Nel M5S tensione sul gruppo Ue, Farage

divide Grillo e Casaleggio

Articolo pubblicato il: 20/10/2014 Adnkronos

Lo scioglimento del gruppo Efdd, formato prevalentemente dagli eurodeputati del partito inglese Ukip di Nigel Farage e da quelli del M5S, crea parecchi malumori in casa 5 Stelle. In particolare, sembra dividere i vertici del Movimento: Gianroberto Casaleggio da una parte, Beppe Grillo dall'altra.

A quanto apprende l'Adnkronos, Casaleggio sarebbe determinato nel voler ricomporre il gruppo con Farage, 'raccattando' in extremis un qualche eurodeputato che possa prendere il posto della lettone Iveta Grigule, che ha deciso la scorsa settimana di abbandonare la formazione facendo cadere l'Efdd come un castello di carte. Ma Grillo non è dello stesso avviso, stavolta le vedute tra i due sono molto distanti, abissali secondo qualche ben informato.

Intanto oggi pomeriggio a Strasburgo è in programma un incontro tra Farage e il leader dell'ultra destra olandese Geert Wilders: il leader dell'Ukip lavora alacremente alla ricostruzione dell'Efdd. Contatti in corso, a quanto si apprende, anche con Martin Sonneborn, a capo del partito satirico tedesco.

Figure, queste, che starebbero mettendo profondamente a disagio i 17 europarlamentari eletti nelle file del M5S e che avevano già mandato giù a fatica l'alleanza con Farage.

Per alcuni di loro, lo scioglimento dell'Efdd costituirebbe addirittura un'occasione per 'liberarsi' dell'alleato scomodo. Grillo ne è perfettamente consapevole e, a differenza del guru del Movimento, vorrebbe dare voce ai parlamentari e alla Rete. Casaleggio, invece, è sulla stessa lunghezza d'onda di Farage e preferirebbe risolvere subito la questione.

Del resto lo scioglimento del gruppo comporta parecchie grane : perdita del tempo di parola in Aula, licenziamento del personale politico assunto in seno al gruppo nonché lo stop ai finanziamenti pubblici previsti dal regolamento. Intanto il clima a Bruxelles è rovente. Mercoledì scorso, lasciando una riunione, una parlamentare è sbottata: "non sono venuta qui a schiacciare bottoni".

E i problemi non sono legati solo alla visione politica. Distanza tra Grillo e Casaleggio anche sul gruppo comunicazione, che ben prima dell'implosione dell'Efdd è stato sciolto per una serie di dissapori tra i parlamentari e Claudio Messora, a capo dello staff.

Le lettere di licenziamento per i 15 dipendenti non sono ancora arrivate, anche se gli eletti avevano espresso la volontà di tenere i migliori. Ma Messora avrebbe chiesto di azzerare l'intero staff che lui stesso aveva formato, senza distinzioni tra 'buoni e cattivi'.

Per questa ragione, Casaleggio avrebbe deciso di affidare la comunicazione a una società esterna. Una scelta che non piace al drappello di europarlamentari che non vorrebbero licenziare in tronco tutti. E che vede, ancora una volta, Grillo dalla loro parte. Anche al Circo Massimo, del resto, il leader M5S aveva dichiarato che sulla questione sarebbero stati "i ragazzi a decidere"

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