La Germania espelle immigrati in Svizzera che li espelle in Italia. E poi noi li teniamo

Il perverso automatismo massmediatico è sempre lo stesso, anche se ormai comincia a mostrare la corda.

 di Pierluigi Magnaschi 17.10.2017 da www.italiaoggi.it

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Il perverso automatismo massmediatico è sempre lo stesso, anche se ormai comincia a mostrare la corda. Infatti, secondo gli abbonati al politically correct, un partito che è intenzionato a discutere sul numero degli immigrati economici che intende accogliere nel suo paese (e poi intende attenersi a quanto deciso dalla maggioranza del parlamento) viene automaticamente definito fascista o addirittura nazista. Come se nell'Urss (ma anche nella Russia di questi giorni) potessero entrare tutti coloro che lo volevano. Anzi, l'Urss comunista (e con essa anche tutti i paesi dominati da regimi comunisti) non solo impediva agli stranieri di entrare ma anche ai suoi cittadini di uscire. Era un paese blindato. L'accoglienza non era all'ordine del giorno. Anzi era un concetto estraneo, non solo alla sua politica ma anche alla sua mentalità. Robe da matti, per loro. E, come la vicenda del Muro di Berlino ci ha insegnato, chi voleva uscire (e anche entrare) senza il faticato permesso, veniva inseguito dalle pallottole dei Vopos, sparate, senza bisogno di nessuna autorizzazione preventiva, ad altezza d'uomo, cioè con l'obiettivo di uccidere. E ciò avveniva senza che Botteghe Oscure avesse mai avuto voglia di eccepire, non dico di criticare, quegli inaccettabili e belluini comportamenti. Gli stava bene così.

Il tema dell'immigrazione non dovrebbe essere un tema ideologico, affrontato cioè con il paraocchi dei partiti presi. Ma dovrebbe essere valutato come un problema drammatico (per le dimensioni che esso ormai ha assunto) e che può essere gestito in maniera intelligente, anche nell'interesse degli immigrati, oppure in modo sciagurato e quindi dannoso per tutti.

Il ministro italiano dell'interno, Marco Minniti, quando, dopo aver intelligentemente creato le premesse per riuscire a rendere meno alluvionale il flusso migratorio, affermò che «le migrazioni mal gestite potevano essere un motivo di indebolimento delle istituzioni democratiche», venne subito investito dalla sinistra-sinistra e, fra questa, dagli esponenti più sbracciati del Mdp, che si stracciarono le vesti per lo scandalo. Per loro infatti, Minniti, dicendo semplicemente la verità, era diventato un po' fascista anche lui. Non l'hanno detto, perché a tutto c'è un limite, ma l'hanno sicuramente pensato. Come se usare la testa fosse un esclusiva dei fascisti. Non vedo però perché, proprio da sinistra, si debba fare loro questo complimento.

Persino la Merkel ci ha ripensato, passando da un milione di immigrati all'anno per cinque anni a 200 mila immigrati quest'anno, e poi si vedrà. Cioè, per rendere conto della sua attuale generosità, gli immigrati che saranno accolti quest'anno in Germania sono pari a quanti ne accoglie l'Italia che ha 24 milioni di abitanti in meno e molto meno ricca e passa pure per sparagnina. Anche papa Francesco, che era stato a lungo il fautore dei confini spalancati come se fossero delle persiane senza lucchetto, quando si è accorto che erano troppi gli immigrati che facevano i loro bisogni vicino al colonnato di San Pietro (e, spesso, anche dentro) ha fatto intervenire i gendarmi e in ogni caso si guarda bene dal fare spalancare i portoni delle mura leonine che cingono il Vaticano.

Essendo costoro più intelligenti e più informati, anche su questi fenomeni, di quanto non lo siano i normali cittadini, non potevano pensarci prima? Evidentemente no. Il pregiudizio angelistico impediva loro di percepire le cose come stavano, salvo poi soccombervi. I francesi, molto opportunamente, definiscono questo atteggiamento, che è destinato ad implodere su se stesso, con un ossimoro: «angelismo sterminatore».

Per capire come le cose siano complesse, basti ricordare quanto ha scritto adesso il quotidiano svizzero Nzz am Sontagg (informazioni di cui, ovviamente, non c'è traccia nei media italiani) e cioè che nei primi otto mesi di quest'anno le richieste tedesche verso la Svizzera, per rispedirle quei migranti che erano entrati in Germania dal suo territorio, sono aumentate del 70%. Naturalmente la partita di giro non è finita qui, perché a sua volta la Svizzera si sta rifacendo, rispendendo in Italia i migranti che erano entrati in Svizzera passando dal nostro paese.

In questo modo, il circuito della furbizia si è infranto. Le autorità politiche e amministrative italiane che avevano entusiasticamente accolto i migranti sapevano perfettamente che costoro (non essendo cretini) concepivano l'Italia, non come il paese nel quali sistemarsi, ma solo come un paese passatoia. Da percorrere il più in fretta possibile per poi attraccare nei paesi del Centro o Nord Europa dove le possibilità di inserirsi erano (e sono) più vantaggiose.

Ma le autorità italiane che facevano finta di non vedere questa politica alla Pulcinella, che funzionava ma che non avrebbe potuto funzionare per sempre, erano le stesse autorità che avevano spensieratamente firmato la Convenzione di Dublino (alla quale ci hanno messo le mani, in occasioni successive, e senza eccepire nulla, Prodi, Berlusconi e Monti). La Convenzione di Dublino prevede infatti che i paesi che debbono provvedere agli immigrati (che ce li hanno in carico, insomma) sono quelli che (non riuscendo a bloccare le loro frontiere) li hanno accolti per primi, in Europa. Prevedere questa clausola e non stabilire, a difesa delle frontiere marittime dei paesi che le hanno di questo tipo, una grande forza di pattugliamento navale interamente europea, è stato un grave errore di cui oggi l'Italia sta pagando le conseguenze. Ma ormai è troppo tardi e cercare di rimettere il dentifricio immigratorio nel tubetto strizzato per nostra insipienza, non sarà né facile né, in ogni caso, rapido.

Pierluigi Magnaschi

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Paura. Membri del Governo dicono che i media iniettano paura ma che così non è nel reale. A questo punto non so se è il Governo troppo in alto,non vede e non sente e non toccato dai fatti giornalieri o siamo noi cittadini che non siamo più abituati a convivere con con delitti e stupri di gente abbandonata per le strade  .

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