IL VOTO SUL GREEN PASS. Borghi sì pass. L'intervento del deputato alla Camera

All’economista vicino ai no euro e al popolo degli anti pass il compito di annunciare il voto favorevole della Lega

REDAZIONE 09 SET 2021ilfoglio.it lettura2’

Sul green pass la Lega ha cambiato idea. Il dietrofront, come anticipato dal Foglio, è arrivato poco prima del voto finale alla Camera dei deputati, cha ha approvato il decreto legge Covid che contiene le norme sul Green pass, proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del paese.

Ad annunciarlo, il leghista Claudio Borghi. Prima sul suo profilo Twitter, dopo nella sua dichiarazione di voto, pronunciata a nome di tutto il gruppo parlamentare del partito di Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva votato emendamenti di Fratelli d’Italia e contro la linea della maggioranza.

“La notte ha portato consiglio a Palazzo Chigi” aveva scritto stamattina sul suo profilo l’esponente del Carroccio, sceso in piazza insieme a altri colleghi nelle scorse settimane a sostegno delle manifestazioni contro il certificato verde.

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Durante il suo intervento, il deputato ha consigliato al governo di consultare più spesso il Parlamento: "Presidente Draghi, non abbia paura dell’Aula. La sovranità appartiene al popolo che la esercita attraverso i suoi rappresentati che qui si riuniscono e discutono". E ha poi avvertito: "La possibilità di esprimersi ha un valore importante, lo suggerisco in vista di futuri provvedimenti: anche un solo giorno di discussione sarebbe consigliabile. Il decisionismo ha fatto gravi errori in passato, si pensi al governo Conte bis".

 

Dopo aver elogiato il governo per la straordinaria efficacia e velocità della campagna vaccinale, sono cominciate le critiche: "Tutti gli italiani che volevano vaccinarsi hanno potuto farlo molto velocemente. Allora perché quest'accelerazione verso il green pass? La forzatura porta radicalizzazione. Se il vaccino salva la vita, l’obbligo non è logico e non porta risultati utili a veicolare questo messaggio". In più, "quello del green pass non è l’unico strumento possibile e non tutti al mondo lo hanno introdotto: siamo solo noi e la Francia. La Danimarca l’ha buttato via, in Spagna ci hanno pensato i tribunali".

L'economista ha strizzato l'occhio ai no vax dichiarando tra le proteste dei suoi colleghi: "Meritano un ulteriore approfondimento da parte di quest'aula gli eventi avversi del vaccino". E ha concluso, elencando i risultati del compromesso per la Lega e rivendicando la collaborazione con Fratelli d’Italia durante i lavori in aula.

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