È in arrivo il nuovo magazine del Foglio dedicato all'agricoltura

Si dice che Zingaretti abbia deciso di andare avanti con Conte perché il premier lo ha convinto che quello con il Pd è vero amore, mentre con la Lega era solo sesso.

Le lettere al direttore del 16 gennaio 2021 ilfoglio.it

Al direttore - Si dice che Zingaretti abbia deciso di andare avanti con Conte perché il premier lo ha convinto che quello con il Pd è vero amore, mentre con la Lega era solo sesso.

Michele Magno

Una domanda che si fanno in molti è: ma per quale diavolo di motivo il Pd si è così impiccato su Conte? Non poteva cogliere l’occasione offertagli da Renzi per sostituirlo? Osservazione giusta. Ma che tralascia un dettaglio non del tutto indifferente che vive nei ragionamenti del Pd: possiamo permetterci di correre il rischio di andare a votare, cosa ancora tecnicamente possibile fino a fine aprile (il semestre bianco inizia a fine luglio, il voto avviene 60 giorni dopo lo scioglimento delle Camere), tagliando alla radice il nostro rapporto con il M5s, cancellando la prospettiva della lista Conte e condannandoci così a una sconfitta matematica con una legge elettorale che premia chi si allea? Il punto è questo. Che sia giusto poi è un altro discorso.

Al direttore - Le ricorrenti crisi dei governi nazionali sono la definitiva dimostrazione di come il limite nazionale sia ormai incompatibile con una reale realizzazione pratica della democrazia rappresentativa. Ricordiamo quanto disse Luigi Einaudi al termine della Prima guerra mondiale: “Gli stati nazionali sono ormai polvere senza sostanza”. Una polvere che ancora oggi intralcia le strutture dell’Unione europea.

Mario Barnabé

C’era un modo per evitare le crisi di governo ed è stato buttato nel cestino della storia il 4 dicembre del 2016. Terzo referendum

Al direttore - Ho letto con grandissima attenzione l’intervento a firma di Roberto Defez, pubblicato su questo quotidiano il 15 gennaio scorso. L’autore ha centrato in pieno quello che è attualmente il dibattito sulle prospettive dell’agricoltura, anche alla luce della rilevanza strategica della sovranità alimentare evidenziata dalla pandemia. Come fare salire la sostenibilità ambientale dei processi produttivi senza compromettere i livelli di produzione e l’efficienza delle imprese. Secondo Confagricoltura, la soluzione non può che venire dalla ricerca scientifica e dalle innovazioni tecnologiche. L’autore ha fatto riferimento alle tecniche del “genoma editing” che permettono alle colture di adattarsi al cambiamento climatico, di resistere alle malattie e di ridurre l’uso dei fertilizzanti. Mi permetto di aggiungere che sono anche in corso studi per modificare il genoma delle piante al fine di catturare più carbonio, contribuendo così a ripulire l’atmosfera. Nel luglio 2018, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che la normativa sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) si applica anche alle tecniche di mutagenesi. Una sentenza che abbiamo contestato, insieme alla stragrande maggioranza delle organizzazioni agricole europee. Nei giorni scorsi, la presidenza portoghese di turno dell’Unione ha annunciato la prossima presentazione di un rapporto della Commissione per chiarire la situazione sotto il profilo legale e ristabilire le differenze che permettono di inquadrare in modo diverso gli Ogm tradizionali e le nuove tecniche di miglioramento genetico. Questo da un punto di vista giuridico, ma nella pratica la sostenibilità di una pianta coltivata dipende dalle sue caratteristiche e non dalla tecnica con cui è stata ottenuta. Il processo, dunque, si rimette in moto ed è una novità positiva per tutti coloro che hanno fiducia nel progresso. Come indicato nell’intervento, bisogna decidere da che parte stare. Confagricoltura, da sempre, è schierata dalla parte della ricerca scientifica e delle innovazioni. Grazie per l’attenzione e molti cordiali saluti.

Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura

Grazie presidente. Colgo l’occasione della sua lettera per offrire ai nostri lettori, e anche alla vostra comunità, una piccola notizia che riguarda un’iniziativa che lanceremo sul Foglio a partire dalla prossima settimana: un magazine online, bimestrale, che si potrà ricevere via mail, totalmente dedicato a uno dei settori più innovativi del paese: l’agricoltura. Lo curerà Antonio Pascale. Arriva!

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