L'Italia vista dagli altri. Nonostante le sanzioni l'Italia non rinuncia alle relazioni con la Russia

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Times, Monde, New York Times e Bloomberg Business Week

a cura di   | 14 Giugno 2016 ore 10:16

POLITICA

L'Italia non rinuncia alle relazioni con la Russia

Mosca, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - L’Italia condivide con la Russia una storia comune a dispetto delle attuali condizioni geopolitiche. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Russia, Ernesto Ferlenghi, alla vigilia dell'apertura del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. “La posizione dell’Italia è questa: c’è bisogno di riconoscere l’importante ruolo geopolitico della Russia nel mondo. Ad esempio, nella risoluzione della crisi siriana e iraniana e nella lotta al terrorismo. E la visita di Renzi in questo senso, è un messaggio per la Russia: non vi lasciamo soli. Ora dobbiamo dimostrare all'Ue che evitare le relazioni con la Russia è impossibile, è la nostra storia comune. E anche l'arrivo del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, lo interpreto come un passo importante per dimostrare che l'Europa non vuole rimanere immobile su questo fronte”, ha dichiarato Ferlenghi, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Kommersant”. Questa settimana San Pietroburgo ospiterà il St. Petersburg International Economic Forum (Spief). L'Italia sarà rappresentata dal primo Ministro italiano Matteo Renzi.

Ministro Infrastrutture Calenda: la Consob ha commesso "gravi errori" nella vigilanza delle banche

New York, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - La Consob ha commesso "gravi errori" nella supervisione della vendita di obbligazioni bancarie da parte degli istituti di credito italiani a clienti spesso male informati. Lo ha dichiarato ieri il ministro dell'Industria italiano, Carlo Calenda, commentando una lettera diffusa dal programma investigativo della Rai "Report", che rivelerebbe come il direttore della Consob, Giuseppe Vergas, avrebbe fornito indicazioni per la rimozione dei prospetti di rischio delle obbligazioni bancarie. Le rivelazioni della trasmissione televisiva hanno portato a richieste di dimissioni di Vergas. "Non sta al governo commentare l’operato di autorità indipendenti, ma degli errori gravi sono stati fatti. La Gabanelli ha ragione", ha dichiarato il ministro riferendosi a Milena Gabanelli, la conduttrice di "Report".

La successione politica di Silvio Berlusconi è aperta

Parigi, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - Nessuno lo dice apertamente, ma tutti lo pensano: chi raccoglierà l'eredità politica di Silvio Berlusconi, ricoverato in ospedale ed in attesa di una delicata operazione al cuore? L'oggetto del contendere è un partito, Forza Italia (Fi) che è indebolito e totalmente dipendente dal suo fondatore, ma che tuttavia è stato in grado di piazzare i propri candidati al secondo turno delle elezioni municipali in due grandi città come Milano e Napoli. Sul quotidiano francese "Le Monde" il corrispondente da Roma Philippe Ridet passa in rassegna tutti i problemi di Fi e del centrodestra italiano, ed i suoi protagonisti-aspiranti leader. Il quale conclude affermando che le manovre in corso per la successione a Berlusconi hanno messo in luce una situazione latente sin dalla caduta del suo ultimo governo nel 2011 che solo il suo "cerchio magico" rifiutava di vedere e che ora le condizioni di salute del leader hanno portato all'ordine del giorno.

In Italia i piantagrane del M5s sono in via di normalizzazione

Parigi, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - In Italia è la fine di un'epoca: dopo i quarantacinque anni di regno esclusivo della Democrazia cristiana ed i due decenni marcati dall'alternanza di coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, il paese si sta convertendo al "tripolarismo"; il Movimento 5 stelle (M5s), che aveva fatto sensazione raccogliendo il 23 per cento dei suffragi nelle elezioni legislative del 2013, ormai fa chiaramente parte del paesaggio politico italiano ed ogni scrutinio ne conferma il radicamento a livello locale. Il primo turno delle elezioni municipali del 5 giugno scorso ha dimostrato che il M5s non è più soltanto un guastafeste che scombussola i codici della politica tradizionale, ma un movimento con cui ormai bisogna fare sistematicamente i conti ad ogni appuntamento elettorale. Anche se non ha presentato proprie liste nella stragrande maggioranza dei Comuni in cui si è votato, il M5s è comunque riuscito a piazzare i propri candidati al ballottaggio in due città-simbolo della sua crescita, Roma e Torino; ed ora, dopo esser stato l'espressione del rigetto dei partiti tradizionali nelle urne ed una forza di opposizione in Parlamento, sta cercando di presentarsi come alternativa credibile al governo guidato da Matteo Renzi.

PANORAMA INTERNAZIONALE

L'Europa concede la cittadinanza a 900 mila persone all'anno

Londra, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - Quasi un milione di persone, 890 mila, ha ottenuto la cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione Europea nel 2014, riferisce il quotidiano britannico "The Times" sulla base degli ultimi dati dell'Eurostat, l'istituto di statistica dell'Ue. In testa alla classifica per nazionalità ci sono i marocchini, che hanno conquistato per lo più passaporti francesi, italiani e spagnoli. A seguire gli albanesi, che hanno ottenuto la cittadinanza soprattutto in Grecia e in Italia. La Spagna è in testa per numero di nuovi cittadini con 205.880, seguita dall'Italia con 129.887.

ECONOMIA

Il numero di famiglie povere è cresciuto del 78 per cento durante la crisi

Rio de Janeiro, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - Il numero di famiglie italiane in condizioni di povertà assoluta è cresciuto del 78,5 per cento negli anni della crisi ed è passato dal 3,5 per cento del 2007 al 5,7per cento nel 2014. Il dato è stato divulgato nell'ultimo fine settimana dalla Confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo (Confcommercio) e mostra che il numero totale di famiglie che vivono in questa situazione è passato da 823 mila a 1,5 milioni nel periodo di riferimento. Inoltre, il numero di persone in condizioni di povertà assoluta ha superato i 4 milioni nel 2014, con un incremento di circa il 130 per cento rispetto al 2007 e raggiungendo quasi il 7 per cento della popolazione. Un altro dato che mostra gli effetti della crisi in Italia riguarda il mercato del lavoro: nei sette anni analizzati dallo studio, il paese ha perso 1,8 milioni di posti di lavoro.

Leggi l’articolo del Jornal do Brasil

L'Italia registra un boom di giardinieri, in calo il settore edile

Rio de Janeiro, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - Gli anni della crisi economica in Italia, oltre ad aumentare la disoccupazione e peggiorare le condizioni di vita delle famiglie, hanno causato un cambiamento nel profilo del lavoro artigianale. Mentre il paese ha registrato un calo del numero di muratori e carpentieri tra il 2009 e il 2015, c'è stato un vero e proprio "boom" di giardinieri e impieghi legati al settore delle pulizie. Secondo uno studio pubblicato dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (Unioncamere), i lavori legati alla costruzione sono quelli che hanno perso maggior terreno con la recessione. Tra il 2009 e il 2015, c'è stata una riduzione del numero di muratori (-35.800), falegnami (-6.100), idraulici (-3.500) e pittori (-2.600). Al contrario, sempre più persone hanno iniziato a cercare lavoro nelle imprese di pulizia (+10.900) e le attività di cura e manutenzione del paesaggio (+4.900). Inoltre è stato registrato un aumento del numero di progettisti (+2.100) e parrucchieri (+1.100).

SOCIETA’

Succede in Europa: i trasporti pubblici italiani arrancano dietro queli europei

Parigi, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - Con 605 autovetture private ogni mille abitanti, l'Italia detiene il record europeo in materia: un primato che si spiega in parte con le terribili carenze e la mancanza di affidabilità dei trasporti pubblici. E' una delle piaghe di molte grandi città italiane alla vigilia del secondo turno delle elezioni municipali; una piaga in cui ora l'Antitrust gira il coltello sotto forma di un rapporto che denuncia un settore sottosviluppato e dei servizi di cattiva qualità. Le frodi sono moneta corrente e inoltre le entrate dei biglietti non coprono neppure un terzo dei 7 miliardi di euro della spesa pubblica del settore, coperta essenzialmente dallo Stato e dalle Regioni; per queste ultime, i trasporti sono la voce più importante del loro bilancio dopo quella della sanità. Un enorme sforzo per scarsi risultati: nemmeno il 15 per cento degli spostamenti nelle città avviene grazie ad un mezzo di trasporto pubblico, cosa che aumenta i problemi legati al traffico ed all'inquinamento. Il 70 per cento delle perdite dell'intero settore è concentrato a Roma e nella sua regione, con delle società a partecipazione pubblica in deficit e nelle quali gli appalti sono caratterizzati da numerosi abusi senza pensare all'interesse generale. La differenza con gli altri paesi europei è impietosa. Una delle soluzioni suggerite dall'Antitrust è di aprire il settore alla concorrenza privata: ma è una vera bestemmia in periodo di elezioni municipali, perché le società pubbliche di trasporto sono sia dei bacini di voti che degli strumenti di clientelismo locale. Eppure dopo le elezioni i sindaci dovranno giocoforza battere questa strada, scrive il corrispondente da Roma Olivier Tosseri del quotidiano economico francese "Les Echos" nella rubrica di prima pagina "Succede in Europa": solo così nelle città italiane "spostarsi" potrà diventare un diritto e non un'odissea.

La famiglia Marzotto sostiene il nuovo ad di Hugo Boss incrementando la propria quota di partecipazione

New York, 14 giu 08:28 - (Agenzia Nova) - La famiglia Marzotto ha incrementato la propria quota di partecipazione a Hugo Boss Ag, un chiaro attestato di fiducia al nuovo ad dell'azienda Mark Langer, cui toccherà l'onere di rilanciare il marchio tedesco. La holding Zignago della famiglia italiana ha incrementato la propria quota al 10,1 per cento lo scorso 3 giugno, stando a un documento regolatorio presentato lunedì. I Marzotto avevano acquistato una quota del 7 per cento nel febbraio dello scorso anno, quando Permira Holdings Ltd aveva ceduto la propria.

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