Commissioni parlamentari, Matteo Renzi prepara il mini-rimpasto

Libro 20.7.2015

Commissioni parlamentari, Matteo Renzi prepara il mini-rimpasto: via quattro presidenti di Forza Italia

A metà legislatura, il governo e la maggioranza di Matteo Renzi si sta preparando a una sorta di revisione dal meccanico, un minirimpasto che coinvolgerà l'esecutivo e alcuni ruoli chiave nelle commissioni parlamentari, posti cruciali per eliminare i piccoli e fastidiosi ostacoli ai progetti di riforme renziane. Per le novità nell'esecutivo è più probabile che i tempi si allunghino a dopo le ferie estive, ma per le commissioni già domani 21 luglio più di un presidente dovrà fare le valigie.

Chi cambia - Ad andare via sono per lo più parlamentari che nel passaggio il governo Letta e quello Renzi sono passati da essere in maggioranza all'opposizione. Così pagano dazio il presidente della Prima commissione, Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, che sarà sostituito secondo il Corriere della sera o da Emanuele Fiano o da Matteo Richetti, entrambi Pd. Il forzista Elio Vito alla Difesa sarà sostituito o da un collega centrista o dal Pd Francesco Saverio Garofani. Al posto del fittiano Daniele Capezzone, presidente della Commissione finanze, arriverà uno tra l'alfaniano Maurizio Bernardo, la renziana Silvia Fregolent o il dem Marco Causi. Dovrà cedere la presidenza della Commissione cultura l'azzurro Giancarlo Galan, agli arresti domiciliari per lo scandalo Mose, sostituito dalla renziana Flaminia Piccoli Nardelli o da Maria Coscia.

Chi resta - L'ultima cosa che Renzi cerca è crearsi altre grane all'interno del Pd. Per questo rimarranno al proprio posto Guglielmo Epifani, presidente della Commissione commercio e turismo, Cesare Damiano, lavoro, e Francesco Boccia al Bilancio

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