Anm ha espulso Palamara. 'Non farò il capro espiatorio di un sistema'

Oggi il Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. Il presidente Poniz: 'In magistratura una gigantesca questione morale'

Redazione ANSA 20.6.2020 ansa.it 13.43 lettura 2’

Ha commesso gravi e reiterate violazioni del codice etico: è per questo che l'Associazione nazionale magistrati ha decretato l'espulsione del pm romano Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione. E' la prima volta che un provvedimento così drastico viene assunto nei confronti di un ex presidente dell'Anm.

 

"Chiedo scusa ai tanti colleghi che sono fuori dal sistema delle correnti, che inevitabilmente saranno rimasti scioccati dall'ondata di piena che rischia ingiustamente di travolgere quella magistratura operosa e aliena dalle ribalte mediatiche. Per loro sono disposto a dimettermi ma solo se ci sarà una presa di coscienza collettiva e se insieme a me si dimetteranno tutti coloro che fanno parte di questo sistema. Non farò il capro espiatorio di un sistema".Lo afferma in una memoria Luca Palamara.

Il Comitato direttivo centrale dell'Anm all'unanimità aveva respinto la richiesta del pm romano Luca Palamara di essere ascoltato. Il parlamentino delle toghe si è pronunciato sulla richiesta del collegio dei probiviri di espellerlo dall'Anm, di cui in passato Palamara è stato presidente. Solo qualche giorno fa Palamara aveva chiesto di essere ascoltato per poter chiarire la sua posizione. Ma il Comitato direttivo centrale ha ritenuto che questa audizione non si potesse compiere perché non è previsto dal suo statuto. L'audizione può avvenire solo davanti al collegio dei probiviri, dinanzi al quale Palamara non si è mai presentato. Dura la reazione di Palamara: "Mi è stato negato il diritto di parola. Nemmeno nell'Inquisizione". Così l'ex presidente dell'Anm commenta a caldo la decisione dell'Associazione di non ascoltarlo, prima di procedere al voto sulla sua espulsione.

Dentro la magistratura "c'è una gigantesca questione morale". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Poniz parlando al Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe.

"Nelle bozze che sono circolate della riforma del Csm sono state recepite molte delle nostre proposte", ma "dobbiamo stare attenti che questa non sia l'occasione per un attacco all'indipendenza della magistratura". Lo ha detto il segretario dell'Anm Giuliano Caputo, parlando al Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. Un concetto su cui ha insistito anche il presidente Luca Poniz: "Speriamo di non dover ricordare il principio di autonomia che il Csm è chiamato a tutelare e che ha legame con la democrazia".

Commenti   

#3 riki 2020-06-20 12:45
DEVE ESSERE CHIARO CHE NON HO MAI AGITO DA SOLO" – LUCA PALAMARA È STATO ESPULSO DALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI E PROMETTE BATTAGLIA: "NON FARÒ IL CAPRO ESPIATORIO DI UN SISTEMA. MI È STATO NEGATO IL DIRITTO DI PAROLA, NEMMENO NELL'INQUISIZIONE" - IL DISCORSO INTEGRALE CHE AVREBBE VOLUTO PRONUNCIARE: "OGNUNO AVEVA QUALCOSA DA CHIEDERE, ANCHE QUELLI CHE OGGI SI STRAPPANO LE VESTI, PENSO AD ALCUNI COMPONENTI DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI..."www.dagopspia.com
#2 riki 2020-06-20 12:14
CAOS GIUSTIZIA/ Cimini: comandano i pm, non basta un sorteggio e Mattarella lo sa
Continua lo scontro tra Di Matteo e Bonafede. Il Capo dello Stato torna a farsi sentire e parla di “gravi distorsioni” nel Csm..Un fatto è certo tra i due, Di Matteo e Bonafede, uno mente. Frank Cimini su il Sussidiario
#1 riki 2020-06-20 12:02
E dei compagni di merenda che faranno ? promoveatur ut amoveatur ?

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