Silvio Berlusconi: nuovo look per puntare al 20%

Prende forma il "programma sociale" di Silvio Berlusconi. È lo stesso Cavaliere a parlarne nel corso di un pranzo con le parlamentari azzurre a Palazzo Grazioli.

Libero 17.2.2017

Rispetto alle scorse elezioni, ha spiegato l' ex premier, ora l' emergenza vera è la crisi economica. E la politica deve dare risposte. Temi che una volta appartenevano alla sinistra radicale, ora sono fatti propri da Berlusconi: reddito di cittadinanza, sostegno ai poveri, incentivi al lavoro e al Sud, cure gratuite per gli anziani e gli animali abbandonati. Berlusconi oppone alla faccia feroce di Matteo Salvini, il suo volto compassionevole.

E scherza: «Ho conosciuto un professore che utilizza una tecnica innovativa per ringiovanire il viso». Silvio già si vede in campagna elettorale. Vuole ripartire dal centro. E la crisi che sta attraversando il Partito democratico aiuta i piani di ricomposizione berlusconiani.

Il Cav si è scoperto molto interessato all' agonia democratica. Non versa lacrime per le difficoltà di Matteo Renzi («Uno degli uomini più bugiardi del mondo») e guarda con attenzione all' emergere di nuove possibili leadership. Gli piace Michele Emiliano («Persona perbene»), ma anche Carlo Calenda, Dario Franceschini e Paolo Gentiloni. Tutte persone con cui si potrà discutere (ed eventualmente collaborare) se le urne non dovessero restituire una nitida maggioranza di governo.

Il leader azzurro ha menzionato gli ultimi sondaggi: Forza Italia è al 13,5 per cento e la Lega è lì a un passo. Ma sono stime che non tengono conto della presenza in campo del quattro volte presidente del Consiglio. «Se ci sono io, superiamo il 20%». Ecco perché Berlusconi non vuole sottostare ai "diktat" di Salvini, ritenendo ancora se stesso la boa del centrodestra. L' unico che può tenere unita la coalizione. Però che fatica. Berlusconi ha spiegato che l' interlocuzione con la Lega non è il problema («Voglio allearmi, ho ottimi rapporti con Bossi e Maroni»), il guaio è avere a che fare con Salvini: «Non lo capisco».

Il dibattito sulla legge elettorale peggiorerà le cose, probabilmente. Nei prossimi giorni la proposta azzurra sarà formalizzata alla Camera. Avrà un impianto proporzionale («Per garantire la corretta rappresentanza di tutti gli elettori in un quadro tripolare»); dirà no alle preferenze e sì a collegi piccoli che agevolino un rapporto diretto tra i cittadini e i propri rappresentanti; prevederà una soglia di sbarramento alta (al 5%) per evitare la dispersione del voto e destinerà il premio di maggioranza alla coalizione, non già alla lista, come prevedeva l' Italicum.

di Salvatore Dama

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