Lettere al Direttore Il Foglio 10.2.2015

La tattica di Renzi sulle unioni civili. Foglio, novità in arrivo

1-Al direttore - Eh bravo il Premier! A pochi giorni dall’elezione del presidente della Repubblica, le sinistre italiane passano all’incasso: arriva al Senato la legge sull’unione civile dei gay con il via libera anche alle adozioni, mentre alla Camera parte la legge dello “ius soli” per gli immigrati! E’ una lezione di politica anche al signor Berlusconi: ecco come si danno i voti a Renzi, con il do ut des, altro che bla bla e regole di correttezza morale. Eppure la Lega l’aveva messo in guardia. Mi domando: Renzi non ha altro da fare, con priorità assoluta, come governo? Così riparte l’Italia? Rispetto per tutti, certo, ma a noi etero-italiani chi ci rispetta?

Leopoldo Chiappini

La tempistica è curiosa. Ero qualche sera fa con Renzi a una trasmissione televisiva e a domanda precisa sulle unioni civili ha risposto dicendo che la riforma sarebbe stata fatta dopo le riforme, nelle prossime settimane. Civil partnership, le chiama Renzi, che mai e poi mai dirà che il suo governo vuole legiferare intorno ai matrimoni gay (e ieri tra l’altro la Cassazione ha anche respinto il ricorso di una coppia gay che voleva sposarsi in Campidoglio e pubblicare le nozze). Sul merito ci torneremo, e forse vi stupiremo. Ma sul metodo un dubbio mi sembra evidente: Renzi sa che il suo principale alleato, Ncd, su questo tema non la pensa come il Pd, che tendenzialmente è favorevole, e il sospetto che il presidente del Consiglio voglia/possa usare il tema delle unioni civili per ricompattare il centrosinistra, sul modello Quirinale, anche in vista di difficili ma non impossibili elezioni anticipate viene. E’ un sospetto. Vedrete che presto capiremo se è qualcosa di più.

2-Al direttore - Il Royal Baby non ha ancora compreso che il plauso dei moderati avverrà solo dopo la questione giustizia. Se eluderà l’abbraccio dei giustizialisti, ripristinando la primazia della politica, mostrerà il coraggio dello Statista. In caso contrario, verrà ricordato come il successore del Nipote, un politico risciacquato nell’Arno, noto per aver partecipato giovanissimo ad un programma televisivo di quiz. Il succo della ciliegia o il barrito dell’elefante?

Antonio de Grazia

Su questo punto sono pessimista. Credo che la riforma della giustizia di Renzi, soprattutto dal punto di vista del penale, ci darà grandi insoddisfazioni. A parole il Royal Baby ci sa fare, ma sulla giustizia, ferie dei magistrati a parte, credo che non ne vedremo delle belle. Aspettiamo, vediamo.

3-Al direttore - Il Quirinale ha fatto saltare il banco. Lei, Cerasa, sabato si chiedeva se il Cav. avrebbe usato la pancia o la testa e l’Amor nostro, come ci ha già dato in passato dimostrazione, dopo che per un anno aveva fatto uso della testa ha risposto di pancia dopo l’accoltellamento “giudesco” del Royal baby. Non ce la faceva più il Cav., dopo un anno e specialmente dopo Mattarella, ha rotto gli argini. Berlusconi proverà a riunire il centrodestra riavvicinandosi a Fitto e compagnia. Renzi proverà a riunire il Pd riavvicinandosi per le riforme a Bersani e compagnia. Chi vincerà? Chi avrà ragione?

Roberto Carletti

Io la vedo così. Renzi può disporre di tre maggioranze variabili: modello Quirinale (centrosinistra allargato), modello riforme istituzionali (con Forza Italia), modello governo (con Ncd e ciò che resta di Sciolta civica). Berlusconi si sta attrezzando per poter disporre di qualche alleanza in più. Con il Pd resta un filo per le riforme istituzionali (rotto un patto se ne potrebbe fare un altro), con la Lega si riallaccia un filo in vista delle regionali. E magari, come vorrebbe Berlusconi, anche in vista del voto anticipato. Con il Consultellum. C’è molta tattica, i cazzotti ci sono, ma non esageriamo. Con i due ragazzoni tutto può succedere e tutto può cambiare da un momento all’altro.

 

4-Al direttore - Il mio amore per il vostro quotidiano è sempre andato a fasi alterne. Ora dopo parecchio 4-tempo, ho appena sottoscritto un abbonamento mensile, incentivato dal cambio di direttore (ho letto i suoi articoli, dott. Cerasa, ed è stato subito primo amore) e dalla presenza di firme prestigiose. Sopra tutto incentivato dalla vostra capacità di parlare di argomenti, anche complessi, con una facilità di comprensione esemplari, anche se non vale per tutti. Tanto per fare un esempio ed esulando dal Foglio, potrei citare un Vittorio Feltri (al di là della condivisione o meno delle idee politiche che esprime, ma si capisce tutto quello che scrive) oppure un Giuseppe Turani. Infine, questo l’aveva rimarcato un lettore qualche giorno fa, ovverosia fare in modo che leggendo la versione iPad del Foglio o direttamente sul sito online, ci sia una specie di “spunta” per gli articoli già letti, in modo da non leggere due volte lo stesso articolo. Dimenticavo! Non è possibile dare spazio, con un appuntamento settimanale, ai vari argomenti di cultura, tipo ogni martedì la musica classica, ogni mercoledì scienze naturali. Non sarebbe male, no? E con questo chiudo, con le molte vostre iniziative e sorprese che usciranno nei prossimi giorni. Non vedo l’ora di apprenderle queste novità.

Vittorio Vigano

Grazie. Questa settimana arrivano altre novità. Due magnifiche rubriche sul sito, intanto. Annalena Benini risponde ai lettori (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e il nostro Stefano Di Michele ogni mattina vi spiegherà la parola del giorno. E abbiamo messo il maestro Bortolotto a recensire la musica moderna, quella della radio. Vi divertirete.

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