Lettere rubate Esistono i sultani? Grazie a Gabriella Parca, ecco i maschi italiani nel 1965
- Dettagli
- Categoria: Italia
Hanno girato l’Italia da nord a sud per chiedere agli uomini quali fossero le loro relazioni con le donne, sesso idee
Annalena Benini 04 gen 2025 ilfoglio.it lettura1'
Insieme alla sua collaboratrice Maria Luisa Piazza, ha girato l’Italia da nord a sud per chiedere agli uomini quali fossero le loro relazioni con le donne, sesso e le idee riguardo matrimonio e divorzio. Un’indagine antropologica e giornalistica, da rivedere ancora oggi per capire cosa sia cambiato e cosa no
Sullo stesso argomento:
Mutano le prospettive della memoria, ma non l'atrocità della guerra. Cos'è il luogo?
"Le italiane si confessano". Storia di una enorme paura, attraverso le lettere
Qual è il difetto che le dà più fastidio in una donna? Quelle che fanno da padrone col marito.
Qual è la qualità che apprezza di più in una donna? Che faccia i doveri della mia casa, che sia pulita e cordiale con gli amici.
Sarebbe contento se sua moglie lavorasse? No, perché nelle nostre usanze basta il lavoro della casa. Può tenere due maiali, badare al formaggio.
Si sentirebbe umiliato se sua moglie guadagnasse più di lei? Sì.
Considera conciliabile il lavoro della donna fuori casa, con i suoi impegni di moglie e di madre? Non può fare l’uno e l’altro. età: 40 anni, occupazione: pastore, licenza: quinta elementare, stato civile: sposato, residenza: paese in Sardegna.
Gabriella Parca, “I sultani. Mentalità e comportamento del maschio italiano”
(nottetempo, prefazione di Ludovica Lugli, 370 pp.)
Gabriella Parca e la sua collaboratrice Maria Luisa Piazza hanno girato l’Italia da nord a sud, grandi città e piccoli paesi, con i tacchi bassi, le gonne al ginocchio e le valigette-registratore. Per chiedere agli uomini italiani (un campione di mille e diciotto persone, tra i venti e i cinquant’anni) quali fossero le loro relazioni con le donne, con il sesso, con l’idea di matrimonio e quella di divorzio. Il Giornale di Sicilia le descrisse come “due maniache sessuali”. Il libro uscì nel 1965, quando all’entrata in vigore della legge sul divorzio mancavano ancora cinque anni. E’ un’indagine antropologica, giornalistica, non è una denuncia: si cerca di capire, di schematizzare, di fornire percentuali sui comportamenti dei maschi italiani con un diverso livello di istruzione. Ci sono i laureati, ci sono gli analfabeti, ci sono i moderni e ci sono i retrogradi. Ma sono tutti “sultani”, anche se in veloce trasformazione. Considerano il tradimento della donna, quando avviene, gravissimo. Mentre quello dell’uomo non viene conteggiato, e al massimo si risolve con “una scenata a casa”.