove pare seduto un po’ in bilico, spegne l’enorme televisore del salotto di casa. Guglielmo Epifani, il segreterio del Pd, ha appena definito “eversivo” il videomessaggio del Cavaliere, e lui, Minoli, critico in poltrona, prossimo conduttore di un programma alla radio del Sole 24 Ore che si chiamerà “Mix24” (“si parte il 30 settembre”), è invece entusiasta. “Ma quelli del Pd quando hanno fatto la grande coalizione non lo sapevano d’avere a che fare con Berlusconi?”, si chiede Minoli. “Certo che lo sapevano. E allora sono loro che adesso vogliono far cadere Enrico Letta. Questo discorso del Cavaliere, malgrado non contenga niente di nuovo, li spiazza”. E dalle parole di Minoli, avversario avvinto dal Berlusconi televisivo (“sono un elettore di centrosinistra da sempre”), viene fuori una specie d’omaggio per i drammi sproporzionati del Cavaliere, i suoi pasticci privati, “sembra il conte di Montecristo tornato a consumare la sua vendetta, Ulisse pronto a cacciare i Proci: ‘Io non mi tolgo di mezzo. Mai’. E la vendetta del Cavaliere di Montecristo – dice Minoli – consiste nella sua pervicacia. Lui non farà cadere il governo per un suo capriccio, ma il governo cadrà per le sue stesse contraddizioni. Epifani non sapeva di essere andato a governare con Silvio Berlusconi, inquisito e sul punto di essere condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione? Certo che lo sapeva. Lo scopre adesso Epifani? Nel suo discorso registrato, Berlusconi fa capire benissimo una cosa: io sono rimasto sempre lo stesso, sempre uguale. E sono gli altri, quelli della sinistra, che mi spingono alla crisi di governo, mi mettono nell’angolo”. Minoli ha ascoltato il Cavaliere con l’attenzione d’uno psicoanalista, talvolta, seguendo le parole di Berlusconi, s’è persino abbandonato a impercettibili cenni d’assenso, con la testa. “Sono un vecchio socialista, non l’ho mai votato, ma non è a me che parlava stasera. Berlusconi si è rivolto ai cittadini-consumatori-elettori che sono il suo popolo, quelli delle televisioni commerciali e poi di Forza Italia, quelli che ha pasciuto in vent’anni di carriera. E accidenti, non me l’aspettavo, ma funziona ancora, anche la reiterazione del già visto e del già sentito, persino l’annunciata rifondazione di Forza Italia, e l’attacco ai magistrati. Certo, questo videomessaggio l’ha dovuto girare e rigirare, decine di volte, l’uomo è segnato dall’età, ha una faccia di terracotta, sorride meno di una volta, ma alla fine gli è venuto bene. Benissimo. E’ uno disposto a fare campagna elettorale fino al sacrificio personale. Un mostro”.

E mentre il Pd si agita e fa baruffa con il Pdl, dentro e fuori il Parlamento, con il segretario Epifani che maneggia incautamente le parole “crisi di governo”, e dice d’aver trovato “sconcertanti e offensive nei confronti del centrosinistra le parole di Berlusconi”, Minoli arriccia la faccia dal divertimento. “Anche loro sono sempre uguali”, dice, “Berlusconi si prepara a fare il Montecristo e loro si incazzano”. Ma almeno Berlusconi è divertente, pensa Minoli. “Adesso si ri-propone come un rivoluzionario moderato, un Grillo di centro. L’ultimo Berlusconi che avevamo visto, dopo la condanna, era stanco, lacrimevole. Quello di oggi è un altro uomo. E’ lo stesso Berlusconi che andò a spolverare la sedia di Travaglio nello studio di Santoro, prima delle ultime elezioni. Quelle, le ha quasi vinte”.

FQ. di Salvatore Merlo   –   @SalvatoreMerlo

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