Manuale di conversazione, I FIDANZATI

Come fare bella figura in salotto senza sapere quel che si dice

I fidanzati e le fidanzate degli amici

- Dibattersi a lungo nel dubbio se rivelare o meno a una cara amica che si è messa con l’uomo più noioso del mondo. Discuterne con le amiche senza giungere a una risoluzione univoca.

- Commentare socialmente il nuovo fidanzato di un’amica. All’inizio accennare dei vaghi apprezzamenti diplomatici, poi progressivamente inclinare all’irrisione plateale.

- Stigmatizzare chi si fidanza e improvvisamente smette di frequentare amici con cui fino al giorno prima è vissuto in simbiosi. Valutare se citare il “Servi della gleba” di Elio e le storie tese.

- Stupirsi di come ragazze intelligenti e bellissime si accoppino con stronzi conclamati esteticamente ripugnanti. Teorizzare una latente forma di masochismo femminile.

- Non appena un amico si lascia con la fidanzata insopportabile, per consolarlo dirgli che al momento lui non lo sa ma ha vinto un terno al lotto. Quando il mese seguente i due si rimettono insieme astenersi dal commentare.

- Osservare che un amico normalmente molto simpatico da quando sta con l’attuale fidanzata è diventato di una noia mortale. Un evergreen: convenzionale, ma sempre valido.

- Stupirsi che un amico abbia lasciato la precedente fidanzata, simpatica, intelligente e bellissima per mettersi con una malmostosa e pure bruttina. Contestualmente arabescare concetti sull’irrazionalità dei comportamenti umani.

- Convenire che salivare alla vista delle amiche della vostra fidanzata è sconveniente, ma chiosare che qualunque domanda posta alla fidanzata su una sua amica, fosse anche il codice fiscale, può essere ritenuta un’indebita forma di concupiscenza.

- Apprezzare il nuovo fidanzato di un’amica e chiedere convivialmente all’interessata resoconti sulle sue abilità sessuali con minuziosità da entomologhe.

- Vantare convivialmente la nuova fidanzata gnocchissima e spiare negli occhi degli amici il fuggevole bagliore dell’invidia.

- A un’amica spiegare con saggezza come sia preferibile che il suo fidanzato trascorra l’unico weekend in cui non lavora da sei mesi a questa parte con gli amici, sentendo la sua mancanza, piuttosto che con lei esibendo, però, l’aria del cocker abbandonato. Teorema valido solo per i fidanzati altrui; se il proprio dovesse proporre una cosa del genere tentare di sbranarlo.

- Delle amiche della vostra nuova fidanzata detestare lo sguardo del cavallante che valuta il puledro al mercato equino ogni volta che vi rivolgono la parola.

- Se il vostro fidanzato scambia sms alle 2.00 a.m con un’amica non è detto vi sia del torbido, tuttavia è una giusta causa per fargli una menata fino alle 4.00 a.m. Convenirne.

- Se mentre si è in compagnia dell’attuale compagno/a si incontra per strada il/la proprio/a ex con il/la nuovo/a partner, dosare sapientemente espansività e compassatezza. Il minimo eccesso in entrambi i sensi è fonte di infiniti lutti. Dubitare che la pratica possa condurre all’aurea misura necessaria.

- Per animare le interminabili serate natalizie interrogarsi se perdonereste mai il/la vostro/a fidanzato/a che avesse avuto una scappatella con il/la vostro/a migliore amico/a. Concluderne che il Natale è senza alcun dubbio il periodo peggiore dell’anno.

- Decretare l’embargo all’amico/a che è andato/a a letto con un/a vostro/a ex, anche se si è trattata di una storia brevissima accaduta quindici anni prima. Di fronte alla richiesta di spiegazioni per una tale reazione addurre ragioni fumose, ma esprimerle molto visceralmente.

- Aborrire il partner che, mentre stava già con voi, ha avuto una breve liaison con il/la vostro/a migliore amico/a e ve lo viene a raccontare per onestà. Riconsiderare il valore sociale dell’ipocrisia. Segue dibattito.

© - FOGLIO QUOTIDIANO di Andrea Ballarini, 6 dicembre 2013

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