Spending review, Cottarelli: “Troppi 8 mila Comuni,

 bisogna incentivare le fusioni”

Il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica in audizione alla Camera: con legge di stabilità dovrebbe essere avviato sistema di fabbisogni standard

15/10/2014 La Stampa

Gli 8.000 comuni italiani “sono troppi” e bisognerebbe varare meccanismi di incentivi alla fusione sul modello di quelli disegnati per le partecipate locali. Lo ha detto il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati. In Italia, ha rilevato, “c’è il problema di ridurre il numero dei comuni. 8.000 sono troppi e si dovrebbe pensare ad una loro riduzione”. Questo, ha aggiunto, “renderebbe anche più facile il coordinamento tra gli enti locali”. 

Per Cottarelli “bisognerebbe pensare anche a meccanismi premiali a favore di coloro che si mettono insieme. Nei lavori sulle partecipate locali abbiamo previsto meccanismi di questo tipo per ridurne il numero”. Il tema della riduzione delle amministrazioni locali è stato trattato nelle fasi iniziali della valutazione sulla spending review con Palazzo Chigi, “ma poi non si è più tornati sull’argomento”, ha precisato Cottarelli al termine dell’audizione.

Con la legge di stabilità dovrebbe essere avviato il sistema di fabbisogni standard per i comuni: ha precisato Cottarelli, “Credo che la strada che è stata intrapresa, quella dei fabbisogni standard per ridurre i costi dei comuni sia la strada da seguire” ha sottolineato. “Penso - ha aggiunto Cottarelli - che già nel 2015 sarà possibile usare i fabbisogni standard per la ripartizione di almeno una parte del fondo di solidarietà dei comuni e credo che la legge di stabilita’ dirà qualcosa in questo senso”. Parallelamente, per le capacita’ fiscali standard, “il lavoro tecnico è stato completato in modo da poter utilizzare anche questo strumento nel 2015”.  

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