I "SINISTRATI" HANNO TROVATO L'ANTI-RENZI: SONO TUTTI PAZZI DI DELRIO! –

DA PISAPIA AI BERSANIANI, CRESCE L'IPOTESI DELLA CANDIDATURA A PREMIER DEL MINISTRO CHE PIACE ALLA "GAUCHE", AI FUORIUSCITI PD, A PRODI E AL FRONTE PRO 'IUS SOLI' (CARITAS, SANT'EGIDIO E 'AVVENIRE')

Andrea Carugati per “la Stampa” da www.dagospia.it 9.8.2017

Mai negli ultimi mesi un esponente di punta del Pd (e del governo) era stato così elogiato da sinistra. E invece negli ultimi giorni il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, dopo la polemica con il collega degli Interni Marco Minniti sul ruolo delle Ong nel Mediterraneo, è subissato da un coro di consensi. «Sto con Delrio e con tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani», scrive su Facebook Enrico Rossi, governatore della Toscana e tra i coordinatori di Mdp.

Il collega Arturo Scotto loda il «buonsenso» del ministro dei Trasporti e si compiace del fatto che «nel governo e nel Pd si è aperta una dialettica vera intorno a materie delicatissime che sembravano destinate ad avere una sola voce: quella della semplificazione prodotta dalla destra culturale e politica che mirava a confondere le Ong con i "taxi del mare"».

I leader della sinistra che si proclama «alternativa al Pd», e per questo fatica a trovare una sintesi piena con Giuliano Pisapia, appaiono, al contrario di Nanni Moretti furioso con D' Alema nel film Aprile , soddisfatti di aver sentito «qualcosa di sinistra». Delrio poi è diventato una sorta di parola chiave per quelli che lasciano il Pd per approdare nel partito di Bersani. Per via del famoso fuorionda ai tempi della scissione, quando citò la «diga della California». «Si apre una crepa e poi l' acqua non la governi più», disse il ministro a un collega di partito (salvo poi smussare).

Giuliano Pisapia nelle ultime settimane non ha abbracciato Delrio (a differenza di Maria Elena Boschi e Maurizio Martina), ma i due coltivano un antico rapporto da quando erano sindaci di Milano e Reggio Emilia. Insieme nel 2012 promossero la legge di iniziativa popolare per lo ius soli (e per concedere il diritto di voto alle comunali agli stranieri), con una campagna dal titolo «L' Italia sono anch' io»: 200 mila firme raccolte.

Nel 2013, quando Delrio divenne ministro, il ruolo di portavoce del comitato (di cui fanno ancora parte associazioni come Cgil, Uil, Arci, Libera, Sant' Egidio, Caritas, Legambiente) passò a Pisapia in tandem con l' editore Carlo Feltrinelli.

Il ministro e il leader di Campo progressista non si sono persi di vista: sono attesi insieme ad una iniziativa in settembre in Emilia. A fine maggio nella sede Acli di Milano si erano confrontati sulla crisi del capitalismo. Non è un mistero che l' ex sindaco di Milano abbia posto come tema dirimente per una possibile alleanza col Pd proprio l' immigrazione. E tra le condizioni un impegno comune per portare in porto la legge sullo ius soli. In queste ore il ministro dei Trasporti va ripetendo ai suoi interlocutori che la sua posizione sulle Ong «non ha nulla di politico o di ideologico, ma si basa semplicemente sulle regole internazionali del soccorso in mare».

Ma è un fatto che attorno al ministro dei Trasporti, oltre ai consensi da sinistra, si stia raccogliendo tutto il fronte che aveva promosso la raccolta firme per lo ius soli, e che vede il suo epicentro nelle associazioni cattoliche (Caritas, Sant' Egidio e oltre) fino al quotidiano della Cei Avvenire. Senza dimenticare i buoni rapporti mantenuti con Romano Prodi, nonostante le recenti tensioni tra Renzi e il Professore, cementati dal fatto che Delrio non ha mai rinnegato la radice ulivista. E gli apprezzamenti sul tema migranti ricevuti da esponenti Pd renzianissimi come Maria Elena Boschi e Teresa Bellanova.

Negli ultimi giorni Delrio è stato decisivo anche sul fronte «politico puro» dell' alleanza con Alfano in Sicilia (che prelude a un' intesa alle politiche in Senato). Nella sede del ministero a Porta Pia a Roma si sono tenuti gli incontri decisivi con il ministro degli Esteri, che ha rotto con Renzi ma ha mantenuto un rapporto di fiducia col collega dei Trasporti.

Un quadro che proietta Delrio nella prima fila della politica, tra i potenziali candidati premier insieme a Renzi, Gentiloni e a Minniti. Il suo nome potrebbe emergere nel caso in cui si materializzasse una coalizione di centrosinistra da Pisapia fino ad Alfano. In fondo, nel febbraio scorso, prima che Renzi vincesse le primarie con la linea «No alle coalizioni», era stato proprio Delrio, a Piazza Pulita , a invocare una «alleanza di centrosinistra forte, da Pisapia ai moderati». Un' idea che continua a circolare nel Pd, a partire da Dario Franceschini e Andrea Orlando.

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