PER LA RIABILITAZIONE STORICA E GIURIDICA

DEI SOLDATI ITALIANI FUCILATI PER DISOBBEDIENZA O DECIMATI NEL PERIODO 1915-18

Si sta svolgendo una raccolta di firme su questa iniziativa. Ne diamo conto per dovere di cronaca sollecitati da un nostro lettore pur non conoscendo il problema ne  condividendo  il motivo di fondo  “. Quest’azione va considerata all’interno di un più grande impegno quotidiano contro gli armamenti e contro tutte le guerre”.

“Il centenario della Prima Guerra Mondiale deve essere l’occasione per fare i conti con un capitolo doloroso e rimosso dalla memoria nazionale, quello di mille e più soldati italiani – il numero esatto non è conosciuto – fucilati e comunque uccisi dal piombo di altri soldati italiani perché ritenuti colpevoli di codardia, diserzione o disobbedienza. Fra di loro ci sono anche i decimati, estratti a sorte da reparti ritenuti “vigliacchi” e passati per le armi «per dare l’esempio».

L’ Italia detiene il record pesante di essere al primo posto. In un esercito di 4 milioni e 200 mila soldati al fronte ne “giustiziò” circa 1000. L’esercito francese che iniziò la guerra nel 1914, un anno prima, ebbe 6 milioni di soldati e 700 fucilati. Nell’esercito inglese furono 350 e in quello tedesco una cinquantina.

La Gran Bretagna ha adottato nel 2006 un provvedimento sulla grazia dei soldati dell’ Impero Britannico durante la guerra 14-18. In Francia dopo un discorso di Jospin del 1998 se ne sta discutendo e avanzando verso una soluzione politico-giuridica che potrebbe essere presa a breve.

Pur tenendo conto delle differenze politiche, culturali e giuridiche tra i vari Paesi attendiamo dal Parlamento italiano una decisione che faccia giustizia di quell’immensa ingiustizia.

Cioè di esseri umani che furono “giustiziati” perché sostanzialmente:

Si rifiutarono di battersi e di morire per niente.

Vollero mettere fine ai massacri

Rifiutarono di uccidere altri esseri umani con differenti uniformi

Fraternizzarono oltre le trincee,

La riabilitazione deve essere collettiva:

Perché è impossibile differenziare i casi dei fucilati. Molti documenti sono andati persi e gli archivi nel kaos.

Perché i soldati spesso sono stati fucilati collettivamente da plotoni d’ esecuzione alla presenza di truppe radunate per l’occasione

Perché quelle esecuzioni dovevano terrorizzare la coscienza collettiva dei soldati.

La riabilitazione di questi cittadini italiani fucilati ingiustamente richiede probabilmente un’apposita legge.

Per informazioni rivolgersi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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