Reddito di cittadinanza, 780 euro bastano al Sud. Sotto soglia povertà Istat al Nord

Sono i dati scientifici dell’Istat a darne conto, tracciando la soglia di povertà su base territoriale.

Anna Maria D’Andrea 19.12 2018 - 17:04 www.money.it

Reddito di cittadinanza, 780 euro sono troppo pochi per chi vive al Nord. L’importo è inferiore alla soglia di povertà Istat e basterebbe soltanto per chi risiede al Sud. L’analisi delle novità nel convegno organizzato da Hdemia delle Professioni.

Reddito di cittadinanza, 780 euro bastano al Sud. Sotto soglia povertà Istat al Nord

L’importo del reddito di cittadinanza potrebbe non bastare a chi vive al Nord. Sono i dati scientifici dell’Istat a darne conto, tracciando la soglia di povertà su base territoriale.

A parlare del reddito di cittadinanza e delle novità sul lavoro in arrivo dal 2019 è il Consulente del Lavoro David Trotti, durante il convegno di fine anno organizzato dall’associazione professionale Hdemia delle Professioni a Roma il 19 dicembre 2018.

Nonostante la Legge di Bilancio 2019 non sia ancora stata approvata, si prova a fare il punto su quelle che sono le novità in arrivo in merito al reddito di cittadinanza che, come promesso dal Ministro e Vice Premier Luigi di Maio e come confermato dal Premier Conte in Senato, entrerà in vigore a partire da marzo.

Non c’è ancora una normativa di riferimento, ad ormai una manciata di giorni dalla data entro cui dovrebbe essere approvata la Legge di Bilancio 2019. A che punto siamo? Ecco il quadro delle notizie disponibili ad oggi.

Reddito di cittadinanza, soglia di povertà diversa tra Nord e Sud

Manca ormai poco alla data entro la quale dovrebbe essere approvata la Legge di Bilancio 2019 e il quadro che ne emerge è tutt’altro che rassicurante. La notizia del momento è quella del falso sito INPS, “Imps”, con il modulo per il reddito di cittadinanza preso d’assalto dai futuri beneficiari del sussidio.

Al netto delle note di colore, è necessario fare chiarezza. Tra i punti affrontati durante il convegno “Il Lavoro che Verrà” organizzato da Hdemia delle Professioni il 19 dicembre 2018, c’è l’importo del reddito di cittadinanza che, stando alle dichiarazioni degli esponenti del M5S, sarà erogato a partire dal mese di aprile.

Partiamo da un dato scientifico: la soglia di povertà calcolata dall’Istat. L’importo non può che essere diverso in base al territorio di riferimento, ed è pari a 826 euro per il Nord, nel Sud è di 619 euro e al Centro è pari a 795 euro.

La media calcolata ai fini della determinazione dell’importo del reddito di cittadinanza, pari a 780 euro, non basta a garantire il minimo Istat per chi vive al Nord ma, al contrario, è superiore di oltre 150 euro per un residente al Sud. Una differenziazione rilevante e che solleva non poche criticità.

Come sarà calcolato il reddito di cittadinanza

Come funzionerà il reddito di cittadinanza e come sarà calcolato?

Sono due le simulazioni fornite:

Una famiglia di 3 persone, con due disoccupati ed un figlio a carico, avrà diritto a 780 euro per ciascuno dei genitori, pari a 1.560 euro al mese;

se la famiglia è composta da due persone con una pensione di 500 euro ciascuno, avrà diritto ad un’integrazione di 280 euro e l’integrazione salariale è prevista anche in caso di lavoro in part-time.

Il calcolo sarà tuttavia influenzato dalla presenza di patrimoni. C’è da dire che le informazioni fornite sono ad oggi frutto di dichiarazioni e di anticipazioni alle quali non è seguito (ancora) un testo normativo.

L’incontro organizzato da Hdemia con i professionisti prova tuttavia a raccogliere le informazioni ad oggi disponibili. Ad esempio, chi ha casa di proprietà avrà diritto a solo 500 euro.

Nel caso di possesso di una seconda casa, di un box o una cantina di proprietà il patrimonio non deve superare i 30.000 euro. Inoltre è previsto l’obbligo di residenza in Italia da almeno cinque anni e chi ha altri sussidi l’importo sarà scomputato. Inoltre non si deve avere un patrimonio mobiliare superiore a 10.000 euro (soglia che potrebbe danneggiare, ad esempio, chi è stato licenziato ed è titolare di TFR).

Reddito di cittadinanza, cambieranno anche le retribuzioni?

L’avvio del reddito di cittadinanza potrebbe avere conseguenze sull’intero panorama lavorativo. Le retribuzioni sono destinate a salire e ciò potrebbe avere impatti anche sui livelli contributivi.

L’avvio del reddito di cittadinanza, secondo Trotti, potrebbe avere riflessi anche sulle proposte di retribuzione in sede di assunzioni e potrebbe avere effetti anche sull’attivazione di tirocini.

Facciamo l’esempio del Lazio, dove il rimborso spese per un tirocinio attivato con il programma Garanzia Giovani è pari a 800 euro, soltanto 20 euro in più del reddito di cittadiananza. In quanti rinunceranno al sussidio per avviare percorsi di lavoro-formazione?

Sono queste alcune delle incertezze legate al complesso e ancora oggi fumoso progetto del reddito di cittadinanza che, alla luce dei diversi riflessi sul mondo del lavoro che potrebbe avere, vedrà tra gli attori principali coinvolti anche i professionisti.

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