Sea Watch, Carlo Nordio: "Carola Rackete come i clandestini. Perché è ancora in Italia"

"Sea Watch, il naufragio della legge". E' titolato così l'editoriale di Carlo Nordio pubblicato su Il Messaggero. Pareri di altri Magistrati

4 Luglio 2019 www.liberoquotidiano.it

1-"Sea Watch, il naufragio della legge". E' titolato così l'editoriale di Carlo Nordio pubblicato su Il Messaggero. L'ex magistrato entra nel merito della vicenda di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch. "Il fenomeno dell'immigrazione irregolare è troppo complesso per lasciarne la gestione alla magistratura", lo dimostrano "le contraddizioni che spesso emergono durante le indagini penali, e che possono portare a conclusioni diverse - e spesso opposte - a quelle della politica e persino del buon senso". Secondo Nordio "alcuni problemi non possono essere risolti dai giudici", in particolare quelli "che si presentano con un impatto emotivo nella società moderna, e che richiedono strumenti di valutazione, di controllo e di guida ben più efficaci della maestosa incertezza del processo penale".

 

Nel caso della Rackete, arrestata e liberata, "l'opinione pubblica", sottolinea Nordio, "si è come al solito atrocemente divisa, ma la cosa era nell'aria. Innanzitutto perché la stessa Procura aveva chiesto il solo divieto di dimora, quindi il Gip non poteva applicare una misura più grave, e poi perché una camera di consiglio così lunga non poteva che preludere a una motivata contestazione delle ragioni che avevano indotto i pm a disporre l'arresto della capitana". La decisione di non convalidare l'arresto, non significa che la Rackete sia stata scagionata: "probabilmente - spiega Nordio - il Pm ricorrerà per Cassazione" e in ogni caso "sarà il processo a decidere sulla colpevolezza o meno dell'imputata, che nel frattempo, come è giusto che sia, è presunta innocente. Tutto questo è conforme alla nostra procedura e al nostro stato di diritto, e guai a noi se non fosse così".

2-1. ECCO PERCHE’ L'ORDINANZA DELLA GIP ALESSANDRA VELLA, CHE NON HA CONVALIDATO L’ARRESTO DI CAROLA RACKETE, FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI - L’ANALISI DELL’EX MAGISTRATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE, PIETRO DUBOLINO: “SECONDO LA DOTTORESSA VELLA LA CONDOTTA DI RESISTENZA E VIOLENZA SAREBBE STATA PRIVA DI RILIEVO PENALE. FALSO' da La Verità

2. ORDINANZA GIURIDICAMENTE ERRATA - NEI TERRITORI DELLO STATO SI APPLICANO LE LEGGI ORDINARIE DELLO STATO. Bruno Tinti, ex magistrato, per ''Italia Oggi''

3-Il caso Rackete non è chiuso: un atto incastra la capitana

I pm non si arrendono: "L'indagine andrà avanti a lungo". Pronta la strategia per incriminare l'Ong e la comandante. Sul caso riguardante Carola Rackete la parola più diffusa, a commento della decisione del Gip Alessandra Vella, è quella di “sentenza”: su molte testate, così come sui social, si parla di sentenza che scarcera la giovane capitana della Sea Watch 3.

Ma in realtà, quella emessa nella giornata di martedì, altro non è che la decisione relativa al provvedimento di custodia cautelare. Mauro Indelicato - Gio, 04/07/2019 - 10:12

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