Agnesi chiude i battenti, Colussi chiude il pastificio

di Imperia. I costi per mantenere la produzione non sono

più sostenibili

di Redazione Online, Il Corriere della Sera, 3.5.2014

«Silenzio, parla Agnesi». È lo spot che ha reso celebre il pastificio imperiese nato nel 1824. Ma ora il silenzio scende su questo marchio che ha fatto parte della storia alimentare degli italiani. Dopo un periodo di difficoltà, il gruppo Colussi ha annunciato la cessazione della produzione di pasta Agnesi e la chiusura dello stabilimento di Imperia entro il dicembre del 2014. Il marchio Agnesi potrebbe rimanere in vita, producendo altri alimenti, ma necessiterebbe di un nuovo stabilimento. La notizia della chiusura, che i vertici del Gruppo Colussi avevano annunciato ai sindacati lunedì scorso, è stata ufficializzata mercoledì nel corso di una riunione sindacale che si è svolta presso la Compagnia Portuale di Imperia.Mentre è stato smentito che Colussi abbia avviato trattative con Pasta Rummo: è lo stesso pastificio a negarlo.

150 dipendenti a rischio

Proclamate due ore di sciopero, il giorno non è stato ancora deciso. Verso la chiusura anche lo stabilimento di Fossano (Cuneo). Complessivamente rischiano il posto di lavoro 150 dipendenti. «Purtroppo è avvenuto, quanto temevamo - ha sottolineato Gianni Trebini della Flai-Cgil -. Lunedì scorso abbiamo avuto la comunicazione ufficiale da parte dell’azienda che lo stabilimento sarà chiuso entro dicembre. L’ipotesi di mantenere il marchio non producendo più pasta e ricollocando un parte di lavoratori è una ipotesi poco credibile». I primi segnali concreti della crisi si erano manifestati nei mesi scorsi con la chiusura del mulino: per i dipendenti era stata offerta una buona uscita di 6000 euro. Ma, nonostante la chiusura del mulino, il piano industriale presentato da Colussi prevedeva il passeggio da 52 a 54 mila tonnellate annue di pasta per il 2014. Dopo la chiusura del mulino era arrivata la cassa integrazione per gli addetti al confezionamento. L’azienda è poi uscita allo scoperto dicendo chiaramente che gli stabilimenti di Imperia e Fossano potrebbero produrre non più di 90 mila tonnellate di pasta all’anno, ma i costi per mantenere questa produzione non sono sostenibili. I sindacati hanno sottolineato, invece, che i due stabilimenti producono già 110 mila tonnellate. Ma Colussi ha deciso che la pasta Agnesi non ha più futuro. Il sindaco di Imperia Carlo Capacci (Pd) non si arrende: «Lancio un appello a tutti gli imprenditori imperiesi a creare una cordata, per una partnership con il gruppo Colussi, affinché il marchio Agnesi possa restare a Imperia». Silenzio,

di Redazione Online

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