Avviata la XI settimana sociale dei cattolici

a Conegliano 'auditorium "Toniolo", ieri sera

“In politica i cattolici non saranno più imbeccati dalla chiesa” era scritto in Oggi Treviso l’altro giorno presentando la settimana della Diocesi. Ma ogni apporto per superare le attuali difficoltà politiche sono ben venute. La crisi identitaria però non si riscontra solo nel mondo della politica ma anche della Chiesa.

Politica. Il relatore, da quello che si legge, si sofferma sulla rappresentanza e canali per garantire( la politica). Ritorna alla ribalta la forma partito e la necessità di trovarne un’altra. Il problema non è nuovo e già era stato introdotto, e non dalla sinistra, qualche anno addietro: non più tessere, apparati di partito e funzionari, ma organismi snelli che si attivano alle elezioni chiamando la società civile in tutte le sue manifestazioni a partecipare alle scelte, all’americana per intendersi. Il tutto si è perso perché una organizzazione non può prescindere dalla realtà e situazioni sociali. Oggi non è più la politica che si fa carico di dare indirizzi alla società ma questa ,frantumata, produce confusione e rincorse della politica, canali-partiti per rappresentarla e mantenere così il potere fine a se stesso.

Al punto 3 delle conclusioni, il giornalista scrive : maggiori poteri discrezionali al governo significa restringere il campo di applicazione (dei poteri centrali).  Vero e qui entra il concetto di sussidiarietà.  Non trovo, ma certamente se ne avrà parlato, la necessità revisione dei poteri costituzionali, le riforme, per dare più poteri, responsabilità,  al Capo del Governo e modificare le funzioni delle Camere parlamentari.

Chiesa. Con l’avvento di Papa Francesco si è avviata una riforma interna e pastorale. Sono spariti i valori non negoziabili e ciò sta creando rotture interne tipo quella fra il Cardinale Mandriaga e il teologo Muller . Non  è un dibattito di poco conto e non può essere considerato di poco conto fra i cattolici. Ma di questo non si parla in pubblico salvo mia disattenzione.  Ma intanto in Spagna e Francia si manifesta in piazza contro le aperture moderniste dei governi esistenti e passati, che mettono in discussione valori storici e non si interviene quando, come in Germania, si punisce una che si fa il segno della croce in pubblico  perché offende l’Islam” !!

CW 4.2.2014

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