Il digitale c'è, ma le imprese non sanno ancora come usarlo

Dovrebbe tornare a scuola, per riuscirci. E non vuole né può farlo

 di Sergio Luciano Italia Oggi 27.5.2016

Larga è la banda, ma stretta è la via che porta alla digitalizzazione delle imprese. Perché non bastano le autostrade informatiche, se poi gli automobilisti digitali scarseggiano e quei pochi che si cimentano a condurci sopra le loro imprese si accorgono ben presto di non saper guidare.

Estremizzando un po', è questa la sensazione che emerge da un recente studio di Accenture, colosso multinazionale della consulenza informatica e strategica, su un folto campione di top manager di tutto il mondo, compreso il nostro Paese. Ebbene, secondo lo studio «Agility to compete» (che verrà presentato nei prossimi giorni ma che ItaliaOggi ha potuto in parte già consultare) il 57% dei nostri manager sa che un maggiore impiego di tecnologia aiuterebbe a dimezzare i costi aziendali, ma nell'88% manca poi la capacità di reinvestire i risparmi strategicamente.

Sia gli amministratori delegati che i direttori finanziari ammettono infatti di essere in difficoltà nel capire su quali aree investire, come trovare i talenti necessari al cambiamento e come utilizzare i sistemi analitici che servono a trarre qualcosa di sensato dalla marea di dati che arrivano all'azienda. In poche parole: non sanno gestire la rivoluzione digitale. Fin qui lo studio di Accenture che nei prossimi giorni verrà presentato nella sua interessa. Ma diciamoci la verità: la maggior parte delle piccole e medie imprese italiane sono – siamo – ancora analfabeti digitali. Forbitamente si direbbe che soffriamo di un grave «gap» cognitivo.

Che significa, in concreto? Che nel corso degli ultimi vent'anni i tecnologi digitali sono diventati tecnocrati. Anziché divulgare il loro sapere, condividerlo con i clienti, innalzandoli al loro livello, con la scusa di servire loro soluzioni bell'e pronte, solo da usare, li hanno lasciati nella loro ignoranza. E oggi per molti ottimi manager capire come e perché un sistema di intelligenza artificiale può far funzionare meglio la sua azienda è semplicemente impossibile. Dovrebbe tornare a scuola, per riuscirci. E non vuole né può farlo.

Come uscirne? Soltanto con uno scatto d'orgoglio e d'umiltà insieme: in una parola, di consapevolezza. Che va fatto individualmente, certo, ma va anche promosso a livello collettivo. E qui una volta tanto lo Stato c'entra poco. C'entrano le associazione degli imprenditori, Confindustria prima di tutte, che proprio ieri ha celebrato un cambio della guardia che non promette grandi voli e che invece potrebbe proprio su questo terreno trovare un suo punto di forza. Senza superare l'analfabetismo digitale, le aziende italiane soccomberanno alla competizione. Questione di poco, poi o dentro o fuori.

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