Visto? Meglio il monocolore grillozzo

 No, l’alleanza a due non funziona. Serve la toppa: il proporzionale

di Giuliano Ferrara 6.11. 2019 www.ilfoglio.it

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Le ultime due sventure che hanno colpito la maggioranza trasformista nata dall’autogolpe agostano del senatore Salvini si chiamano tassa sulla plastica e riconsegna delle chiavi dell’Ilva da parte di ArcelorMittal (non si calcolano disavventure minori e bibite). Un colpo duro al paese, arrivato subito dopo che il cambio estivo aveva di per sé sanato il debito del Papeete, con un modesto ma importante dividendo che la doppia, molesta caciara fiscale e industriale sta rapidamente cancellando. In tutti e due i casi disgraziati eccelle, come causa immediata, la gesticolazione del parco giochi a 5 stelle e dei suoi sedicenti governanti. La giustizia ambientale di cui si fanno paladini devasta giustizia e ambiente, ma è la loro giustizia ambientale. Stare con loro al timone, e magari farsi fotografare in stile alleanza strategica a Narni, sembra un atto spericolato e autolesionista per chiunque. I grillozzi sono specialmente ubriachi nella vertigine dell’autogol, e pretendono poi una equa ripartizione dei risultati al grido di onestà-tà-tà. Non vorrebbero alleati, ma poi ne hanno un disperato bisogno per dare il peggio di sé e affondare ogni possibile coalizione nel disdoro e nel finto conflitto ideologico.

Però hanno il 32 per cento. Sono di gran lunga il partito di maggioranza relativa in base ai risultati delle recenti elezioni politiche. Hanno fallito il governo del cambiamento e del contratto, di concerto con il senatore Salvini, corresponsabile dei loro atti osceni, che ora cerca riparo nelle intemerate del dopo e sotto le tonache di eminenze illustri come Berlusconi e Ruini, il che rispetto alla bullaggine solitaria è un grottesco ma palpabile progresso.

Rifiutare i pieni poteri al bullo era sacrosanto. La vera sola alternativa era garantire, ma con la formidabile riserva che ha in mano chi compone una maggioranza e esercita il coalition power, la loro esposizione diretta. Ma stare con i grillozzi in un esecutivo, e addirittura predicare l’avvento di una convergenza strategica di maggioranza, è una commedia trasformista che non fa ridere nessuno se non loro. Un buon trasformismo sarebbe stato appoggiare dall’esterno, con vivace capacità di controllo e di veto, alla Renzi diciamo, un loro governo, di loro responsabilità. Oggi si sarebbero potuti fermare la tassa antimprese e l’abbandono incauto, tragico, dell’Ilva di Taranto. Avrebbero dovuto assumersi in solitario il compito di tagliarsi gli attributi e di precipitare il paese nel nonsenso dannoso, senza altri a condividere il peso di tanta incompetente saccenza e senza imbrogliare le carte. La questione agostana era: non puoi dare i pieni poteri a uno che ha raccolto il 17 per cento; non puoi sciogliere le Camere per una intimidazione in cattiva forma e minacciosa; non puoi non fare i conti con il 32 per cento dell’elettorato e i suoi rappresentanti. Il governo a due e l’alleanza strategica sono stati una toppa, e a tratti appare una toppa peggiore del buco.

Può essere che toppa segua a toppa, e che non si sa come gli eroi del trasformismo sbilenco riescano a fare qualcosa di retto, ma è difficile, visto come si mettono le cose. L’ultima risorsa è che i grillozzi sanno una cosa: se si vota oggi, affogano. E su questa base un Pd compos sui dovrebbe fare quel che non ha fatto in agosto: imporre subito una legge elettorale proporzionale di comune garanzia politico-istituzionale e limitare il condominio con gli scappati di casa a una possibile piattaforma per una maggioranza presidenziale minimamente accettabile al 2022. Forse i grillozzi capirebbero il senso di una convergenza opportunistica, sul senso dello stato e sulla capacità di governo non pare si possa contare oltre misura.

Commenti

Skybolt

06 Novembre 2019 - 19:07

Meglio le elezioni... Gli sconquassi in cui ci troviamo derivano dal non avere voluto votare nel 2011, se lo ricorda? O ha cambiato idea anche su quello?

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Rispondiluigi.desa

06 Novembre 2019 - 18:06

caro Fondatore i grillozzi ( definizione più che appropriata) dal nulla sono venuti e nel nulla torneranno .Sono come gli acquazzoni poi passano.

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06 Novembre 2019 - 16:04

Caro Ferrara - Il proporzionale, meglio con le preferenze, i grillozzi non lo vogliono. Forse neppure il Pd. Ha già assaggiato l'Unione di Prodi. Glisson, l'unica parte che ne avrebbe vantaggio sarebbe il centro destra. Certamente, le frattaglie lo agognano. Tanto a loro della governabilità e del bene comune importa un fico secco.

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RispondiAndrew

06 Novembre 2019 - 14:02

In un biennio con un colpo solo furono tolti di mezzo due ostacoli ai programmi sia della Ue franco-tedesca, sia della finanza dei salotti riservati, volendo fare un paragone grossolano ma efficace, potrò dire una sorta di “Britannia” 2. Tanto è vero che tornando ad oggi e all’ascesa di governo dei Cinque Stelle, Grillo per essere accettato ha capovolto la sua posizione sull’Europa, sull’alta finanza, sulla casta e si è rimangiato tutto votando la Von der Leyen, insomma nulla è per caso a partire dal Conte bis. Ecco perché non ci hanno fatto votare, a favore di una maggioranza innaturale come con la precedente, ma subordinata alla Ue, col risultato che nonostante l’Italia viva una crisi economica totale e una fuga di capitali, di giovani e anziani senza precedenti, lo spread è a 130.Come se non bastasse, si passerà per buona una finanziaria da collasso fiscale, produttivo, occupazionale.Sarà il miracolo dei salvatori della patria targati Pd, dei cattocomunisti e dei grillozzi.Auguri!

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RispondiGiovanni Attinà

06 Novembre 2019 - 15:03

Non si tratta di essere asserviti all'Ue, visto che coloro che la criticano non mi pare che abbiano grandi risultati. Sono ai margini nelle loro nazioni e non contribuiscono certo a risolvere i problemi. Che il governo attuale viva con l'appoggio di due partiti, chiamiamoli così, in contrapposizione sino a ieri, è vero, come del resto quello precedente. Con quest'ultimo lo spread era quasi a 300 adesso è a 130, bisognerebbe approfittare e programmare qualcosa di diverso. Poi è chiaro che litigando tutti i giorni siamo alle comiche, mentre dovrebbero operare, senza polemiche, e proseguire il loro percorso per fare qualcosa di utile, ovvero avviare il rilancio economico dell'Italia, approfittando di una Commissione Europea non ostile. Poi è chiaro che bisogna fare una legge elettorale nuova, proporzionale o a doppio turno e proseguire sino al 2023.Quanto al centrodestra, sono un moderato, che si agita tutti i giorni, con Salvini in fibrillazione, non mi pare che abbia operato bene.

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RispondiIn77rn

06 Novembre 2019 - 19:07

E chi lo fa il rilancio economico? Gli incapaci dei 5 stelle assieme agli invertebrati del pd?

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RispondiPedrolino

06 Novembre 2019 - 13:01

Penso che la toppa sarebbe peggio del buco...

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RispondiIn77rn

06 Novembre 2019 - 09:09

Piano piano anche voi ci arrivate... beh è già qualcosa. Ma continuare così altri 4 anni no, per favore, abbiate pietà e staccate la spina!

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