Il solletico al bipolarismo del Movimento 5 stelle

No Regioni conquistate, no Comuni capoluoghi conquistati e cinque successi che insieme fanno un quartiere di Roma. Appunti sul “boom” del popolo anti Bilderberg

di Claudio Cerasa | 16 Giugno 2015 ore 13:30 Foglio

Se c’è un dato sul quale si può ragionare facilmente senza perdersi in mille inutili contorsioni politologiche è che anche questa tornata elettorale ha dimostrato ancora una volta che il Movimento 5 stelle esiste numericamente ma non esiste (viene da ridere anche solo a scriverlo) come forza di sistema capace di condizionare ‘a politica in quanto tale. Dopo quattro anni di opposizione praticamente unica ar governo der Bilderberg (in Italia è dal 2011 che ci sono grandi coalizioni) ci si sarebbe quantomeno dovuti aspettare un’affermazione pressoché totalitaria del grillismo, modello Syriza, in un paese che da tre anni i grillini descrivono comicamente come un cuginetto sfigato della Grecia, ostaggio di mafie, ndrine, potentati criminali, politici corrotti e altre nefandezze. E invece anche a queste elezioni zeru tituli per i 5 stelle: no Regioni conquistate, no Comuni capoluoghi conquistati. E il boom comicamente rivendicato dalla ditta Casaleggio & Avariati riguarda cinque città (daje) che insieme fanno più o meno gli stessi abitanti di un quartiere di Roma: Venaria, 34 mila abitanti (wow); Quarto, 40 mila abitanti (caspita); Porto Torres, 22 mila abitanti (che botto!); Augusta, 36 mila abitanti (ri-daje!); Gela 76 mila abitanti (grazie all’accordino che non si può dire ma che c’è con Ncd, il partito di Alfano, il male assoluto, ops).

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Per il resto, se si vogliono osservare senza prosciutti ideologici sulle pupille i risultati dei grillini contano i numeri, e i numeri ci dicono che il “secondo partito italiano” (brrr) ha ottenuto alle comunali 5 vittorie, una in più dei partiti di centro, il centrosinistra in senso stretto ha ottenuto 46 vittorie, il centrodestra in senso stretto ha ottenuto 36 vittorie e le liste civiche (alcune appoggiate dal centrodestra e altre dal centrosinistra) hanno ottenuto 39 vittorie. Tutto il resto è magnifica (brrr) comicità a 5 stelle. Che elezione dopo elezione scopre che da forza rivoluzionaria che avrebbe dovuto essere la risposta all’astensionismo e alla disillusione nei confronti della politica è diventata una parte del sistema, e anche per questo il vecchio bipolarismo semplicemente non riesce a scardinarlo. Saluti al Bilderberg.

Categoria Italia

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