M5S, Di Matteo ha detto sì al M5S per il Ministero degli Interni. I rumors

Ecco i nomi per il Tesoro e il Ministero dello Sviluppo economico

Da www.affaritaliani.it 12.7.2017

Di Matteo prossimo ministro dell'Interno del governo di Beppe Grillo. Mentre settembre si avvicina, data in cui Luigi Di Maio, candidato premier in pectore del M5S presenterà la sua eventuale squadra da portare in Cdm nel caso in cui i pentastellati dovessero trionfare alle prossime Politiche, pare che il comico genovese abbia fatto il colpaccio riempendo già la casella di uno dei Ministeri principali. Soprattutto nell'epoca dell'ondata epocale dei migranti in arrivo dalle coste dell'Africa. Ovvero il Dicastero dell'Interno.

"L’unico finora che ci ha confermato la sua disponibilità è il nostro futuro ministro dell’Interno, il pm...", rivela infatti una fonte grillina alla Stampa. Ed è Nino Di Matteo, pm che vive sotto scorta per la sua guerra al superboss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, per anni pubblico ministero a Palermo dove ha curato le indagini sulla trattativa Stato-mafia e anche sulla morte dei giudici Falcone e Borsellino e recentemente trasferito alla Direzione nazionale antimafia. Insomma, un pezzo da 90 che corrisponde alla strategia di Di Maio di voler allontanare le critiche di incompetenza che vengono spesso mosse al M5S. Movimento che, per altri due Ministeri chiave come il Tesoro e il Mise, avrebbe in tasca altri due nomi blasonati, tecnici.

 

Il primo è quello di Giovanni Dosi, direttore dell’Istituto di Economia della Scuola Sant’Anna di Pisa: il primo europeo a vincere nel 2016 il Tim Wiley distinguished scholar award, definito il “Nobel del management”, esperto che andrebbe a sedersi alla scrivania che fu di Quintino Sella in Via XX Settembre e l'altro è quello di Mariana Mazzucato, economista dell’Università del Sussex e autrice del libro "Lo Stato innovatore" (anche titolo del convegno organizzato a maggio dal M5S) e che teorizza l'intervento dello Stato nell'economia, non come caso di fallimento, ma come esempio, in alcuni ambiti, di autentico motore dello sviluppo e di successo. In perfetta linea con il credo politico dei pentastellati.

Chissà se Di Matteo che, sempre a fine maggio in un convegno organizzato dal grillino Alfonso Bonafede, braccio destro di Di Maio e che dovrebbe andare a sedersi al Ministero della Giustizia, non aveva escluso un suo ingresso in politica, potrà annunciare la cattura di Messina Denaro. “Non sono contrario all'impegno in politica per proseguire il lavoro fatto con la toga”, dice intanto Di Matteo che pare quindi confermare la prossima investitura

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