Salvini taglia l'erba sotto i piedi di Meloni
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Umberto Bossi è contrario: non ne vuol sapere di una Lega che si propaghi nel Mezzogiorno. Anche perché, va detto, l'operazione la tentò lui stesso, senza risultati
di Marco Bertoncini Italiaoggi7.9.2016
Umberto Bossi è contrario: non ne vuol sapere di una Lega che si propaghi nel Mezzogiorno. Anche perché, va detto, l'operazione la tentò lui stesso, senza risultati. Forse il ricordo di quel fallimento gli brucia: detesterebbe se l'operazione della conquista del Sud riuscisse a Salvini. Per adesso, non ci sono i presupposti. L'iniziativa di Noi con Salvini conta più di un anno e mezzo: ha permesso qua e là di portare a casa qualche consigliere comunale, ma poco più. I risultati sono stati ben lontani dalle aspirazioni salviniane, tant'è vero che lo stesso dittatore del Carroccio annuncia adesso il sorgere di un altro movimento, federato con i leghisti, sempre per radicarsi sotto Roma.
Non è facile capire a quali strumenti intenda ricorrere Salvini. L'unico esempio concreto di un'alleanza con un altro partito fu stipulato nel 2006, con il Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo, che aveva un proprio seguito, specie in Sicilia. Chiusa l'esperienza della Lega bis di Noi con Salvini, si direbbe che Salvini voglia riproporla con adattamenti (quali?). L'esperienza dimostra sia la difficoltà di conquistare voti al Sud legandosi, in qualche maniera, alla Padania, sia i limiti nell'acquisizione di notabili locali, ex forzisti, ex di destra, ex di centro.
Infine, un partito alleato, già presente sotto Roma, c'è: Fd'It. Salvini, di fatto, potrebbe voler realizzare un clone di Fd'It, ossia un movimento lepenista, antieuropeo, nazionale (meglio: federalista), che sarebbe insieme una simil Lega e un simil Fratelli d'Italia. Motivi di screzio, di rivalità, di concorrenza fra la Meloni e Salvini non sono mancati: se la Lega davvero creasse un nuovo partito meridionale, è facile pensare che la destra si ribellerebbe.