LETTERE Che fine fanno le promesse dei partiti estremisti arrivati al governo

-OLTRE LE URNE Un governo che non viene punito alle amministrative? Caso raro in Europa

30.5.2023 lettere e Sergo Soave ilfoglio.it lettura2’

LETTERE Che fine fanno le promesse dei partiti estremisti arrivati al governo

30 MAG 2023 lettere Direttore ilfoglio.it

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Al direttore - Accade forse in Europa (amministrative, in Italia e Spagna, quindi facciamo pure la tara: ma Sánchez, come D’Alema tanti anni fa dopo analoga sconfitta, attende il voto nazionale) quanto accadde negli Usa dopo gli otto anni della superstar Obama? Uno zoccolo duro – vecchia ma funzionale espressione – delle popolazioni “bianche” che non ne possono più di una certa visione, e non solo chiedono ordine e amministrazione local, ma anche una diversa visione glocal e global? Negli Usa durò il tempo scombiccherato di una presidenza che però insiste e ci riprova, Trump, nonostante il candidato repubblicano di Elon Musk sia il potenziale vincitore contro Biden. In ogni caso, un occidente tradizionalista, conservatore e no-cancel culture. Stufo. Depresso, economicamente e non solo. Che esige attenzione.

Luca Rigoni

-OLTRE LE URNE Un governo che non viene punito alle amministrative? Caso raro in Europa

SERGIO SOAVE 30 MAG 2023

    

In una fase caratterizzata da tensioni sarebbe comprensibile che l’elettorato chiedesse il conto a chi gestisce il paese: per questo il risultato del centrodestra è ancora più clamoroso

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L’esito inatteso e clamoroso dei ballottaggi, che per la prima volta hanno premiato in modo rotondo il centrodestra, tradizionalmente soccombente in questo tipo di confronto elettorale, esito al quale si aggiunge un risultato nettamente positivo anche a Catania e in altre città siciliane dove si è svolto il primo turno, rappresenta non solo una novità in Italia ma un’eccezione in Europa. Contemporaneamente infatti le elezioni amministrative in molte regioni e città della Spagna hanno visto un successo squillante delle opposizioni di centrodestra, il che ha indotto il premier socialista Pedro Sánchez a dimettersi aprendo la via a elezioni politiche anticipate. In precedenza in altri paesi europei le amministrative avevano premiato le opposizioni, quella di sinistra in Gran Bretagna, quella di centro in Germania. Persino in Turchia Erdogan ha perso le ultime elezioni amministrative a Istanbul e Ankara.

In una fase caratterizzata da scossoni e tensioni, dalla pandemia alla guerra alla tendenziale recessione, è comprensibile che l’elettorato punisca chi governa, il che rende più notevole l’eccezione italiana. Forse c’è anche una tendenza allo “sciopero elettorale”, confermata dalla bassa partecipazione al voto, che ora colpisce più la sinistra della destra. Persino a Vicenza, dove il candidato del Pd ha vinto, nel ballottaggio ha ottenuto un vantaggio sull’avversario di centrodestra dimezzato rispetto a quello del primo turno.

Insomma, si può dire scherzosamente che Giorgia Meloni è isolata in Europa proprio perché la sua maggioranza di governo si conferma e si espande nelle elezioni amministrative a differenza di quel che accade nella maggior parte degli altri paesi del vecchio continente. Naturalmente trarre conclusioni di livello nazionale e politico da elezioni locali e amministrative è sempre un esercizio pericoloso. Però si può dire che Elly Schlein ha di che riflettere sul fallimento della spallata che si aspettava di poter dare alla maggioranza.

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