M5s, Di Maio tentato da Grasso. Verso un’intesa dopo il voto

1-M5s, Pietro Grasso potrebbe essere il partner che Luigi Di Maio cerca da tempo per poter governare 2- L'ex pm Ingroia boccia la candidatura di Grasso: "Non è di sinistra"

5.12.2017 www.affaritaliani.it

1-Guai a chiamarla alleanza, termine proibito nel vocabolario grillino. Meglio intesa. Sarebbe infatti questa la parola che più è circolata sui telefoni degli esponenti del Movimento 5 Stelle nelle ultime ore dopo la nascita del partito "Liberi e uguali" di Pietro Grasso, secondo quanto riferisce La Stampa.

Luigi Di Maio ha trovato l’uomo che stava aspettando, raccontano. Già perché è tutta una questione di numeri per l'aspirante premier. Il M5S cerca un partner che abbia in dote un numero a due cifre alle elezioni: ecco dunque che se Grasso, il pm anti-mafia e ora anti- Pd, dovesse raggiungere quella cifra ci sarebbero tutte le condizioni per una "convergenza programmatica". Un'allenaza, per dirla chiaramente.

Sempre secondo quanto scrive La Stampa, le proiezioni danno per i pentastellati 170 deputati. Ma Di Maio &co pensano di poter arrivare a 200 e nella più ottimistica delle ipotesi  al 35%. In quest'ultimo caso la strada verso il giuramento da premier sarebbe in discesa, ma non v'è certezza alcuna. Ecco allora che è necessario un altro consistente numero di seggi per la maggioranza.

E la Lega? Non è stata archiviata, anzi. Il  Movimento si sta strutturando come partito omnibus e il ventaglio di proposte sviluppate va da quelle che si sposano con i canoni della destra ad altre più di sinistra. Questo Di Maio l'ha capito negli Usa, dove si è fatto garante di stabilità.

Stabilità che può salvaguardare dal centro, dov'è ora, e pendere a destra verso Salvini o a sinistra verso Grasso. Da che dipende? Da chi prenderà più voti.

2-Ingroia: "Grasso non è di sinistra: fu cauto su Andreotti, Stato-mafia e..."

L'ex pm Ingroia boccia la candidatura di Grasso: "Non è di sinistra"

Ingroia: Grasso non è sinistra, non è tutto oro quel che luccica

"Non è tutt'oro quel che luccica. Noi siamo molto critici nei confronti del progetto politico che è nato da questa fusione a freddo tra MDP, SI e Possibile e che ha prodotto questa leadership costruita in laboratorio a tavolino. La nostra idea, come Mossa del cavallo e Lista del popolo, è che è finito il tempo dei professionisti della politica che costruiscono i leader in laboratorio. E' il momento in cui, di fronte all'astensionismo che è il primo partito del Paese, bisogna cambiare metodo, bisogna cambiare persone. Con tutto il rispetto del collega Grasso, lui non è una faccia nuova e ci vogliono facce nuove". Lo ha detto a radio Cusano Campus l'ex pm palermitano Antonio Ingroia, a proposito di Liberi e Uguali guidata da Pietro Grasso.

"E' un movimento - ha detto Ingroia- che vuole unire la sinistra e questo è già sbagliato e perdente in partenza. Gli italiani non vogliono più sentire parlare di sinistra e destra. La gente ne ha piene le tasche di sinistra che è sinistra solo apparente. L'assemblea è stata solo apparente, si è fatta solo per applaudire una scelta che era già stata presa a tavolino. Grasso è stato un magistrato di grande esperienza, coraggio, capacità professionali, ma bisogna ricordarsi che è diventato procuratore nazionale antimafia per una legge ad personam di Berlusconi per impedire a Caselli di ricoprire quel ruolo e lo stesso Grasso in un'intervista disse che il governo Berlusconi meritava una menzione speciale per la sua attività antimafia".

"Grasso fu cauto su Andreotti, trattativa Stato mafia e Dell'Utri"

"Pietro Grasso - ha detto ancora- non è di sinistra, non lo è stato nelle sue contiguità con la politica. Anche quando Castelli fu nominato procuratore di Palermo, Grasso era il candidato dell'allora ministro della giustizia Martelli, quindi non aveva una posizione di sinistra sinistra. Poi è stato sostenuto dal governo Berlusconi contro Castelli. Non volle sottoscrivere l'appello della procura di Palermo contro l'assoluzione di Andreotti in primo grado. E' stato molto cauto e prudente su trattativa Stato-mafia e l'inchiesta Dell'Utri, legittimamente, ma possiamo dire che è stato un magistrato cauto".

Commenti   

#2 riki 2017-12-05 15:52
La Stampa riporta alcuni messaggi apparsi su una chat di Whatsapp del Movimento: "Guardiamo con attenzione a Pietro Grasso. Se i sondaggi si dimostreranno più generosi con lui, si potrebbe aprire un bel ragionamento". Di Maio, si scrive, è "in contatto continuo con diversi parlamentari e altri fedelissimi" e "Grasso potrebbe essere l'uomo che il candidato premier del M5S stava aspettando".
#1 riki 2017-12-05 12:44
Finalmente ove ce ne fosse bisogno, Ingroia ammette che ci sono giudici di sinistra e che fanno politica attiva. Il butto è che poi tornano in magistratura e allora la domanda: si può essere certi della loro neutralità di giudizio ?

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